griz

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ulteriore precisazione: da quanto si capisce (o forse ho intuito sbagliando) la costruzione è già censita al catasto dei fabbricati ma il terreno è ancora al catasto dei terreni, se così fosse potrebbe essere successo che la casa è stata censita alcuni decenni fa e al momento del censimento non era necessario ancora presentare il Tipo Mappale in quanto l'inserimento in mappa veniva fatto dall'ufficio, c'è stato un periodo (nella province nelle quali opero è successo spesso) in cui l'ufficio non è riuscito a tenere il passo con le edificazioni e quindi le operazioni si sono perse: la casaq è al catasto dei fabbricati, il terreno è pertinenza di fatto ma al catasto dei terreni non si capisce, da qui F.U.D.A.. Potrebbe essere che la costruzione sia presente in mappa, in questo caso il rilievo non è necessario e basta una semplice presentazione di conferma della mappa, operazione abbastanza economica, se invece si dovesse aggiornare la mappa inserendo il fabbricato, vedi quello che ha scritto Gianco.
Secondo me (ripeto) in caso di successione non è necessario fare questa operazione, basta inserire il terreno con una nota
 

Gianco

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un terreno intorno alla casa di 3mt sui 3 lati accatastata come FUACCERT;
Il tipo mappale occorre per trasferire un mappale dal catasto terreni a quello dei fabbricati. Il fabbricato da accertarsi è la prova che manca questo passaggio. Se il perimetro del fabbricato corrisponde a quello presente in mappa non occorre il libretto delle misure. Mentre se ci fosse da frazionare la strada circostante occorre il tipo mappale con frazionamento.
 

Gianco

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La pratica la vuole fare obbligatoriamente PRIMA di farsi la sua "succcesione"
Non la vuole, la deve! Con la dichiarazione di successione occorre indicare tutto ciò che è caduto in successione e se una proprietà è posseduta in comune, vedi stradetta, la si può frazionare e dichiararne la comproprietà. Ancor meglio è frazionarla fino all'asse strada, magari unendola all'area del fabbricato e dichiararla in successione. Ovviamente questi oneri spettano agli eredi del de cuius.
 

basty

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@griz: ammessa la ipotesi che hai enunciato, ci potrebbero in futuro sorgere situazioni che obbligheranno i proprietari a "completare" cioè produrre questo tipo mappale? Non sembra che l'ufficio solleciti o imponga una azione.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non la vuole, la deve! Con la dichiarazione di successione occorre indicare tutto ciò che è caduto in successione e se una proprietà è posseduta in comune, vedi stradetta, la si può frazionare e dichiararne la comproprietà. Ancor meglio è frazionarla fino all'asse strada, magari unendola all'area del fabbricato e dichiararla in successione. Ovviamente questi oneri spettano agli eredi del de cuius.
Qualcosa non mi torna. Se è in comune è già in comproprietà. La frazioni se vuoi sciogliere la comproprietà, o no? Poi non mi pare che sia in discussione lo stato di diritto del terreno fra i due
 

Gianco

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Se è in comune è già in comproprietà. La frazioni se vuoi sciogliere la comproprietà, o no? Poi non mi pare che sia in discussione lo stato di diritto del terreno fra i due
Inizialmente, occorre vedere il caso specifico, ma in linea di massima gli eredi, se sono trascorsi i vent'anni dal possesso, possono scegliere di dichiararla in proprietà per la metà definita, in tal caso la superficie viene computata ai fini urbanistici, quindi volumetrici, o in comproprietà, ovvero non dichiararla, restando la stessa particella intestata come risulta agli atti ed utilizzata come viabilità. E' una scelta che devono fare gli eredi, sentito il parere del tecnico, che evidentemente conosce sia i luoghi che le normative che riguardano l'immobile.
 

griz

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Professionista
@griz: ammessa la ipotesi che hai enunciato, ci potrebbero in futuro sorgere situazioni che obbligheranno i proprietari a "completare" cioè produrre questo tipo mappale? Non sembra che l'ufficio solleciti o imponga una azione.
se proprio vogliamo vedere è una mancanza dell'ufficio che ha accettato l'accatastamento al catasto dei fabbricati senza preoccuparsi di sistemare la cosa ai terreni, oggi l'ufficio non lo fa di suo e non obbliga i proprietari a sistemare, a quanto mi risulta, in caso di compravendita non so se un notaio rogiterebbe con una situazione simile quindi praticamente scatterà l'obbligo, in caso di ampliamento dell'immobile in orizzontale o la costruzione di un accessorio per il quale serve la pratica ai terreni, si sistema tutto
 

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