fausto c

Membro Attivo
Proprietario Casa
Vorrei innanzitutto ringraziarVi per l'attenzione.
Specifico che chi mi ha venduto la casa nel 2016 è un magistrato e che il mio notaio, prima di stipulare, ha fatto controlli a ritroso negli atti precedenti. Riporto per completezza dall'atto: "....In merito i venditori precisano......che l'appartamento in oggetto gode dell'uso esclusivo del lastrico solare di copertura, al quale si accede esclusivamente dall'appartamento in oggetto (preciso che sul lastrico ci sono altre due stanze del mio appartamento, attraverso le quali si deve passare per accedere all'esterno)
Tale diritto, riconosciuto dal Condominio, comporta già da tempo, a carico dell'appartamento in oggetto, il pagamento per la quota di 1/3 delle spese per le riparazioni o ricostruzioni del lastrico in oggetto. Il tutto ai sensi dell'art. 1126 del C.C.
A conferma di quanto sopra si precisa che nel titolo di provenienza per notaio**** del 27/6/74 di cui appresso, fu testualmente scritto che la vendita era fatta "una ai relativi diritti sui lastrici stessi".

Spero di aver fornito così dei dati utili per poter esprimere un parere più certo.
Grazie ancora
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
l'amministratore mi ha chiesto di fare un sopralluogo sul terrazzo, che ho in uso esclusivo come esplicitato nel contratto d'acquisto, perchè i condomini (dalla sua parte) vogliono mettere i pannelli solari su quello che loro continuano a considerare solo come proprietà condominiale.
Da quello che riporti del rogito, parrrebbe chiaro che hai l’uso esclusivo, quindi puoi dire all’amministratore che potresti acconsentire ad un sopralluogo, ma solo per fargli vedere il panorama, non certo per far installare i pannelli solari in “casa tua”.
L’unica cosa che non spieghi, è la certezza dei condomini che quello sia spazio condominiale, ad uso di tutti. Approfondirei questo aspetto “condominiale”.
Sono certo di dover ricorrere ad un avvocato,
Non necessariamente: solo se delibereranno in proposito.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Poiché l'atto d'acquisto è del 2016, perché quanto dichiarato in atto sia incontestabile occorre che siano trascorsi 10 anno. Altrimenti bisogna andare a leggere l'atto d'acquisto del 1974 per verificare se fossero indicati i diritti che vengono descritti nell'ultimo atto del 2016.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Poiché l'atto d'acquisto è del 2016, perché quanto dichiarato in atto sia incontestabile occorre che siano trascorsi 10 anno. Altrimenti bisogna andare a leggere l'atto d'acquisto del 1974 per verificare se fossero indicati i diritti che vengono descritti nell'ultimo atto del 2016.
A conferma di quanto sopra si precisa che nel titolo di provenienza per notaio**** del 27/6/74 di cui appresso, fu testualmente scritto che la vendita era fatta "una ai relativi diritti sui lastrici stessi".
Controllo già effettuato, direi.
 

gattaccia

Membro Assiduo
Proprietario Casa
mi pare che, secondo normative piuttosto recenti, al rogito dovrebbe essere allegata anche la planimetria del lastrico
se nell'atto di provenienza non c'era (normale nel '74 la sola dicitura senza planimetria), nel 2016 il venditore che io sappia avrebbe dovuto integrare accatastando anche il lastrico
 

Jan80

Membro Attivo
Professionista
il venditore che io sappia avrebbe dovuto integrare accatastando anche il lastrico
Ma proprio no, dato che la proprietà del lastrico è comune, anzi credo sia proprio questo il motivo che fa credere agli altri condomini dopo una semplice occhiata al l'elaborato planimetrico del catasto di poter fare quello che vogliono sul lastrico in questione. Resta da approfondire la natura dell'uso esclusivo di tale lastrico, probabilmente conseguita a seguito di lavori di ampliamento dell'immobile del postante che hanno fatto si che l'accesso possa avvenire solo passando da casa sua. Questa è l'idea che mi sono fatto.
 

griz

Membro Storico
Professionista
io ritengo che il condominio in passato abbia concesso l'uso esclusivo in quanto l'uso comune sarebbe problematico a causa dell'acceso attraverso la proprietà del postante, lasciando a lui gli oneri manutentivi come per una proprietà, cosa che allora è sembrata conveniente. Oggi, con le possibilità di sfuttamento della superficie per altri scopi si fanno avanti rimangiandosi la concessione. Pratica direi di improbabile concretizzazione da quanto letto sopra
 

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