Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
mi sto informando solamente per capirci qualcosa ed essere preparato in futuro.
ecco bravo. Tiene presente una cosa : a fronte di un dissesto idrogeologico , come sembra che sia questo franamento, i vigili, a fronte della perizia tecnica, avrebbero dovuto redigere un verbale da consegnare all'ufficio tecnico comunale; suggerire al medesimo ufficio di imporre al condominio di regolarizzare lo scarico e proporre al medesimo condominio una sanzione pecuniaria.
Non vorrei che alla fine del sopralluogo i vigili si siano limitati a segnalare la costruzione abusiva. Per questo ti ho detto che urge la nomina di un tecnico, possibilmente con gli attributi, e di un avvocato, nelle medesime condizioni, che facciano valere le ragioni della proprietà. altrimenti "ciao core".
 

Gianco

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Le acque meteoriche devono defluire seguendo il pendio naturale del terreno, ogni occlusione deve essere eliminata. E se fosse stata realizzata la condotta interrata tutti i soli proprietari dei terreni attraversati dalla condotta dovranno ripristinarla evitando di avere la servitù prevista per legge.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Le acque meteoriche devono defluire seguendo il pendio naturale del terreno, ogni occlusione deve essere eliminata.
questo in campagna. Nei centri abitati dove la morfologia naturare è obliterata dalla attività antropica le acque meteoriche vanno convogliate in fognatura.
Hai mai sentito parlare dello smaltimento delle acque meteoriche raccolte nei piazzali antistanti i fabbricati e nei cortili? e per assimilazione, come in questo caso, nelle aree appositamente create per il parcheggio dei residenti?
Se la condotta di scarico è stata posata dal costruttore, questa ipotizza una servitù per destinazione del buon padre di famiglia, tuttavia non poteva disperdere il contenuto nel sottosuolo, perché vietato per legge e, se la legge non era ancora stata promulgata, rimane la responsabilità colposa di chi ha installato lo scarico.
Se la condotta di scarico è stata posata dopo il completamento della lottizzazione si tratta di una costruzione abusiva e quindi i responsabili dei danni sono in solido tutti quelli che possono usufruire del parcheggio.
se fosse stata realizzata la condotta interrata tutti i soli proprietari dei terreni attraversati dalla condotta dovranno ripristinarla evitando di avere la servitù prevista per legge.
francamente non ho capito.
 

Gianco

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questo in campagna. Nei centri abitati dove la morfologia naturare è obliterata dalla attività antropica le acque meteoriche vanno convogliate in fognatura.
Le acque meteoriche devono defluire seguendo il pendio naturale del terreno,
tuttavia non poteva disperdere il contenuto nel sottosuolo, perché vietato per legge e, se la legge non era ancora stata promulgata, rimane la responsabilità colposa di chi ha installato lo scarico.
Le acque meteoriche dovrebbero essere disperse sul terreno. Non esiste una legge che lo vieti. Nei centri abitati poiché il terreno non è in grado di assorbirla va smaltita nelle fogne bianche.
E se fosse stata realizzata la condotta interrata tutti i soli proprietari dei terreni attraversati dalla condotta dovranno ripristinarla evitando di avere la servitù prevista per legge.
Cerco di spiegarmi meglio. Per evitare che l'acqua piovana scorra superficialmente fra i vari terreni contigui e per evitare di creare accumuli nelle zone basse degli stessi generalmente si realizza una condotta che le possa smaltire a valle. Evidentemente quest'opera deve essere realizzata a cura e spese dei terreni interessati che non voglioni accollarsi questa servitù imposta dalla natura.
 

Luigi Criscuolo

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Le acque meteoriche dovrebbero essere disperse sul terreno. Non esiste una legge che lo vieti.
Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152, intitolato “Testo unico sulle acque” recante "Norme in materia ambientale", pubblicato nella G.U. n. 88 del 14/04/2006.
In modo particolare i primi 5 mm di acque meteoriche raccolte da superfici pavimentate sono considerate quelle che hanno il carico inquinante più elevato e vanno trattate prima di essere smaltite nei corpi recettori.
Il comma 1 dell'Art. 103 del Dlgs 152/2006 dice: E' vietato lo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo fatta eccezione .... ed elenca i casi. Tra questi alla lettera e) gli scarichi di acque meteoriche convogliate in reti fognarie separate. Ma per acque meteoriche si intende le acque raccolte dai tetti e non quelle che cadono a terra.
Il caso che stiamo esaminando è quello dello scarico delle acque raccolte da un parcheggio non dai tetti delle case.
Inoltre il Dlgs 152/2006 demanda alle regioni il compito di legiferare in merito alle caratteristiche degli scarichi.
Il comma 1 dell' art. 22 della Legge della Regione Lazio n.°41/1982 dice che per gli scarichi domestici, o ad essi assimilabili, e gli scarichi di acque meteoriche di piccoli insediamenti isolati, case sparse, prodotti da un quantitativo inferiore a 50 abitanti equivalenti, non allacciabili a reti fognarie, possono scaricare sul suolo o nei primi strati del sottosuolo dopo essere stati depurati attraverso sistemi biologici tipo vasca Imhoff e successiva sub irrigazione o evatrospirazione fitoassistita. Se gli scarichi provengono da più di 50 abitanti equivalenti, ma meno di 300, vanno recapitati in acque superficiali previo trattamento che faccia rientrare le caratteristiche biochimiche degli scarichi nei limiti previsti dalla tabella dell'Allegato 1 del Dlgs 152/2006.
In conclusione la pioggia che cade per terra non può essere scaricata nel terreno tale e quale.
Infine è vero che il codice civile, che spesso citi, dice che non si può impedire o ostacolare il naturale deflusso superficiale delle acque di pioggia, però tieni presente che se non si provvede a regimentare lo scorrimento superficiale delle acque libere si possono innescare processi erosivi che portano a veri e propri dissesti idrogeologici.
 

