basty

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Approfitto per un chiarimento: dalla certificazione dell'amministratore risulta che l'importo da me versato nel 2017 supera quanto quietanzato entro il 31/12/17 .

Nella fattispecie risultano pagate (pro quota) fatture per 363.85 e versati acconti per 454.48.

Mi pare di ricordare che quindi io dovrò detrarre per l'anno di imposta 2017 solo € 363.85, portando la rimanenza all'anno successivo (assumendo che quest'anno saldi e versamenti chiudano la partita nella medesima annualità)

Potete confermarmelo? Grazie.
 

Dimaraz

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Nella fattispecie risultano pagate (pro quota) fatture per 363.85 e versati acconti per 454.48.

Da chiarire se la differenza fra quanto hai versato e quanto ti è stato certificato sia dovuta a "denari" che sono rimasti nella disponibilità dell'amministratore (Condominio)...o piuttosto siano stati impiegati (illecitamente) a "pareggiare" le quote di morosi.

In tal caso:
1-l'amministratore ha "errato" nel suo agire
2-tu puoi chiedere sia corretta la "certificazione" indicando la cifra integrale versata.
 

basty

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Avevo proposto la domanda perché ricordavo una precedente discussione con te, dove tu facevi delle eccezioni, di cui non ricordavo però il contenuto è in parte dissentivo (curioso che ricordassi la situazione e non i particolari). Adesso mi pare ti sei espresso in termini più espliciti o io stamattina sono più ricettivo.

Se ho inteso bene la tua osservazione , ti riferisci al caso in cui le fatture saldate sono state coperte da una parte soltanto dei condomini: nella attribuzione delle quote detraibili non dovrebbe quindi essere indicata la quota millesimale corrispondente, di cui beneficerebbe anche il moroso, ma la effettiva rata escludendo il moroso. (Più complicato descriverlo che farlo...)
 

Dimaraz

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Se ho inteso bene la tua osservazione , ti riferisci al caso in cui le fatture saldate sono state coperte da una parte soltanto dei condomini: nella attribuzione delle quote detraibili non dovrebbe quindi essere indicata la quota millesimale corrispondente, di cui beneficerebbe anche il moroso, ma la effettiva rata escludendo il moroso.

Non ricordo a quale degli innumerevoli episodi ti riferisca.

Un esempio forse chiarisce meglio di tante parole.
Condominio con i soliti Tizio Caio e Sempronio comproprietari per identici valori millesimali
Spesa per Euro 9.000 deliberata nel 2017 e lavori eseguiti nello stesso anno.
Tizio e Caio versano entrambi la rispettiva quota di Euro 3.000 (x2=6.000)

Caso A
Amministratore provvede a bonificare alla ditta Euro 3.000 e "certifica" a tutti i partecipanti il pagamento di Euro 1.000. = ERRORE

Caso B
Amministratore provvede a bonificare alla ditta Euro 6.000 e "certifica" a tutti i partecipanti il pagamento di Euro 2.000. = ERRORE

Caso C
Amministratore provvede a bonificare alla ditta Euro 3.000 e "certifica" a Tizio e Caio il pagamento di Euro 1.500 (cadauno). = CORRETTO

Caso B
Amministratore provvede a bonificare alla ditta Euro 6.000 e "certifica" a Tizio e Caio il pagamento di Euro 3.000. (cadauno) = CORRETTO

Esistono altre varianti ma inutile parlarne.
 

basty

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Si, è quello che avevo cercato di descrivere.

Avrei comunque una osservazione da fare (... e te pareva...)

1) In tutti questi casi come da te esposti, difficilmente il condòmino è a conoscenza della situazione contabile transitoria del condominio, per cui non è facile "pretendere" di poter detrarre subito quanto possibile. Del resto la situazione potrebbe anche essere quella in cui il denaro è rimasto nelle casse dell'amministratore.
2) Dal punto di vista contabile, operare correttamente secondo il tuo esempio, porterebbe alla contabilità condominiale un extra lavoro (per intenderci si dovrebbe tenere in memoria la serie di possibili varianti che porterebbero ad attribuire ad ogni condomino una quota diversa da quella rispondente ai propri millesimi.
3) In fondo non operando secondo quanto consideri corretto, al condomino adempiente non viene un danno irreparabile; ciò che non detrai quest'anno, lo detrarrai l'anno successivo. In genere non è un dramma.
4) L'unico vero errore, con valenza fiscale, e quindi sanzionabile, sarebbe quello di certificare anche al moroso, la quota relativa anche se da lui non versata entro il dicembre dell'anno fiscale. Questo spero che non venga fatto: e fin che i morosi non sono la maggioranza, tenerne memoria non comporta complicazioni all'amministratore.
 

Nautilus

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Proprietario Casa
Faccio notare che le quote da portare ora in detrazione non sono tutte quelle versate dal condomino, ma solo quelle relative ai pagamenti effettuati dal condominio alle ditte nel 2017.
Le quote relative al saldo dei lavori effettuato nel 2018 potrà essere portato in detrazione l'anno prossimo.
 

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