ralf

Nuovo Iscritto
ciao a tutto il forum.una famiglia di miei vicini di casa si pone questa domanda:un testamento olografo offre le stesse garanzie di un testamento sottoscritto davanti al notaio? considerando anche che quello olografo non ha costi.grazie
 

1giggi1

Membro Assiduo
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Rettifico: non è la certezza che il primo possa essere impugnato, ma il rischio che l'olografo possa essere impugnato. ovvero il pubblico (davanti al notaio) da più certezze.

Mi intrometto per una domanda personale sulla questione.

Mia nonna è deceduta a novembre 2011 a 101 anni, non è stata fatta la successione, stiamo chiarendo con gli zii cosa nonna ha lasciato in immobili (quelli sono certi), in gioielli (non si sa che fine abbiano fatto) e in disponibilità (anche qui niente).
Le cose erano seguite da una sola zia la quale ha dichiarato che nel 2003 (mia nonna senza istruzione e 93enne) ha fatto testamento dinnanzi ad un notaio con beneficiario il figlio della zia che è "infelice" e quindi interdetto a sua volta. Nonna è stata interdetta nel 2005 e il CTU nella perizia ha dichiarato che lo stato di "interdizione" era già presente anche tempo prima.
Ora mia zia ha comunicato la presenza di questo testamento redatto dinnanzi ad un notaio (non sappiamo se olografo o pubblico) e che me ne fornirà copia a breve. Se è olografo non si capisce cosa aspetta a dichiararlo, se è pubblico ancora lo deve comunicare al notaio. Dice che deve valutare la convenienza o meno, lei è anche tutrice del figlio, può fare tutto questo senza nessuna comunicazione al giudice tutelare?
Chiedo lumi su come comportarmi.
Luigi
 

domenico10

Membro Ordinario
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ovviamente un testamento pubblico redatto davanti e a cura del notaio, con due testimoni non parenti del testatore, e poi conservato nell'archivio degli atti mortis causa dallo stesso notaio, offre la sicurezza totale della sua autenticità. è chiaro che anche un testamento olografo che sia scritto in maniera leggibile, che contenga dati formali necessari, cioè stessa scrittura, data e localita certe, rimane sempre un documento formalmente valido. nella presunzione, ovviamente, che sia stato scritto di pugno dal testatore, che nessuna altra persona influenzi le volonta espresse sul documento, che nessuno lo modifichi o lo nasconda o addirittura lo strappi, incorrendo in questi casi in reati penali. quindi in questi casi, è possibile che il testatore faccia un testamento segreto e lo consegni in busta chiusa al suo notaio di fiducia, che ( mi pare), ne redigera anche un verbale di consegna. e cosi staranno tutti piu tranquilli. il testamento olografo non ha costi sino a quando non viene pubblicato.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
ciao a tutto il forum.una famiglia di miei vicini di casa si pone questa domanda:un testamento olografo offre le stesse garanzie di un testamento sottoscritto davanti al notaio? considerando anche che quello olografo non ha costi.grazie
Il testamento olografo lo redige di suo pugno il testatore ed essendo conservato fra i documenti del de cuius o in possesso di qualche conoscente, potrebbe scomparire In funzione dell'interesse delle parti. Il testamento segreto è redatto dal testatore di suo pugno e consegnato in custodia del notaio che lo aprirà quando verrà a conoscenza del decesso del testatore. Il testamento pubblico è redatto dal notaio che riceve le disposizioni del testatore davanti a due testimoni che lo conserva e lo apre all'evenienza. Ovviamente il primo potrebbe scomparire o potrebbe essere contestato. Il secondo potrebbe non garantire l'autenticità delle disposizioni, ma solo la consegna al notaio del testatore. L'ultimo è il più sicuro, ma ha un costo superiore.
 

domenico10

Membro Ordinario
Professionista
gent.le sig gigi1, se come lei dice, il testamento della nonna del 2003 è stato redatto davanti al notaio, è chiaro che siamo di fronte ad un testamento pubblico, che offre tutte le garanzie di autenticita del documento stesso, che lo stesso notaio ha accertato la capacita di intendere e volere ( lo prevedono le sue funzioni di pubblico ufficiale esercente attivita di pubblica necessita), del testatore ( la nonna in questo caso). la interdizione è del 2005. se per il ctu l'incapacita era anteriore a questa data, deve poi spiegare come fa ad affermare che era incapace anche prima, e se lo era anche quando fu redatto testamento pubblico (2003). c'e il rischio che le cose si complichino, proprio a causa delle incertezza di questa data in cui il soggetto è diventato di fatto incapace. è ovvio che un soggetto non diviene tale da un giorno all'altro. l'unico dato di fatto, che sino a prova contraria lo si ritiene vero, è il testamento pubblico, redatto sotto la supervisione e controllo di un notaio, che in quanto tale deve essere una garanzia di autenticita e verita, il resto non si sa.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
gentile sig. @domenico10 , intanto ti faccio i miei migliori auguri di compleanno.
Però poi ti consiglio di guardare le date dei post, prima di rispondere.
Quello di gigi1 è di maggio 2012, quindi un po'...vecchiotto...

P.S. nel forum ci diamo del tu
 

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