Francescos1994

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Sono orgoglioso delle vostra preparazione che si evince dall’interesse per il caso, tuttavia settimana prossima tramite tecnico e avvocato vi aggiornerò sulla situazione. Secondo me ne vedremo delle belle.
 

Gianco

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In modo particolare i primi 5 mm di acque meteoriche raccolte da superfici pavimentate sono considerate quelle che hanno il carico inquinante più elevato e vanno trattate prima di essere smaltite nei corpi recettori.
E' evidente che l'acqua piovana a contatto con pavimentazioni, asfalto o discariche, venga inquinata. Mentre quella che cade sul terreno nei cortili a giardino, viene assorbita e va ad alimentare le falde sottostanti alimentando i pozzi o sgorgando in qualche sorgente o palude a valle. In alcuni paesi del circondario è vietato impermeabilizzare tutto il cortile, una parte può essere pavimentata per destinarla ad area di sosta. Ed in questo caso sarebbe opportuno scaricare le acque in una condotta da convogliare nella fognatura fecale pubblica.
L
 

Francescos1994

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Upgrade della situazione al 06/06/2020: Buongiorno amici di propit come state? come promesso ho appena avuto notizie sul fatto in questione analizzato insieme a voi già parecchi mesi fa, in particolar modo la situazione è la seguente: La signora Anziana che ha subito il danno al suo immobile sito all'interno del parco ha stipulato un contratto insieme all'amministratore ed a tutti i vari condomini prevedendo che una ditta di zona si sarebbe occupata di tutti i lavori ed il pagamento sarebbe stato ripartito in questo modo: 50% la signora proprietaria della villetta che ha subito il danno altro 50% condomini sulla base dei millesimali che possiedono ed in più la signora ha specificato che non pagherà il condominio fino a quando il suo immobile non verrà portato nelle stesse condizioni precedenti ossia prima del danno. il totale dei lavori ammonta a 25 mila euro di cui quindi 12500 e 12500, in particolare la ditta incaricata dall'amministratore nell'eseguire i lavori sbaglia alcune cose nel senso cagiona danni al pavimento esterno insomma a parti dell'immobile della signora così la signora decide di dargli solamente 12 mila euro ed i restanti 2500 no a causa dei cattivi lavori eseguiti, così la ditta ha avviato una messa in mora nei confronti della signora minacciandola di procedere con decreto ingiuntivo, allo stesso però il condominio paga anche lui solamente 12 mila e non la restante parte senza però ricevere alcuna messa in mora dalla ditta che decide di rifarsi nei confronti della signora solamente, il problema è che l'amministratore continua a chiamare la signora dicendo di pagare tutte le quote precedenti di condominio, ma la signora continua dicendo che a causa della mal gestione dei lavori, della ditta etc non pagherà niente e nessuno. Domanda: 1) che ripercussioni avrà il fatto che la signora continua a non pagare il condominio?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
1) che ripercussioni avrà il fatto che la signora continua a non pagare il condominio?
la signora sarà condannata a pagare tutte le spese condominiali, compreso quelle arretrate che non sono state ancora contabilizzate ed approvate nel bilancio consuntivo.
La regola dovrebbe essere che bisogna tenere separate le vicende: le compensazioni sono sempre pericolose e portano a degli artifici contabili al limite della legalità. La signora non può emettere fattura a compensazione del suo dovuto al condominio in modo da far pareggiare i conti. Ma chi è l'amministratore?
La signora doveva farsi seguire da un consulente tecnico che avrebbe dovuto interfacciarsi con l'impresa e l'amministratore.
Secondo me l'accordo era e si è rivelato un pastrocchio.
Certamente è brutto non avere soldi ma cercare artifizi significa poi fare questi casini.
 

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