Franci63

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in ogni modo potro riavere cio che ho speso.ne sono sicura.ho diverse vie.
Temo che ti stia sbagliando di grosso.
Di vie non ne esistono, da quello che hai spiegato.
Potrai solo, dopo la morte di tuo padre, valutare se la donazione ha leso la tua quota di legittima.
Mi dispiace che le risposte pressoché univoche del forum non siano quelle che speravi, ma occhio a fidarti di chi ti da ragione (magari a pagamento).
Non tutti sono disinteressati.
 

lizzi

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Proprietario Casa
Dipende da cosa si vuol ottenere Francy come giustamente hai osservato e letto ho chiesto un consiglio solo su un aspetto della situazione.
diciamo cosi....le planimetrie e le variazioni catastali sono a carico del proprietario. Nn di chi ci abita.ne conseguono un sacco di cose che vanno a chiudere un cerchio molto ampio .ciao.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
A domande incomplete si ottengono risposte conseguenti.
Solo tu conosci la situazione.
Ma , ripeto, temo tu ti stia illudendo.
le planimetrie e le variazioni catastali sono a carico del proprietario
Anche questa affermazione , fuori contesto, non aggiunge nulla.
Le variazioni spesso sono a carico di chi ne ha interesse.
 

peppu

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Professionista
non bisogna trascurare il fatto che il comodante dichiarò che quello "sgabuzzino" sarebbe poi rimasto al comodatario quale quota ereditaria,nè l'imposta IMU come seconda casa e pagata dal comodatario.
 

domenico10

Membro Ordinario
Professionista
se hai fatto delle spese senza il consenso della proprieta, è un problema recuperarle. inoltre coì,i per amore di sintesi, il comodato si chiama così perchè ha natura gratuita, è inutile e pleonastico dire"comodato gratuito", inoltre il comodato e un contratto che non trasferisce diritti reali, ma solo diritti di godimento del bene, senza alcun obbligo al miglioramento. il comodatario ha solo l'obbligo di mantenere il bene secondo la destinazione d'uso concessa, e di conservarlo e usarlo senza danneggiarlo, provvedendo alle spese dei s ervizi ordinari e manutenzioni semplici. diversa è la situazione dei diritti reali in gioco. se mi dici che il padre ha donato ad una nipote il fabbricato, egli ha fatto quella che in gergo viene definita successione anticipata. per cui per rivendicare giustamente la propria quota di legittima dovra aspettare la successione del padre, nel presupposto che il valore in gioco sia maggiore della quota disponibile, e che quindi si ha diritto alla azione di riduzione per lesione della quota di leggitima in favore dei legittimari ( cioè te che si figlia). comunque ad ogni buon conto conservi fatture, contratti con le maestranze, e dat anagrafici di eventuali testimoni utili. va da se che i lavori che hai fatto, sopratutto se in regime di testo unico per l'edilizia n 380/01, si presume che siano stati regolarmente approvati dagli uffici tecnici preposti, se no, la situzione si ingarbuglia ancora di piu.
 

lizzi

Membro Attivo
Proprietario Casa
non bisogna trascurare il fatto che il comodante dichiarò che quello "sgabuzzino" sarebbe poi rimasto al comodatario quale quota ereditaria,nè l'imposta IMU come seconda casa e pagata dal comodatario.
Gia e mi aveva anche consegnato un "testamento" olografo che si è annullato con le sue decisioni successive(la donazine
se hai fatto delle spese senza il consenso della proprieta, è un problema recuperarle. inoltre coì,i per amore di sintesi, il comodato si chiama così perchè ha natura gratuita, è inutile e pleonastico dire"comodato gratuito", inoltre il comodato e un contratto che non trasferisce diritti reali, ma solo diritti di godimento del bene, senza alcun obbligo al miglioramento. il comodatario ha solo l'obbligo di mantenere il bene secondo la destinazione d'uso concessa, e di conservarlo e usarlo senza danneggiarlo, provvedendo alle spese dei s ervizi ordinari e manutenzioni semplici. diversa è la situazione dei diritti reali in gioco. se mi dici che il padre ha donato ad una nipote il fabbricato, egli ha fatto quella che in gergo viene definita successione anticipata. per cui per rivendicare giustamente la propria quota di legittima dovra aspettare la successione del padre, nel presupposto che il valore in gioco sia maggiore della quota disponibile, e che quindi si ha diritto alla azione di riduzione per lesione della quota di leggitima in favore dei legittimari ( cioè te che si figlia). comunque ad ogni buon conto conservi fatture, contratti con le maestranze, e dat anagrafici di eventuali testimoni utili. va da se che i lavori che hai fatto, sopratutto se in regime di testo unico per l'edilizia n 380/01, si presume che siano stati regolarmente approvati dagli uffici tecnici preposti, se no, la situzione si ingarbuglia ancora di piu.
I lavori li ha organizzati e svolti lui che è muratore poi mi ha presentato il conto dei materiali e della mano d opera di altri operai.mentre per idraulico e falegname ho le fatture intestate a me
 

lizzi

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Proprietario Casa
Temo che ti stia sbagliando di grosso.
Di vie non ne esistono, da quello che hai spiegato.
Potrai solo, dopo la morte di tuo padre, valutare se la donazione ha leso la tua quota di legittima.
Mi dispiace che le risposte pressoché univoche del forum non siano quelle che speravi, ma occhio a fidarti di chi ti da ragione (magari a pagamento).
Non tutti sono disinteressati.
Quella è una via che ho considerato.riavro per lo meno qualcosa dei soldi che ho investito.
 

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