Dimaraz

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Se fosse stato un piccolo avvallamento del terreno nel tratto iniziale

Hai premesso un "SE"...e tal ipotesi è smentita dalle conseguenze.

Col mio "appunto" mi riferivo ad altra questione: chi è preposto al "controllo" limita la propria azione al "permesso" richiesto (e su questo è nel caso responsabile di omissione)...ma, e lo ribadisco, dubito abbiano presentato richiesta di licenza ad intubare un bene demaniale (il "rio").
 

Gianco

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@tonymar54, ha posto il quesito ed è sparito dalla circolazione. Io attendevo delucidazioni che potrebbero chiarire i nostri dubbi. Fino ad allora potremo fare solo supposizioni .
 

tonymar54

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Buongiorno a tutti del forum,
volevo fare alcune doverose precisazioni relativamente alla discussione in corso.
Il nostro condominio non ha avuto ancora l'agibilità e l'ultima variante presentata dall'impresa prima di fallire è stata rigettata.
Nel progetto e nella variante successiva a quanto ne so io, non era prevista la tombinatura del rio "significativo" che è stata eseguita dall'impresa senza alcuna autorizzazione con un tubo di cemento di circa diametro di circa 1 - 1,5 metri di diametro. Sopra al rio coperto, sono stati ricavati alcuni posti auto.
A valle del nostro condominio il rio e' comunque intubato nella proprietà confinante.
Il corso d'acqua è individuato come "significativo" dal Piano di Bacino Stralcio - Ambito regionale xx e sottoposto alla tutela del vincolo idrogeologico dalla provincia xxxxx.
Nella comunicazione del Comune ai condomini e da approfondimento dei tecnici del Condominio, e' dato per certo che si tratta di area demaniale presente entro i nostri confini.
La tombinatura abusiva e' stata realizzata circa 2- 3 anni prima della firma dei rogiti e l'area interessata confina con una strada trafficata e quindi ben visibile ai tecnici comunali che non potevano non sapere. Perchè non sono mai intervenuti nei confronti dell'impresa e/o dell'immobiliare committente ?.
Lo stesso dicasi per l'enorme terrazzamento realizzato con terre armate e non previsto nel progetto iniziale (il terrazzamento era previsto nella variante poi non approvata) ben visibile dal centro del paese anche ad un cieco.
Per quanto riguarda il primo legale del condominio, il suo parere era che l'abuso era stato compiuto dall'impresa su un bene demaniale per sua natura non trasferibile come proprietà al condominio e pertanto la pretesa del comune verso i condomini di ripristinare l'area, era da rigettare.
L'attuale legale ha invece pragmaticamente pontificato che se non mettiamo mano al portafogli, il comune non ci darà mai l'abitabilità.
E' la solita storia, le immobiliari / imprese sono responsabili degli abusi edilizi, gli enti pubblici sono ciechi e non rispondono mai per le loro mancanze e ci rimettono sempre gli incolpevoli acquirenti/cittadini.
In questo mio sfogo ci metto anche la magistratura , visto che prima di fallire tramite un legale avevamo chiesto che i beni dell'impresa fossero congelati, ma il giudice aveva rigettato la nostra richiesta affermando che l'impresa era solvibile, salvo poi fallire quanche mese dopo.
Sono a disposizionme per eventuali altri chiarimenti.
Ringraziando i membri del forum per l'attenzione, porgo cordiali saluti

Tonymar

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Dimaraz

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Proprietario Casa
Hai tutta la mia solidariatà nelle considerazioni sul merito di certi "addetti pubblici" (siano essi tecnici comunali, magistrati e financo Giudici)...mi taccio sulle immobiliari e/o pseudo imprese (per non proferir bestemmie)...ma sullo specifico di un Rio demaniale che è compreso nei vostri confini,e risulta abusivamente intubato a servizio di una ora vostra area di parcheggio vi è poco da fare: voi siete i proprietari dell'opera ...a voi spetta il ripristino.

