esselte50

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera a tutti, sono piena di dubbi e ho ancora bisogno dei vostri preziosi consigli. Ringrazio in anticipo per i suggerimenti.
Dunque, appartamento a Roma zona piazza bologna mq 180 da ristrutturare proprietà indivisa con due miei cognati. Tutti con la stessa quota di 3/9.
La storia va avanti da molti anni, le ho provate tutte per arrivare ad un accordo, compresa la mediazione ma nulla da fare. A suo tempo, come risposta ho ricevuto invece una citazione dal Tribunale Ordinario.
Il Giudice dopo tre anni di varie udienze, alla fine dichiara di non poter emettere una sentenza di divisione per
la mancanza di un documento.
Tutto da rifare, ritento ancora con una mediazione,non ricevo risposta e mi ritrovo con una citazione in Corte di Appello.
Ad oggi credo siano passati altri tre anni se non quattro. All'inizio di questo mese doveva esserci un'udienza in Tribunale che però è stata spostata al prossimo dicembre.

Improvvisamente uno di questi giorni, ricevo una telefonata da un'agenzia immobiliare di Roma (contattata ovviamente dai miei cognati) per chiedere la mia disponibilitàa vendere. Secondo l'agenzia
vista la zona ci sarebbero buone oppurtunità di vendita. Hanno già fatto una stima dell'appartamento e mi sollecitano quotidianamente una risposta per iniziare le visite....

Il mio Avvocato, sarebbe contrario all'accettazione in quanto, quando ho proposto io e in più occasioni una vendita tramite agenzia loro hanno risposto sfornando citazioni da parte del Tribunale. Inoltre, conoscendo gli antefatti l'Avvocato sarebbe contrario anche per altre eventuali "irregolarità finanziarie" che potrebbero verificarsi.
Io vivo a 700 km da Roma come potrei tutelarmi da queste eventuali "irregolarità"?
Diciamo che, oramai da tempo, sono entrata nell'ottica che il valore di un appartamento venduto all'asta è veramente basso e non ci conto più di tanto su questa entrata però, una cosa che non sopporto (visto che ci avevano già tentato in passato prima ancora di iniziare tutta questa trafila) è quella di essere beffata, ovvero
che loro indichino a me una cifra di vendita per poi realizzarne una diversa a loro favore.
Considerando anche la distanza, come potrei tutelarmi?
Immagino anche che sarebbe opportuno che mi procurassi una stima dell'appartamento fatta da un'agenzia di mia fiducia.
Grazie per l'attenzione
 

Excalibur

Membro Attivo
Proprietario Casa
Oggi questa pratica (dichiarare una cifra e pagarne un'altra) è piuttosto complicata perché nel rogito sono inseriti sia gli assegni (numero e intestatario) e le quote di proprietà per le quali l'assegno è versato. Se non ti fidi (a ogni legge c'è il suo escamotage) ti conviene firmare una procura a persona di tua fiducia - potrebbe anche essere lo stesso legale che ti ha seguita durante questa vicenda. Hai solo la seccatura di dover andare da un notaio insieme alla persona che vuoi procurare. La procura ha costi contenuti: tra i 100 e 150 euro a seconda del notaio.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La soluzione migliore sarebbe quella di fare stimare l'immobile da un tecnico di tua fiducia. Dopodiché ti atterrai a quel valore, perché se vorranno potranno gabbarti in ogni modo.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Il mio Avvocato, sarebbe contrario all'accettazione
Sei sicura che non sia contrario perché se vendete l'immobile lui non servirebbe più?
Scusa la constatazione, ma se tu volevi vendere , e adesso vogliono vendere anche loro, è molto meglio che essere costretti a vendere in asta .
che loro indichino a me una cifra di vendita per poi realizzarne una diversa a loro favore.
Certo l'azione di vendita andrà coordinata tra voi proprietari, perlomeno concordando prezzo e condizioni a cui proporre la casa .
Intanto dovresti avere un'idea realistica di quanto si può realizzare sul mercato , facendo fare anche tu delle valutazioni ad un paio di agenzie affidabili.
Se vendi tramite agenzia l'immobile sarà proposto e pubblicizzato ad una certa cifra , e riceverete una proposta d'acquisto che dovrete firmare tutti e tre per accettazione , se la cifra proposta vi va bene.
Quindi strane porcherie non è facilissimo farle, se non pensando a un "complotto" che coinvolga cognati, agenzia e compratore. E tu puoi sempre rifiutare se non sei convinta.
Certo almeno un paio di volte sarebbe meglio andare sul posto di persona, per far valutare l'immobile e poi per firmare l'accettazione della proposta e infine il rogito.
L'avvocato potra esserti utile per tutelarti da un punto di vista contrattuale , suggerendo se e cosa firmare.
Gli assegni dovranno essere sempre tre identici ad ogni versamento previsto, così come al saldo.

Per evitare grane, prima di vendere verificate la regolarità urbanistica e catastale dell'immobile; se non fosse tutto in regola potrebbe difficile risolvere "in corso d'opera" , se non andate d'accordo.
 

esselte50

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie Franci per il tuo intervento,
in effetti sono propensa ad accettare la soluzione che "finalmente" mi propongono sperando comunque che... vada a buon fine.... in quanto purtroppo con loro non si sa mai come può andare a finire.
Certo che mi piacerebbe avere qualche altra valutazione sull'immobile, ma accetterò quanto proposto perchè non vedo l'ora di tirarmi fuori da questa brutta storia.
Ovviamente avrò bisogno del "supporto" dell'Avvocato.
Ancora grazie e saluti
 

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