Cettina Di Santi

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La portineria del condominio dove risiedo è affittata per una cifra di € 2.400,00 annue con contratto agevolato. Essendo io proprietaria per m/m 27,50 vorrei sapere 1°:che quota di possesso devo citare a colonna 4 del quadro B del 730?
2°:che codice canone a colonna 4?
3° che canone di locazione a colonna 5?
4° che codice di utilizzo a colonna 2?
Questi quesiti li sottopongo perché, lette le "istruzioni" per la compilazione del 730/2017, ho trovato delle incongruenze che mi hanno fatto venire i dubbi sulla giusta compilazione.
Ringrazio in anticipo e saluto.
 

basty

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Tenuti alla denuncia dei redditi da locazione sono direttamente i condòmini: in genere solo per l'IMU provvede a versare l'amministratore, per conto di tutti.

1) Quota = 2,75/100
2) Codice canone colonna 2: 3 se ubicato in comune non segnalato ad alta densità abitativa. 8 se rientra tra questi (forse Genova rientra)
3) Il codice canone di col.5 differisce se locato a tassazione ordinaria o a cedolare secca. trattandosi di locali condominiali, vista la complessità ad includere le scelte di ogni proprietario propenderei per soprassedere alla opzione cedolare secca: per cui dovresti indicare il cod. 1 (95% del canone)

Secondo me ho risposto. Il tuo elenco mi sembra non rispetti l'indicazione delle colonne del 730/18
 

Nemesis

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1) Quota = 2,75/100
Quindi bisogna indicare 2,75.
2) Codice canone colonna 2
Colonna 2 (Utilizzo): non basta che l'immobile sia situato in un comune ad alta densità abitativa per poter indicare 8.
3) ...propenderei per soprassedere alla opzione cedolare secca
L’opzione per la cedolare secca non è ammessa per i redditi derivanti dalla locazione di immobili a uso abitativo oggetto di proprietà condominiale, attesa la particolarità della fattispecie con riguardo alle regole che sovrintendono alla gestione della parti comuni e alla circostanza che i contratti sono usualmente stipulati e registrati dall’amministratore utilizzando il codice fiscale del condominio.
 

basty

Membro Storico
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L’opzione per la cedolare secca non è ammessa per i redditi derivanti dalla locazione di immobili a uso abitativo oggetto di proprietà condominiale, attesa la particolarità della fattispecie con riguardo alle regole che sovrintendono alla gestione della parti comuni e alla circostanza che i contratti sono usualmente stipulati e registrati dall’amministratore utilizzando il codice fiscale del condominio.
Diciamo che è un aspetto non regolamentato esplicitamente, e buonsenso porta a queste tue conclusioni, che coincidono anche se con diverse motivazioni, con quanto da me dedotto.

Non avendo il condominio personalità giuridica piena, il suo stato è un pò sospeso tra ente autonomo e soggetto riferibile a tante persone fisiche (e non solo).
Comunque mi fa piacere che tu abbia dato una motivazione formalmente più convincente e presumo corretta.
 

basty

Membro Storico
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Colonna 2 (Utilizzo): non basta che l'immobile sia situato in un comune ad alta densità abitativa per poter indicare 8.
Qui forse era allora utile aggiungere cosa altro occorre ....
Le istruzioni associano come ulteriore condizione che il contratto sia del tipo "concordato": ma questo è dato per assodato se si conferma che quando il postante accenna a "contratto agevolato" (che non vuol dire nulla) intendesse scrivere "Concordato" ;)
 

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