Quanto affermava i vostro primo legale era valido solo se il Rio fosse stato estraneo alle vostre proprietà o quantomeno non vi fossero vostri "impianti" sopra.
 

Luigi Criscuolo

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Il nostro condominio non ha avuto ancora l'agibilità e l'ultima variante presentata dall'impresa prima di fallire è stata rigettata.
in sostanza tu hai comprato un appartamento che era privo di abitabilità e la cosa non era da sottovalutare. arguisco che non sei ricorso all'accensione di un mutuo perché il geometra che manda la banca per verificare il valore dell'immobile ti avrebbe richiesto diversi documenti visto che si trattava di una nuova costruzione tra cui il permesso di costruire e l'abitabilità. In mancanza di tali documenti la banca non avrebbe erogato il mutuo. Almeno questo mi risulta.
La tombinatura abusiva e' stata realizzata circa 2- 3 anni prima della firma dei rogiti e l'area interessata confina con una strada trafficata e quindi ben visibile ai tecnici comunali che non potevano non sapere. Perchè non sono mai intervenuti nei confronti dell'impresa e/o dell'immobiliare committente ?.
Lo stesso dicasi per l'enorme terrazzamento realizzato con terre armate e non previsto nel progetto iniziale (il terrazzamento era previsto nella variante poi non approvata) ben visibile dal centro del paese anche ad un cieco.
Io non so se il progettista che ha firmato il progetto nella relazione del fabbricato, che dovrebbe essere accompagnata da una relazione geologica redatta da un geologo libero professionista, ha descritto l'impatto della costruzione sulla morfologia del territorio. Chi ha rilasciato il permesso di costruire, se non aveva nella sua struttura dei tecnici in grado di valutare l'opera, avrebbe dovuto ricorrere agli uffici tecnici regionali (ex ufficio del genio civile) per avere dei pareri. Le NTC 2008 prevedono una Relazione Geologica da produrre alla Commissione Edilizia Comunale insieme alla richiesta di costruire, o alla DIA. Nella relazione Geologica ci deve essere una Relazione Geotecnica che riguarda in modo particolare il terreno di fondazione e le aree limitrofe alla costruzione. La Relazione Geologica è obbligatoria nella pianura padana dove ci sono ampissime zone di una monotonia litologica ti puoi immaginare nelle zone collinari pedomontani del "bustocco" che sono depositi morenici eterogenei. Qui sembra che nella domanda per ottenere il permesso di costruire il richiedente, francamente il progettista per lui, non abbia previsto alcun intervento per stabilizzare il terreno circostante l'edificio e che il progetto di lavori di stabilizzazione del versante collinare presentato nella variante non siano stati approvati.
Senza l'approvazione del permesso di costruire il cantiere andava posto sotto sequestro perché abusivo (senza permesso di costruire) fino a quando il richiedente la concessione edilizia non avesse presentato un progetto che fosse approvato.
Infine il Direttore dei Lavori, che è nominato dal committente della costruzione per controllare che la costruzione avvenga come il committente medesimo ha richiesto, aveva l'obbligo di presentare in comune in nome e per conto del Committente la Dichiarazione di Fine Lavori nella quale avrebbe dovuto dichiarare che i lavori erano terminati e che erano stati eseguiti conformemente al progetto ed alle varianti di progetto approvati.
Quindi qui dovreste incominciare a vedere le responsabilità civili e penali dei professionisti, che per legge devono avere delle coperture assicurative sul loro operato; poi, come ho già scritto, le responsabilità civili e penali rimangono in capo agli amministratori e soci delle società che hanno costruito e venduto gli appartamenti ricavati nell'edificio, anche se le società hanno dichiarato fallimento.
Responsabilità dovrebbero emergere anche a capo dei tecnici comunali.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La tombinatura abusiva e' stata realizzata circa 2- 3 anni prima della firma dei rogiti e l'area interessata confina con una strada trafficata e quindi ben visibile ai tecnici comunali che non potevano non sapere.
Per come la descrivi e vista la dimensione della tombinatura, m 1,00, 1,50, che, se non ho interpretato male, confina con una strada, potrebbe essere una cunetta.
Se mi indichi il comune, il foglio ed un mappale limitrofo o il nome della strada, lo vado a vedere in catasto così posso essere più preciso.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Per come la descrivi e vista la dimensione della tombinatura, m 1,00, 1,50, che, se non ho interpretato male, confina con una strada, potrebbe essere una cunetta.

