inghe05

Membro Attivo
Buonasera,
mio padre di 90 anni, e in stato mentale non proprio eccellente, ha venduto a mia sorella una casa di sua proprietà. L'operazione è stata fatta per evitare che tale casa, in cui già mia sorella vive gratuitamente da più di 10 anni, non entri in futuro in asse ereditario.
Oltre a me e mia sorella con cui non vado d'accordo, c'è mia madre in condizione di demenza senile da anni. Chiedo: tale atto è valido? Mio padre qualche tempo fa ha già quasi estinto un conto cointestato anche a mia madre. Io posso fare qualcosa secondo voi? La richiesta della nomina di un amministratore di sostegno per mia madre è ovviamente assolutamente contrastato da mio padre e mia sorella. Il pagamento della vendita appena avvenuta dovrà in sede futura essere documentato o può sparire nel nulla? Ultima domanda: ma un notaio non dovrebbe ad una certa età accertarsi della piena capacità di intendere e volere delle persone?
grazie mille e scusa l'ignoranza

i.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Sicuramente il Notaio avrà raccolto la firma avendo cura di accertare la reale e manifesto volontà delle parti. Quindi direi che la firma sarà stata raccolta in un raro caso di lucidità. Mi focalizzerei sul quantum stabilito per la vendita e sul reale movimento finanziario a saldo dell'immobile. Come dire tua sorella ha pagato questa casa? i soldi sono stati accreditati sul c/c di tuo padre? Tua sorella aveva la capacità economica di fare questo acquisto? Ha acceso un mutuo?
Come al solito la capibile ma non opportuna situazione di rapporti conflittuali non giova.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
se è vero che i tuoi genitori si trovano in queste condizioni ti devi rivolgere ad un avvocato per presentare la richiesta di un amministratore di sostegno per ognuno dei due genitori presso il Tribunale della tua città. Altrimenti non ne esci fuori da una situazione che si ingarbuglierà sempre più.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Dimostrare che tuo padre non fosse in grado di intendere e volere al momento dell'atto ti viene in salita perché il notaio deve verificare con apposite domande volte a verificarne la piena capacità mentale in quel momento. Potresti contestare l'atto solo se fossi in possesso di un certificato che ne attesti l'incapacità precedente alla data della stipula.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
lo
questo documento potrebbe essere redatto dal medico di famiglia o dallo specialista che ha in cura il genitore.
Certamente un certificato del genere non lo potrebbe redigere un medico o uno specialista sotto cura per identici problemi. Sopratutto non credo che i parenti prossimi non possano chiedere ad un giudice che si pronunci sulle sue capacità psichiche. In tal caso il CTU lo esaminerà pur non essendo il suo specialista personale.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Il pagamento della vendita appena avvenuta dovrà in sede futura essere documentato o può sparire nel nulla?
Nel rogito devono essere riportate le modalità di pagamento utilizzate per l’acquisto dell’immobile. Essendo un atto pubblico, ti è possibile verificare come tua sorella ha pagato.
Se poi hai una delega sul conto bancario di tuo padre potrai vedere se effettivamente ha incassato la somma dichiarata in atto.
Se non ce l’hai, lo potrai vedere solo alla sua morte.

Se la cifra dichiarata in atto è palesemente bassa (molto inferiore al normale) , potrebbe essere possibile , alla morte di tuo padre, dimostrare che non è stata una vendita “normale”, ma una vendita per “mascherare” una donazione .
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Se la cifra dichiarata in atto è palesemente bassa (molto inferiore al normale) , potrebbe essere possibile , alla morte di tuo padre, dimostrare che non è stata una vendita “normale”, ma una vendita per “mascherare” una donazione .
Ha legittimazione ad agire in simulazione anche ante mortem del disponente. Una volta accertata in sede di giudizio la simulazione dell’atto dispositivo, potrà così procedere alla notifica e trascrizione dell’atto stragiudiziale di opposizione alla donazione, ex art. 563, comma 4, c.c.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Certamente giusto il consiglio di @Nemesis, però instaurare un'azione del genere provocherebbe un grosso dispiacere al vecchio genitore. Ne vale la pena rovinargli gli ultimi anni o conviene tentare una soluzione concordata adesso ovvero adire le vie legali post mortem?
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Purtroppo caro 05 metti in conto che un avvocato se è bravo, ( fatti fare prima il preventivo) ti chiederà almeno una decina di migliaia di euro poi metti in conto una decina di anni e se tutto va bene dovresti spartire la casa con tua sorella, ma solo alla morte dei tuoi genitori, ora se tua sorella ci abita da una vita, la tua metà come l'avrai? ( sempre che ti venga concessa) non l'avrai tua sorella non la caccerà mai nessuno, ti dovrà dare una somma di soldi a copertura del valore che ti spetta, ma ha la possibilità economica di farlo? se è un no! tu diventerai proprietario di un bene a cui pagherai le tasse come seconda casa, perché non ci abiti, dovrai sostenere la manutenzione ecc. ora fatti due conti in tasca e pensa che se non ci fosse tua sorella dovresti fare tu da badante o chiameresti un'estraneo/a che costa o i tuoi li metteresti in uno ospizio, brutta parola me è la realtà, se poi tua sorella ha la fortuna di trovare un buon avvocato azzeccagarbugli come è capitato a me che persino il CTU è andato su tutte le furie e allora stai fresco ti crescerà una panza che sarà solo fegato ingrossato per la rabbia, un consiglio da una persona che sta soffrendo con un fegato enorme ( potrei far fare una decina di trapianti) metti la testa sotto la sabbia e lascia correre ti dimenticherai e vivrai molto meglio. auguri
 

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