Morgie_76

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Proprietario Casa
Grazie a tutti per le risposte. Mi avete confermato che purtroppo ho a che fare con pretese infondate di gente che sragiona. Purtroppo dovrò affrontare le conseguenze dei lori spropositi. Una è che intanto la vendita di uno dei terreni adiacenti alla casa molto probabilmente salterà.

Per chiarire qualche punto:
- Il problema delle quote è stato palesato adesso, in occasione di un'offerta da parte di un costruttore di acquistare una parte di uno dei terreni adiacenti alla casa, peraltro già oggetto di divisione negli anni 90 insieme ai terreni agricoli e ai restanti resedi, annessi e connessi dell'immobile principale.
- non c'è mai stato bisogno di usocapire, perché nessuno ha mai messo in dubbio le quote di possesso e mio padre non ha mai messo in dubbio di essere proprietario di 2/3. La situazione è stata ribadita anche in sede dell'ultima divisione con un altro ramo della famiglia. Solo oggi sono saltati i figli di mia zia sostenendo che alla madre spetta 1/2 e non 1/3 dei beni e che quindi tutte le divisioni degli ultimi anni sono "fallate" a loro danno.
 

Gianco

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Certo che se siete cointestati non dovreste potere avanzare usucapione della quota posseduta. Certamente la quota spettante agli eredi è quella che stabiliva la legge in vigore al momento dell'evento.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
non dovreste potere avanzare usucapione della quota posseduta.
- non c'è mai stato bisogno di usocapire, perché nessuno ha mai messo in dubbio le quote di possesso e mio padre non ha mai messo in dubbio di essere proprietario di 2/3. La situazione è stata ribadita anche in sede dell'ultima divisione con un altro ramo della famiglia. Solo oggi sono saltati i figli di mia zia sostenendo che alla madre spetta 1/2 e non 1/3 dei beni e che quindi tutte le divisioni degli ultimi anni sono "fallate" a loro danno.
Ultimamente, o non leggi bene o trovo difficoltà a farmi capire.
 

Nemesis

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Proprietario Casa
Al coniuge spetta il 50% solo se esiste un unico figlio.
No. Dato che si tratta di successione aperta nel 1968, si applica l'art. 542 c.c. vigente a quella epoca, che così recitava:
Se chi muore lascia, oltre al coniuge, un solo figlio legittimo, la quota di patrimonio a questo riservata è di un terzo in piena proprietà. Un altro terzo spetta in usufrutto al coniuge. La nuda proprietà dei beni assegnati in usufrutto al coniuge spetta per una metà al figlio e per l'altra metà fa parte della disponibile. Quando i figli sono più, la quota di patrimonio riservata ad essi e al coniuge è complessivamente di due terzi. Su questa quota al coniuge spetta l'usufrutto di una porzione pari al quarto del patrimonio del defunto. La residua parte della quota di riserva e la nuda proprietà dei beni assegnati in usufrutto al coniuge sono ripartite tra i figli. Se insieme col coniuge vi sono figli legittimi e figli naturali, l'ammontare complessivo della quota di riserva è di due terzi. Su questa quota al coniuge spetta l'usufrutto di una porzione pari al quarto del patrimonio del defunto. La residua parte della quota di riserva è ripartita tra i figli legittimi e i figli naturali secondo le proporzioni fissate dall'art. 541. Nelle stesse proporzioni è ripartita la nuda proprietà dei beni assegnati in usufrutto al coniuge, ma su questa i figli legittimi hanno diritto di conseguire una parte maggiore, se ciò è necessario per integrare il minimo che loro spetta secondo la disposizione dell'art. 541.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
No. Dato che si tratta di successione aperta nel 1968, si applica l'art. 542 c.c. vigente a quella epoca,

Non mi riferivo alla Legge precedente ma all'attuale ...ma senza rileggere la spiegazione iniziale ho equivocato sulla "zia" attribuendole un ruolo di "coniuge" invece che di "figlia".

 

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