Giampaol0

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti
Sto valutando l'acquisto di una casa e qualche mese fa ho trovato un impresa che sta demolendo un fabbricato per costruire una palazzina con classe antisismica superiore e il costruttore mi ha prospettato la possibilità di ricevere uno sconto in fattura di 96.000 € grazie al super sismabonus sull'acquisto della casa.

Ora il costruttore mi ha convocato per firmare il compromesso e mi ha inviato copia del contratto, in cui leggo fra le altre cose "Le Parti convengono altresì che nel caso in cui il credito di imposta non dovesse maturare per errori formali o materiali della parte promissaria acquirente [...] o comunque per qualsiasi motivo, e quindi la cessione del credito fosse inefficace, il corrispondente importo dovrà essere pagato a mezzo di assegno circolare contestualmente alla sottoscrizione dell'atto definitivo di compravendita".

Vi chiedo, secondo Voi è normale?
Sinceramente, a me sembra che venga ribaltato completamente su di me il rischio di un eventuale rigetto della pratica. Mi aspettavo una formula per cui se gli errori formali o materiali fossero effettuati dal costruttore o da professionisti/società da lui incaricati, l'onere ricadesse sul costruttore, completamente o in larga parte.

Cosa ne dite? Come dovrei comportarmi secondo voi?
 

BeppeX88

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti
Sto valutando l'acquisto di una casa e qualche mese fa ho trovato un impresa che sta demolendo un fabbricato per costruire una palazzina con classe antisismica superiore e il costruttore mi ha prospettato la possibilità di ricevere uno sconto in fattura di 96.000 € grazie al super sismabonus sull'acquisto della casa.

Ora il costruttore mi ha convocato per firmare il compromesso e mi ha inviato copia del contratto, in cui leggo fra le altre cose "Le Parti convengono altresì che nel caso in cui il credito di imposta non dovesse maturare per errori formali o materiali della parte promissaria acquirente [...] o comunque per qualsiasi motivo, e quindi la cessione del credito fosse inefficace, il corrispondente importo dovrà essere pagato a mezzo di assegno circolare contestualmente alla sottoscrizione dell'atto definitivo di compravendita".

Vi chiedo, secondo Voi è normale?
Sinceramente, a me sembra che venga ribaltato completamente su di me il rischio di un eventuale rigetto della pratica. Mi aspettavo una formula per cui se gli errori formali o materiali fossero effettuati dal costruttore o da professionisti/società da lui incaricati, l'onere ricadesse sul costruttore, completamente o in larga parte.

Cosa ne dite? Come dovrei comportarmi secondo voi?
Firmare o non firmare
Altro non puoi
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
secondo Voi è normale?

Secondo la mia esperienza è normale.

Nel caso di cui avevo parlato nell'altra discussione:
Super sismabonus acquisto casa | propit.it - Forum per la Casa
l'impresa costruttrice non aveva ancora deciso se concedere lo sconto in fattura. La trattativa non è andata avanti in quanto l'immobile non ci interessava per altri motivi.

Il costruttore aveva detto chiaramente che nel caso il super sismabonus fosse stato contestato dall'Agenzia delle Entrate le conseguenze sarebbero ricadute sugli acquirenti.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Il costruttore aveva detto chiaramente che nel caso il super sismabonus fosse stato contestato dall'Agenzia delle Entrate le conseguenze sarebbero ricadute sugli acquirenti.

o comunque per qualsiasi motivo, e quindi la cessione del credito fosse inefficace, il corrispondente importo dovrà essere pagato a mezzo di assegno circolare contestualmente alla sottoscrizione dell'atto definitivo di compravendita".

Richiesta deprecabile ai limiti della denuncia.

