basty

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Se la controparte non accetta non vedo come il Giudice possa imporre un "vantaggio".
Imporrebbe una divisione dei beni, probabilmente meno penalizzante dell'asta, venendo incontro alla parte più ragionevole.

Ma prendo atto che anche la giurisprudenza non conosce la ragionevolezza
 

Dimaraz

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Per quanto riguarda l’utilizzo dei box, posso spostare la sua roba e metterci la mia?

Ni.
Tu teoricamente puoi far quel che vuoi ed organizzarti occupando come meglio credi...ma poi tua sorella potrebbe "reagire" allo stesso modo e ne nascerebbe una disputa infinita che sfocerebbe in lite fisica o giudiziaria.

Non gioca a tuo favore che tu abbia "tollerato" la sua occupazione (non hai chiarito da quanto tempo lei abbia il possesso completo)...e la tua "finta" residenza non aiuta.
Le sarà facile provare anche testimonialmente come tu sia residente in un altro paese.
Faticano a buttare fuori di casa un inquilino moroso se non abusivo...figurati uno che ha quota di proprietà.

Se non trovi altre strade, prova a chiudere a chiave le stanze ed i locali che ti spetterebbero, previo sgombero.

Pessima idea.
Si renderebbe colpevole di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e "sequestro illecito".
Se rileggi con attenzione la sorella si è ben guardata dal sostituire chiavi o porre in essere qualsivoglia "azione di forza" per impedire l'uso al fratello...anzi gli ha detto che lei non si oppone (ovviamente tutto da verificare nella realtà).

Concordo con il suggerimento di
non so che cosa aspetti a chiederle per iscritto 2/3 dell'affitto di tutto quello che sta occupando (casa + garage)
richiesta scritta con RR alla francese (giusto per mettere le basi)...e poi ricorso al Giudice.
Quanto a
ai perché tra parenti c'è anche il comodato gratuito verbale e lei può sempre sostenere che verbalmente tu l'hai autorizzata a vivere nella casa e nelle sue dipendenze.
sarebbe irrilevante...perchè:
1-il comodato è più "efficace" tra parenti di 1° grado (genitori/figli)...e poi, visto che non si era formalizzata una scadenza, cessa alla prima richiesta.
 

basty

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Appunto: meglio una iniqua equa asta. Gli unici soddisfatti gli avvocati. Del resto le leggi sono scritte e applicate da altri loro colleghi
 

Dimaraz

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Appunto: meglio una iniqua equa asta. Gli unici soddisfatti gli avvocati. Del resto le leggi sono scritte e applicate da altri loro colleghi

Forse preferisci uno Stato dove "il proprietario più forte" abbia sempre ragione a prescindere?

Mettiti nei panni della sorella "(parte debole)...se il Giudice potesse imporre il proprio arbitrio (a favore del "forte") e ti imponesse di accettare una valutazione che tu ritieni palesemente sottostimata... continueresti a professare che la Legge (o la giurisprudenza che "paventavo") sarebbe ancora "iniqua" ???!!!???:shock:
 

basty

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Capra. Ti sei perso un particolare importante. La domanda ipotetica la avevo posta a valle della ipotesi di divisione "sfavorevole" nei confronti del cosiddetto "forte", che pur di dividere proponeva al giudice una ripartizione a lui sfavorevole.
Adesso, sperando di essere stato chiaro, come opererebbe il giudice?
 

basty

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Per essere più chiari: mettiamo che chi possiede i 2/3 si accontenti di 1/2 e nonostante ciò la sorella si opponga: questa era la mia domanda
 

Luigi Criscuolo

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se tua sorella fosse più abbiente di te potrebbe pagarti 2/3 dell'affitto di tutto quello che sta disponendo in via esclusiva impedendo a te di usare il medesimo bene. Se vai in mediazione il CTU potrebbe disporre per la suddivisione del divisibile (i box) stabilendo il valore di ciascun bene e prevedendo un conguaglio in denaro per i beni non divisibili (gli appartamenti) . Se uno dei contendenti non accetta quello che è stato proposto in mediazione dovrai rivolgerti in tribunale se vuoi vedere cessare questa situazione.
@Dimaraz: in Mediazione viene mantenuta la procedura in uso nei tribunali: le spese del CTM vengono messe di principio a carico della parte istante; solo se l'avvocato di quest'ultima eccepisce che, visto l'argomento, sarebbe più equa una suddivisione del costo del CTM con la parte convenuta il mediatore pone la metà del costo della consulenza a suo carico. tieni presente che il convenuto può rifiutare la Mediazione e quindi i costi si riversano solo sulla parte attrice.
 

Gianco

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Professionista
Se la controparte non accetta non vedo come il Giudice possa imporre un "vantaggio".
Se la controparte non accetta può presentare una relazione tecnica che evidenzi le incongruità e l'avvocato può porre il quesito che necessiterà di una edeguata risposta da parte del giudice.
Pessima idea.
Si renderebbe colpevole di esercizio arbitrario delle proprie ragioni e "sequestro illecito".
Se rileggi con attenzione la sorella si è ben guardata dal sostituire chiavi o porre in essere qualsivoglia "azione di forza" per impedire l'uso al fratello...anzi gli ha detto che lei non si oppone (ovviamente tutto da verificare nella realtà).
Poiché il postante è comproprietario e può godere degli stessi immobili per la sua quota di 2/3, può pretendere che la sorella sgomberi alcuni ambienti e li occupa lui dopodiché li potrebbe tranquillamente chiudere a chiave e poterne usufruire a piacimento. Messa così, non mi sembra proprio un'azione di forza.
 

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