Massimo Carelli

Membro Attivo
Impresa
Si credo che la destinazione d'uso sia quella commerciale. Le auto le lavano all'interno, il negozio ha due serrande ed entrano due auto... ma in caso chi è che deve cambiare la destinazione d'uso? Loro? E' possibile che il cambio in comune (all'ufficio urbanistico mi pare) non venga concesso?
 

Jan80

Membro Attivo
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E' il proprietario chedeve fornire in locazione un locale idoneo allo svolgersi dell'attività al suo interno, sebbene in realtà dipende molto da quello che è stato scritto sul contratto d'affitto: se hai dato in locazione un locale ad uso commerciale, quello deve essere utilizzato, mentre se è stato locato un locale per autolavaggio, questo deve corrispondere sia urbanisticamente che catastalmente.

Le classi d'uso secondo l'art. 23-ter delDPR 380/2001 sono le seguenti:
a) residenziale;
a-bis) turistico-ricettiva;
b) produttiva e direzionale;
c) commerciale;
d) rurale.

Le regioni possono modificare questo elenco; si ha quindi cambio di destinazione d'uso (a livello urbanistico) se si passa da una all'altra. Questo sarebbe bene evitarlo dato che, oltre a poter essere negato dalla pianificazione urbanistica locale, si diviene probabilmente soggetti al pagamento degli oneri di urbanizzazione.

Sono andato a verificare quali siano gli adempimenti da compiere per l'apertura di un autolavaggio (che se non complrtamente automatizzato è un'attività artigianale) e l'unica carta da presentare è l'autorizzazione allo scarico delle acque reflue (industriali); questo è stato fatto?

Da quanto tempo è aperta questa attività? Non vorrei che questa visita dei vigili sia avvenuta a seguito di segnalazioni di condomini e che sia solo il preludio di ulteriori visite.

Per rispondere alla sua domanda non è che i vigili possono far chiudere l'attività perché l'immobile è mal accatastato, ma la chiusura può avvenire se i locali non sono idonei all'uso che se ne fa.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Dice bene @Jan80, la categoria e classe registrata in catasto deve corrispondere a quella urbanistica, oltre che a quella praticata. L'importante è che sia in regola con quella edilizia, perché adeguare la documentazione catastale è questione di qualche giorno.
 

Massimo Carelli

Membro Attivo
Impresa
Grazie per le risposte. L'autolavaggio è aperto da 4 anni ormai e sino ad ora non si era verificato nessun problema quindi desumo che tutta la documentazione sia stata presentata (ma non posso esserne certo). Nel contratto di affitto è chiaramente specificato che il locale è un C1. Sinceramente io non ero a conoscenza di questa limitazione e credo a questo punto nemmeno gli affittuari.
 

Massimo Carelli

Membro Attivo
Impresa
Vi porto aggiornamenti, se avete ancora voglia di seguire questa storia. Sono andato sia dai vigile che soprattutto all'ufficio tecnico del municipio, dove ho scoperto che la circolare che vuole gli autolavaggi in C3 è del 2015 mentre questa attività è iniziata nel 2014. Forse per quello gli diedero la SCIA in C1. Il tecnico dell'ufficio tecnico mi ha detto che nemmeno loro sanno se questa circolare è retroattiva e che probabilmente i vigili gli hanno chiesto un parere. Inoltre mi ha detto che per questo negozio il cambio di destinazione d'uso è possibile in quanto in zona non soggetta a blocchi urbanistici. Ora i vigili mi hanno detto di fare questo cambio, l'ufficio tecnico mi ha detto di aspettare la comunicazione che mi arriverà a casa, con il rischio (!) però che chiudano l'attività nel frattempo. Mi hanno anticipato che i costi per un tale cambio di destinazione tra tecnico abilitato e altri oneri saranno intorno ai 1500 euro. E che comunque, qualora cessasse questa attività sarei tenuto a ripristinare il locale alla sua precedente categoria di utilizzo ossia C1. Ora vi faccio una domanda: nella prassi chi è che fa il cambio di destinazione d'uso? Il proprietario o gli affittuari? Secondo me devono farlo loro e sul contratto di affitto c'è scritto che io non sono responsabile se gli chiudono l'attività. Ovviamente abbiamo già litigato sul punto, loro dicono che è usanza che lo faccia il proprietario perché riguarda le mura... mah. Secondo voi?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Essendo un autolavaggio deve essere accatastato in C3. La pratica catastale è solo ed esclusivamente sottoscritta dal proprietario. Comunque, posto che per l'attività è già stata presentata la relativa SCIA, l'unica incombenza che hai è quella della variazione catastale, il cui costo si aggirerà sulle 500 €. Se poi il tecnico al quale ti rivolgi è lo stesso precedente potrà farti un prezzo migliore.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Potreste dirmi come scrivere un'autorizzazione al cambio di destinazione d'uso per gli affittuari? Grazie
L’autorizzazione per cambio di destinazione d’uso la presenta SOLO un tecnico e la fa firmare al proprietario, si usa la modulistica nazionale per questo disponibile sul sito di ogni Comune, ed ormai queste pratiche vengono presentate online!
Come detto da @Gianco devi solo preoccuparti di trovare un tecnico!
 

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