duccio

Membro Junior
Proprietario Casa
Buon giorno, ripropongo un quesito questa volta sulla vendita della prima casa:
nel caso io venda la mia abitazione - prima casa - acquistata nel 2017 con i benefici di legge sulle imposte di registro, catastale e ipotecaria, mi risulta, s.e., che ci sia una tassazione sull'incremento di valore che l'alloggio ha avuto dalla data dell'acquisto a quella della vendita, richiesta dal Notaio nella percentuale del 20% quale aliquota piu' conveniente.
Se questa regola esiste, domando quando viene applicata e in quali casi potrei non essere tenuto a pagarla (ammettendo che l'incremento ci sia stato, ovvio).
Ringrazio i lettori che saluto cordialmente,Ferdinando (Duccio)
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Se il venditore non ha mantenuto la residenza nell’appartamento per più di metà del periodo in cui è stato proprietario a suo carico ci sarà la tassazione sulla plusvalenza , cioè la differenza fra il prezzo di vendita e il prezzo d’acquisto aumentato delle imposte e delle spese sostenute.
Fai il conto tu, visto che non dici quando hai trasferito la residenza li, e se l’hai mantenuta più di metà del periodo in cui sei stato proprietario.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
in quali casi potrei non essere tenuto a pagarla
Quando per la maggior parte del periodo intercorso tra l'acquisto o la costruzione e la cessione è stata adibita a tua abitazione principale o dei tuoi familiari (il coniuge - o la parte dell'unione civile -, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado).
 

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