basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Piuttosto non è emerso dove risiede la madre invalida e se per caso ha conservato il diritto di abitazione sulla casa familiare
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Prima devi spiegare cosa intendi mia madre continua a piangere, poi vorresti fare una sistemazione senza mostrare la faccia, ma questo prima o poi dovrà avvenire, è meglio battere il ferro fin che è caldo, comincia a prendere possesso dei 2 box, e in segiuto liberare parte dei locali, poi se sono rose fioriranno
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
E se in sede di giudizio proponesse di accettare come divisione ereditaria, la piena proprietà della casa di villeggiatura più i box (1,2 o 3) sia pur di valore inferiore, il giudice metterebbe lo stesso il tutto all'asta?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
il giudice di solito sollecita un accordo
il giudice, ma anche il mediatore, alla prima udienza invita le parti a trovare un accordo. Se non si trova l'accordo, incarica un proprio CTU (che dovranno pagare i contendenti o, in prima istanza, chi ha promosso la vertenza, con addebito a chi perderà la causa) al quale riproporrà il compito di vedere se esiste la divisibilità della proprietà immobiliare, di stimarla, e di esprimere una opinione sulla la vendibilità al prezzo stimato. Una volta relazionato dal CTU il giudice metterà in vendita la proprietà immobiliare secondo quanto riportato dal CTU.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
il giudice di solito sollecita un accordo che viene gestito dal CTU e dai CTP, è ovvio che davanti ad un accordo stipulato chiude il procedimento
Intendevo una cosa diversa: supponiamo che la 2° casa + box abbia un valore inferiore all'altro lotto, ed il nostro si accontenti pur di uscire dallo stallo. Se la controparte non accettasse, il giudice deciderebbe comunque per la divisione proposta?
 

Nor82

Membro Junior
Proprietario Casa
Mia madre ha rinunciato alla sua parte di eredità e all’usufrutto sull’abitazione per facilitare la divisione degli immobili in modo che ognuno potesse avere qualcosa e poi andar per la propria strada. ( grosso errore ) perché da lì in poi non ha avuto più autorità su di noi. Non riuscendo a trovare accordi tra di noi fratelli, mi fratello è entrato in una fase “critica” e ha iniziato a spendere e fare ****ate le cui conseguenze ricadevano sul patrimonio familiare. Per evitare ulteriori problemi ho acquistato le sue quote di tutto e tramite il tecnico che mi ha seguito( che è anche un CTU )sono state fatte perizie degli immobili e preparate plurisolizioni con o senza eventuali conguagli. Ma neppure prese in Considerazione da mia sorella,che ha ribadito che a lei andava bene così e che ero io che me ne ero andato di casa e nessuno mi aveva cacciato.
Oggi mia mamma vive con mio fratello “ resettato”. Quando dico che piange intendo che da genitore ci resta male vedendo i sui figli discutere e mi prega di non farle causa,ma di parlare ecragionare che poi la gente chissà cosa pensa ...ecc... e mia sorella su questa cosa ci marcia alla grande.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
? Questa è una risposta sibillina: si è già detto che la controparte non vorrebbe la divisione ....
Una cosa è non volere raggiungere l'accordo fuori dalle aule giudiziarie, altra cosa è
proporre una divisione studiata dal CTU, quindi praticamente imposta dal giudice, tranne che la controparte non trovi delle osservazioni, sempre da portare all'attenzione dello stesso, che potrebbero modificare senza stravolgere il piano di divisione.
 

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