Eredità da dividere con mio fratello, immobili+terreni, consigli

Intanto grazie a tutti per i pareri che mi avete espresso! Per farvi capire meglio, diciamo che l'eredità di cui parliamo è composta da un abitazione rurale, alcuni terreni (circa 6 ettari), una cantina, due annessi agricoli, e alcune stanze sempre destinate ad annesso agricolo. Non c'è nulla che abbia destinazione di civile abitazione, c'è una azienda agricola che era condotta da mio padre. Nella abitazione rurale ci sta già vivendo mio fratello (ci abita da sempre, insieme a mio padre che ora è deceduto). A questo punto mio fratello suppongo che vorrebbe rimanere a vivere lì, e siccome io vivo a parecchi chilometri di distanza mentre lui vive lì, vorrebbe prendere lui la terra e continuare l'attività dell'azienda agricola. Ecco perché sono nate le incomprensioni, per via del fatto che partendo da questi presupposti lui dice che la terra vale tot, io dico che ne vale un altro tot. Vorrei capire come poter venire a capo di questa situazione, in particolare riferendomi al messaggio di Gianco, non sono sicuro di aver capito bene quale sia il suo consiglio in merito. Io personalmente non ho particolari preferenze, a me va bene tutto purché il valore che prendo io sia il più possibile simile a quello che prende mio fratello, magari anche con compensazioni monetarie.
Potete riassumermi in parole semplici come dovrei comportarmi?
Grazie mille!

Ma entrambi saranno contenti . . . .

La soluzione più logica è affidarvi ad un tecnico di vostra fiducia, altrimenti di un scelto da ciascuno, che dovranno stimare il patrimonio e proporre una divisione laddove sia possibile. Altrimenti tuo fratello prende quello che gli necessita e sulla differenza di valore si metterà le mini in tasca.

il dubbio rimarrà sempre di essere fregato se non vi fidate della valutazione del tecnico che avete scelto, sarebbe opportuno dopo la valutazione fare 2 blocchi e far scegliere con una buschetta a chi tocca la più corta, si prende il blocco 1 il resto rimane all'altro erede

Va bene sorteggiare, ma dovete immediatamente stendere un verbale e sottoscriverlo, perché poi, dopo, ciascuno ascolta il parere di qualche invidioso, magari poco esperto e mette zizzania. Meglio sarebbe se il sorteggio lo faceste direttamente davanti al notaio.

Mi sembra di aver capito che tu e tuo fratello avete ereditato un'azienda agricola e che tuo fratello intende continuare a condurla mentre tu sei per una divisione dell'eredità. Giusto? Ma se è un'azienda agricola è come tale che la dovete far valutare, come vi hanno consigliato già sopra, e poi una volta stabilito il valore tuo fratello ti può dare la tua parte in denaro.

Salve a tutti, riprendo questa discussione che avevo già iniziato a suo tempo.
Io e mio fratello abbiamo fatto la successione ereditaria, adesso siamo entrambi comproprietari al 50% dei beni che erano di nostro padre. Nella fattispecie si tratta di due piccoli annessi agricoli, una cantina, una abitazione rurale, altre stanze classificate come annessi agricoli. C'è l'azienda agricola che era condotta da mio padre. Tutto quanto si trova nella provincia di Firenze.
Ora, la mia domanda è: per fare le divisioni fra me e mio fratello, visto che di mezzo c'è la ruralità dei beni e l'azienda agricola, è necessario fare un P.A.P.M.A.A. (Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale)? Ve lo chiedo perché ho chiesto un parere ad un amico che fa il perito edile, e a quanto mi ha detto lui sembra che si debba fare questo tipo di pratica quando c'è di mezzo una azienda agricola. Voi che sapete dirmi in merito?

Non ne ho mai sentito parlare, ma è probabile che questa procedura debba essere eseguita se si ricorre a finanziamenti o ad agevolazioni.