Ripartizione spese in tabella ascensore/scale

nel mio condominio abbiamo un pozzo che serve solo i piani terra e anche un rubinetto condominiale che usa la ditta delle pulizie per lavare la scala . Il pozzo va con la 380 e consuma molta corrente . La bolletta viene suddivisa secondo tabella scale o ascensore, quindi chi abita all'ultimo piano paga il doppio del piano terra che usa pure l'acqua del pozzo. In assemblea ho suggerito che 4/5 della bolletta la dovrebbero pagare i piani terra e il rimanente 5 ° il resto del condominio, questa sembra la soluzione piu idonea almeno secondo me. Ma l'amministratore dice no, molti se ne fregano e a me sinceramente secca pagare il doppio di chi sta a piano terra e usa pure l'acqua del pozzo . Dovrei mettere un legale per dirimere la questione?

Devi chiarire una cosa: quali altri servizi/impianti sono collegati alla "380" condominiale?

forest ha scritto:

nel mio condominio abbiamo un pozzo che serve solo i piani terra e anche un rubinetto condominiale che usa la ditta delle pulizie per lavare la scala .

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immagino che l'acqua del pozzo venga usato per irrigare i giardini del piano terra.
Il pozzo è stato censito in Provincia? è stato applicato il contatore per vedere quanta acqua viene prelevata? Comunque la spesa per il consumo di corrente per far funzionare l'ascensore ed illuminare le scale si suddivide secondo la tabella scale ed ascensore. Si possono inserire per comodità nella stessa ripartizione, se allacciati allo stesso contatore industriale, tutti i servizi condominiali (come il consumo per erogare l'acqua per la pulizia del condominio) per gli usi privati bisogna installare dei sottocontatori.

La 380 viene usata esclusivamente per il pozzo, nessun contatore di acqua prelevata dal sottosuolo. Inoltre sono collegati allo stesso contatore i lampioni del parcheggio condominiale e luce scale . La bolletta elettrica viene suddivisa in tabella scale, cio secondo me è sbagliato perche bisognerebbe scorporare sia pozzo che luci parcheggio

Circa venti anni fa avevamo solo il pozzo che serviva tutta la palazzina, poi arrivò l'acqua diretta del comune e ci allacciammo alla rete idrica , tutta la palazzina si staccò dal pozzo esclusi i giardini dei piani terra che avevano ciascuno un rubinetto in giardino. Si decise all'epoca di non staccare il pozzo anche perchè prima le spese di condominio erano ridicole, ora che con gli anni il condominio sta diventando una sorta quasi di affitto dobbiamo stare attenti a tutto . Affianco a noi ci sono circa una ventina di villette tutte con giardino e nessuna di queste ha il pozzo eppure nessun vigile ha mai redatto verbali perche lavano auto o innaffiano i giardini con acqua comunale. Io praticamente mi trovo a pagare l'acqua due volte, quella che consumo io e quella che consumano i piani terra , il bello che essendo la bolletta del pozzo in tabella scale io la pago il doppio di loro senza usarne una goccia. Ho fatto presente questa cosa in assemblea ma due dei piani terra mi dicono che il pozzo è "in essere" cioè quando abbiamo comprato casa c'era il pozzo e il pozzo voglio che rimanga li, io però contesto il fatto che la ripartizione è sbagliata. Mi consigliate di adire per vie legali?

forest ha scritto:

Mi consigliate di adire per vie legali?

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Stante il resoconto non hai alternative.
Evidentemente sei in "minoranza" ... e pensare che dei "caproni" comprendano di essere in torto è utopia pura.
Ma se gli si fa vedere il "giusto deterrente" vedrai che cambiano orientamento.

A volte basta la risolutezza di una "minaccia" ... quindi cerca l'avvocato e manda un Raccomandata RR alla "francese" al Condominio (nella persona dell'amministratore) dove intimi di cambiare criterio entro 30gg. o citerai in causa.

Non è mia intenzione fare causa al condominio ma questa storia sta andando troppo alle lunghe, io son quello che paga piu di tutti , la cosa che mi fa arrabbiare è l'amministratore che dietro mi da pienamente ragione ma in assemblea non dice una parola.

forest ha scritto:

Non è mia intenzione fare causa al condominio ma questa storia sta andando troppo alle lunghe

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a Genova dicono: (lo traduco) non si può contemporaneamente soffiare e bere il brodo caldo.