Che il costruttore specifichi la non assunzione di responsabilità per eventuali incompatibilità del compratore con le agevolazioni è cosa corretta...ma non una clausola che di fatto esenti il venditore da quelle che gli competono.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
ma non una clausola che di fatto esenti il venditore da quelle che gli competono.
cioè se gli vengono contestati i diametri dei ferri impiegati per il c.a., diametri che comunque erano compatibili con il calcolo progettuale dell' ing. strutturista, e sono stati approvati dall' Uff. Edilizia del Comune, il costruttore ci rimette tutto l'importo dello sconto in fattura concesso: vale a dire fino a 96.000 €. Così l'acquirente si trova casa quasi gratis e chi ci rimette è chi ha fatto il lavoro, che non solo ci perde il guadagno ma rimane fuori dei costi dei materiali e della manodopera anticipati.
Magari sarà stato scritto male nel contratto ma quello che voleva significare il venditore è che il prezzo di vendita è quello stabilito ante bonus e non quello con la detrazione.
 

Giampaol0

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti e grazie per le risposte!
Ho letto un po' in internet e la circolare dell'agenzia delle entrate linkata da @uva, e ho parlato con il costruttore e con il commercialista che sta seguendo la pratica per il costruttore.

Il costruttore sostiene che la frase che ho riportato nel primo post si riferisca soltanto a errori o inadempienze effettuati da me. Dato che a me non sembra che il senso sia quello, cercherò di confrontarmi con il notaio prima o al giorno del compromesso per far specificare meglio.
Anche se non dovessi riuscire a far modificare il contratto, mi sono abbastanza tranquillizzato perchè mi sembra che l'iter sia il seguente:

  • A lavori ultimati, il commercialista deve raccogliere le attestazioni e le asseverazioni da parte dei professionisti e dell'azienda costruttrice per poter emettere un "Visto di conformità", da trasmettere (insieme ai miei dati) all'Agenzia per generare il credito d'imposta
  • Questo genera il credito (senza intervento o verifica in questa fase da parte dello stato), con cui all'atto del rogito viene applicato lo sconto in fattura
  • Nei successivi 5 o 8 anni, l'Agenzia delle Entrate può effettuare delle verifiche per la correttezza dei documenti trasmessi
  • Nel caso, a seguito delle verifiche, venisse riscontrato che il credito non era dovuto, l'Agenzia si rifarebbe su di me (in quanto beneficiario). In caso, però, la violazione che comporta la non spettanza del credito fosse effettuata "in concorso" con il fornitore che ha effettuato lo sconto in fattura, quest'ultimo sarebbe responsabile in solido del pagamento. Nel caso il problema fosse legato alle dichiarazioni dei professionisti, sia io che il costruttore potremmo rivalerci sui professionisti che sono tenuti per legge a stipulare polizze assicurative dedicate. Inoltre, se l'Agenzia riscontrasse infedeltà nelle dichiarazioni dei professionisti, questi sarebbero passibili di sanzioni.

Se tutto ciò è corretto (risulta anche a voi?), mi sembra improbabile che prima del rogito ci sia già la sicurezza di non avere accesso al bonus*. E una volta avuto lo sconto in fattura, anche il fornitore che ha fatto i lavori e i professionisti che hanno asseverato e presentato le pratiche sarebbero a rischio di ricorsi/sanzioni in caso l'Agenzia delle Entrate ravvisasse delle irregolarità, al di là di quanto indicato nel contratto Preliminare che firmerò a breve.
Questo per dire che tutti gli attori coinvolti avrebbero interesse a fare tutto a regola d'arte e non avere poi problemi con l'Agenzia in futuro.

*(Solo per inquadrare ulteriormente la situazione, aggiungo che al momento c'è già una asseverazione di un ingegnere che certifica il passaggio da classe sismica D a classe sismica A (in base a quanto progettato) e il permesso di costruire del comune, ed entrambi i documenti sono citati nel preliminare che sarà registrato da un notaio, quindi ho motivo di pensare che l'obiettivo di tutti gli attori coinvolti sia realmente quello di conseguire il bonus).


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