Tinteggiatura a fine locazione

mborbo ha scritto:

Se è prevista la tinteggiatura da parte degli inquilini, questi la devono fare; se non è adeguata, si trattiene dalla cauzione.

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La tinteggiatura non è dovuta se il suo deterioramento è dovuto alla vetustà. mentre deve essere ripristinato ogni danno dovuto a l'imposizione di tasselli o zanche per appoggiare pensili o tinteggiature con colori psichedelici o deterioramento delle tinteggiature o degli intonaci per disattenzione o peggio, per cattiva gestione.

Gianco ha scritto:

La tinteggiatura non è dovuta se il suo deterioramento è dovuto alla vetustà

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Nei contratti "liberi" con durata 4+4 anni può essere prevista una clausola in cui si indica che l’immobile viene consegnato tinteggiato a nuovo e che il conduttore alla riconsegna è tenuto a ritinteggiarlo.

I contraenti possono concordare anche di fare una festa, ma è un accordo fra le parti non previsto dalle leggi. Purtroppo per abitudine i proprietari cercano sempre di profittarne e sovente il conduttore, generalmente, parte debole si adegua, convinto che le norme lo prevedano. E' bene che se l'immobile viene curato, il conduttore non debba sempre sottostare alla tirannia di certi proprietari.

Gianco ha scritto:

I contraenti possono concordare anche di fare una festa, ma è un accordo fra le parti non previsto dalle leggi

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La legge non deve prevedere che è lecito concordare di "fare una festa".
Il contratto ha forza di legge tra le parti, se non è contrario a norme imperative. La legge dovrebbe quindi prevedere che è proibito concordare di "fare una festa", per invalidare tale accordo.

Se nel contratto non se ne fa menzione, la tinteggiatura sarà rifatta a carico del conduttore solo se deteriorata da un uso improprio. Forse, detta così va meglio.

Intanto ringrazio tutti dei contributi. Io, in appartamenti arredati, ho sempre chiesto agli inquilini di ritinteggiare, direttamente o rimborsandomi, e, come detto, non ho mai avuto problemi. Ho chiesto anche rimborsi parziali, ad es 2/5 della spesa sostenuta quando l’inquilino era rimasto solo due anni e io stimo che ogni 5 anni sia opportuno rinfrescare. Però invito tutti alla lettura del link seguente,
Scadenza affitto: l’inquilino è obbligato a ritinteggiare?
Per l’ordinamento italiano la giurisprudenza è composta da leggi e sentenze e ora sono molto in dubbio se continuare ad inserire la clausola perché all’inizio sono tutti buoni inquilini ma con il tempo i rapporti potrebbero deteriorarsi. Per non rimetterci soldi, se una tinteggiatura costa 1250€ e dura 5 anni, posso aumentare il canone di 20 euro al mese, se il mercato lo tollera, ovviamente. Grazie degli ulteriori commenti.

vitt1 ha scritto:

Per l’ordinamento italiano la giurisprudenza è composta da leggi e sentenze

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No. La giurisprudenza non è composta dalle leggi. In tutti gli ordinamenti è l'insieme delle sentenze (e degli altri provvedimenti) attraverso cui gli organi giudicanti di uno Stato interpretano le leggi, applicandole ai casi concreti che vengono posti loro.
L'articolo che hai segnalato cita sentenze relative a situazioni in cui si applicava la legge n. 392/1978, e non l'attuale legge n. 431/1998.

Gianco, "il conduttore generalmente parte debole"? Mah!

@Antonio Abiuso, non mi riferisco ai prepotenti che sono pochi, ma fanno notizia.

Gianco, la crisi degli alloggi, prerogativa di molti anni ormai andati, attualmente s'è capovolta.
Oggidì le portinerie dei palazzi cittadini sono pieni di cartelli "affittasi" ; infatti trovare un potenziale inquilino con tutte le garanzie di serietà e solvibilità è diventato un problema salvo il gettarsi allo sbaraglio con tutte le spiacevoli conseguenze che si leggono poi sul forum. E' quindi il conduttore affidabile che, quando viene a visurare lo stato dell'immobile ne fa il terzo grado e poi tratta le condizioni contrattuali, ovviamente pro 'domo sua'. La ragione di tale abnorme situazione risale anche al nostro Stato strozzino che rifila gravosi balzelli sui proprietari di case anche quando s'inducono a lasciarle sfitte; e ce ne sono a migliaia proprio 'ad majora mala vitanda'. O no.