ginore

Membro Attivo
Come tutti gli anni mi accingo a controllare ed inviare il 730 precompilato, congiunto con mia moglie.
Nel 2019 però l'inquilino dello stabile che avevamo affittato (proprietari al 50% io e mia moglie) se nè andato ad agosto quindi ho notato che la mia consorte ha un reddito da affitto pari a 2.200 quindi inferiore a 2.840,51 per essere considerata a mio carico.
Mia moglie non ha optato per la cedolare secca in quanto ha in corso detrazioni fiscali per una ristrutturazione edilizia fatta nel 2012, di circa 800 euro al'anno per dieci anni (questa è la cifra portata in detrazione da 7 anni a questa parte).

Cosa ci conviene/dobbiamo fare?
1) la dichiarazione congiunta come gli anni precedenti così che lei può portare le sue detrazioni per la capienza possibile?
2) fare solamente io la dichiarazione indicando la moglie a carico e quindi usufruendo della detrazione di 690 euro (il mio reddito complessivo è superiore a 40.000 euro, ma non a 80.000 euro) e "perdendo" le detrazioni per spese di ristrutturazione a carico di mia moglie in quanto così lei non paga nessuna tassa sull'affitto percepito?

.....ho fatto confusione?
 

ginore

Membro Attivo
C'è un altro quesito: io e mio moglie abbiamo la residenza in due regioni diverse (io non pago IMU per la mia abitazione pincipale nella regione A e lei non paga per la sua abitazione nella regione B.
Le istruzioni del 730 recitano "possono essere considerati a carico anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero: il coniuge non legalmente ed effettivamente separato" quindi deduco che anche se non conviventi posso uguamente considerare a carico la moglie... o no?
In questa situazione (residenti in regioni diverse) si può fare la dichiarazione congiunta?
 
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