Era indicata come misura del diametro dei tubi...non ha specificato per quale lunghezza ma se sopra ci han costruito un area di parcheggio non è di certo "una cunetta".
 

tonymar54

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buonasera,
non vorrei allargare la discussione a tutti i prolemi che ha il condominio in quanto si potrebbe scrivere un romanzo. Per quanto riguarda la messa in sicurezza del versante e la regimazione delle acque meteoriche non realizzato a regola d'arte, stiamo gia' provvedendo a spese nostre con un progetto approvato da tutti gli enti coinvolti (comune, regione e città metropolitana).
Il condominio e' stato realizzato nel 2003-2004 in Liguria da un'immobiliare molto nota e l'acquisto (sulla carta) come succede per le seconde case, è avvenuta versando un'anticipo all'ordine e con il pagamento di altre rate ad avanzamento lavori.
Le diverse unità abitative sono state completate 2 alla volta, mentre le opere esterne in comune a tutte le unità, (come scritto nel rogito) sarebbero state completate una volta terminata l'ultima unità abitativa.
Una volta terminate le prime palazzine, l'immobiliare ha invitato i futuri proprietari a pagare il saldo per congnare le chiavi ed entrare in possesso dei locali. Visto che avevamo gia' pagato il 60-70 % del totale, abbiamo accettato di versare il saldo per potere usufruire dell'appartamento subito in attesa dell'abitabilità.
La banca proposta dall'immobiliare che ha erogato i mutui a diversi condomini (ad un tasso vantaggioso), non ha preteso altre garanzie (se ricordo bene ) se non la dichiarazione dell'immobilare che l'unità abitativa in questione era stata completata. (poi le banche falliscono !).
Neanche il notaio ( bella razza mai responsabili di niente) di Milano ha sollevato problemi della vendita immobiliare in assenza del completamento delle opere esterne e in mancanza dell'abitabilità, anzi ci ha rassicurato sottolineando che nel rogito era scritto espressamente che l'Immobilare ( promittente venditrice ) avrebbe terminato le opere esterne mancanti e si impegnava ad ottenere l'agibilità ovviamente senza costi aggiunti.
Prima di acquistare l'appartamento, ero stato piu' volte all'ufficio tecnico del comune (il nome rimane riservato) ove e' sito il compesso residenziale e il Responsabile o meglio i responsabili chesi sono avvecendati , avevano rassicurato che non esistevano problemi con il committente. La licenza edilizia era regolare e che l'immobilare aveva presentato una variante che era in attesa di essere approvata .
Cosa potevamo fare di piu ?. La licenza edilizia era regolare, l'impresa era presente sul mercato da decenni e non risultavano pendenze a loro carico.

Per quanto riguarda il rio, è presente sulle carte catastali e la lunghezza che e' stata intubata dovrebbe essere di circa 50 metri . Il tubo e' stato posto a circa 1,5 metri dal piano terra mentre sopra il rio non non sono presenti opere tranne la strada asfaltata per accedere al condominio.
I tre posti auto di cui parlavo, non risultano a catasto sul rio, ma in un'area adiacente.
La copertura del rio penso sia stata decisa per permettere alle auto di manovrare per parcheggiare nei posti riservati e per accedere al complesso .
L'impresa aveva un geologo iscritto all'albo che ha firmato il progetto per quanto di sua competenza. Questo geologo, nella relazione del perito nominato dal tribunale quando avevamo intentato causa nei confronti dell'impresa, era stato anche ritenuto responsabile dei danni per una piccola percentule 8 % sul totale.
Cordiali saluti.
Tonymar.
 

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