Francesco Brunetti

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Proprietario Casa
Buongiorno,
mi padre (io sono il secondo figlio di primo matrimonio, nel secondo non ha avuto figli) ha erdità un anno fa un appartamento al mare con le sue sorelle. Ora siamo giunti all'accordo che lo vorrebbe riscattare dalle proprie sorelle ed intestarlo a noi, evitando se possibile che rientri nella massa ereditaria con la sua nuova moglie (nel caso di sua premorienza).
Aggiungo che mio fratello ha già una abitazione in cui vive mentre io non ho altre abitazioni e forse potrebbe essere come prima casa, dal punto di vista fiscale anche se manca il riscaldamento.
Quale è la soluzione migliore che tutela nel caso di premorienza di mio papà (ovvero che non rientri in una divisione con la sua seconda moglie) e che minimizza le tasse ed altri oneri?
Stavo pensando ad un semplice acquisto da parte nostra (mia e mio fratello) di tutte le quote (sia di mio padra che sue sorelle), oppure meglio una donazione della nuda proprietà? tuttavia essendo loro già in comunione, sarebbe una acquisto di mio padre e poi donazione? Grazie
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Se acquistate voi da padre e sorelle con soldi vostri nessun problema.

Se acquistate da padre e sorelle con soldi a voi donati da vostro padre l’immobile non andrà in successione , ma la somma donata entrerà nella massa ereditaria, quando tuo padre non ci sarà più, per calcolare la quote di legittima spettante alla moglie.

Se tuo padre acquista dalle sorelle e poi dona a voi l'immobile ( o anche solo la nuda proprietà) , la donazione potrà essere impugnata dalla seconda moglie, e alla morte di tuo padre ( se sarà lesa la sua quota di legittima) avrete problemi come sopra.
Inoltre gli immobili frutto di donazione sono difficili da rivendere prima dei venti anni dalla donazione o dei dieci anni dalla morte del donante.

Se posso permettermi anche avere un immobile in comproprietà con un fratello non è una scelta del tutto saggia, se non obbligata.

io non ho altre abitazioni e forse potrebbe essere come prima casa,
Potrai usufruire dei benefici prima casa per la tua quota, ma dovrai trasferire la residenza.
Se poi vorrai in futuro acquistare un immobile per viverci, avendo gia goduto dei benefici una volta ,o rivendi o non potrai averli di nuovo.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Si potrebbe stipulare una cessione in cambio di vitalizio o assistenza, se sussiste l'ipotesi.
Grazie @Gianco questa ipotesi che convenienza ha rispetto alla semplice compravendita?
Che risparmieresti nella stipula.
Una vendita in cambio di assistenza vitalizia non fa risparmiare sui costi della stipula, ma permette di acquistare senza versare soldi , impegnandosi nell’assistenza al padre per tutta la vita.
Ma non è così semplice e automatico come la si vuol far passare.
Ci sono “regole” stringenti, e soprattutto non ha senso se il genitore dispone di sostanze a sufficienza per badare a se stesso da solo.

Per avere un’idea leggi qui:
Casa dei genitori in cambio di assistenza: quando il contratto è nullo
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
@Franci63, appunto, la convenienza è che non devi sborsare contanti. Scusa se è poco!
Ma è una bella teoria, poco utilizzabile nella pratica.
La seconda moglie avrebbe probabilmente gioco facile a ritenerla una donazione mascherata, pure nulla se fatta senza testimoni.
Stiamo parlando di seconda casa: normalmente chi ha una seconda casa ha anche una prima casa, e sarebbe difficile dimostrare che non ce la fa a vivere con i suoi mezzi .
Se fosse facile lo farebbero tutti più spesso.
 

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