Franci63

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A me pare che la ratio della norma sia di evitare un conflitto di interessi dell’amministratore con delega , che deve votare sul suo stesso operato.
Ma l’unica è impugnare le eventuali delibere ,se qualcuno si ritiene danneggiato.
 

LeopardiAnnaMaria

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Vi ringrazio molto per aver affrontato il mio problema e preciso: l'assemblea era formata solo da due persone (un terzo delegato con una delega e l'amministratore-condomino con 4 deleghe). Il delegato terzo è stato nominato presidente, mentre l'amministratore segretario. Grazie
 

Dimaraz

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A me pare che la ratio della norma sia di evitare un conflitto di interessi dell’amministratore con delega , che deve votare sul suo stesso operato.
Ma l’unica è impugnare le eventuali delibere ,se qualcuno si ritiene danneggiato.

La cosa resta facilmente bypassabile ...concordo sul pensiero finale.
 

Dimaraz

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Vi ringrazio molto per aver affrontato il mio problema e preciso: l'assemblea era formata solo da due persone (un terzo delegato con una delega e l'amministratore-condomino con 4 deleghe). Il delegato terzo è stato nominato presidente, mentre l'amministratore segretario. Grazie

Non ho elementi per giudicare male i 2 "partecipanti" (sbagliato basarsi sulle "apparenze")...ma di certo da biasimare gli assenti.
 

basty

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Vale sempre...con l'unico distinguo della delega "vincolata" (di cui manca giurisprudenza).
Altra pecca legislativa: mi spieghi come farà allora a votare il condòmino-amministratore per ciò che gli compete come condòmino, senza entrare in conflitto di interessi con l'amministratore?

Se poi le deleghe fossero state date a Tizio-Condomino e non a Tizio-Amministratore....:
non dubito tu abbia ragione, ma come si faccia a sentenziare su un caso così limite, mi sorprende sempre.
 

Dimaraz

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Altra pecca legislativa: mi spieghi come farà allora a votare il condòmino-amministratore per ciò che gli compete come condòmino, senza entrare in conflitto di interessi con l'amministratore?

Aver accettato la nomina ad amministratore gli impone quantomeno la "deontologia" di un professionista.

Quindi ne più ne meno di come si faceva prima della norma che gli impediva deleghe: sugli argomenti nei quali può avere "potenziale conflitto di interessi" non esprime voto o lo fa per ultimo quando è certo di non alterare il risultato.

Se questo è "assodato" quando si tratta di decidere sulla sua nomina e/o l'eventuale suo compenso (astensione dal voto) non vedo "remore" per l'appprovazione dei vari Bilanci visto che se nascondessero errori o soprusi spetta ai "contrari-assenti" impugnare.

Oppure, se come è solito verificarsi, la sua proprietà è "condivisa" con coniuge od altri lascia a questi il diritto di partecipare "attivamente" all'assemblea.
 

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