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User_48622

Ospite
Nel 730 precompilato l' Agenzia mi invita ad inserire nei redditi da fabbricati anche un appartamento ereditato da mia madre diviso in tre quote uguali tra mio padre (che ha diritto di abitazione come prima casa) mia sorella e me ( io abito in un'altra casa). Probabilmente l'Agenzia non ha ricevuto dal Catasto questa precisazione . Nemesis su questo sito nel 2012 scriveva: Al coniuge superstite è riservato il diritto di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare (se di proprietà del coniuge defunto o comuni). Pertanto è l'unico soggetto passivo d'imposta, sia ai fini dell'IMU sia ai fini dell'IRPEF. L'IMU la pagherà solo lui, come se fosse possessore al 100%. I figli comproprietari non devono pagare nulla e non devono indicare quell'immobile nella loro dichiarazione dei redditi.
E'
ancora valido ciò?
 

anna p.

Membro Attivo
Proprietario Casa
stessa cosa anche a me. Ho donato il diritto di abitazione della mia quota di casa ereditata dai genitori, a mia sorella,proprietaria dell'altra quota, con regolare atto notarile. E mia sorella ha sempre portato in dichiarazione tutta la casa (per lei prima casa) accollandosene tutte le spese. Ora l'Agenzia delle Entrate , pur avendo acquisito l'Atto di donazione, sul mio 730 precompilato dice che risulta un bene immobile non dichiarato.
Quindi pongo la stessa domanda di Fuentes
 
U

User_48622

Ospite
Preciso che io non ho donato nulla, la casa risulta mia per un terzo, ma nell'atto di successione presentato alla Agenzia è scritto che "si chiedono i benefici di prima casa" (art 69.comma 3.L342/2000) e diritto di abitazione per mio padre art 540 C.C.
Nel 2014 il CAF mi aveva cancellato tale proprietà dal 730 che avevo presentato, ora ricevendo dal Catasto le informazioni, L'Agenzia mi chiede (non mi obbliga) di integrare eventualmente il quadro redditi da fabbricati.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non è cambiato nulla: spetta all'usuario, o usufruttuario, dichiarare l'immobile.
Il diritto di abitazione è equiparato fiscalmente all'usufrutto. Unica differenza è che non è cedibile.

Ci sarebbe da chiedersi: se uno invia il 730 precompilato sena modifiche, con errori o dimenticanze della Agenzia delle Entrate, come verrà a trovarsi visto che affermano che sul 730 precompilato non modificato non verranno fatti controlli?

Nel vostro caso forse è diverso, perchè la stessa Agenzia delle Entrate forse dichiara che è necessaria una integrazione. Ma per altri?
 

anna p.

Membro Attivo
Proprietario Casa
ma nel nostro caso, per scongiurare il controllo,bisognerebbe assecondare l'Agenzia delle Entrate effettuando l'integrazione, anche se la richiesta è infondata?!?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
ma nel nostro caso, per scongiurare il controllo,bisognerebbe assecondare l'Agenzia delle Entrate effettuando l'integrazione, anche se la richiesta è infondata?!?
Ma per favore....: tu dichiara quello che è giusto, ma non vedo perchè devi addossarti un immobile che non ti compete.
 
U

User_48622

Ospite
Bene, seguendo quanto riportato sopra e anche quanto indicato a suo tempo dal CAF INAS , ritengo che non si debba indicare nei redditi da fabbricati un immobile abitato come prima casa da un padre con diritto di abitazione anche se parzialmente di proprietà del figlio. Se si indica si paga l'IRPEF perché sul 730 non c'é un codice che specifica questa situazione.
Probabilmente l'Agenzia non dispone di questo dettaglio (che non compare in genere nella visura catastale). Se l'Agenzia controllerà il 730 , anche in presenza di modifiche, e solleverà richieste di chiarimenti occorrerà giustificare la cosa. Non bisogna in ogni caso scrivere il falso. Per ogni evenienza, probabilmente telefonerò al call center dell'Agenzia.
 
U

User_48622

Ospite
Dopo altre ricerche mi risulta che l'appartamento di cui sono comproprietario ma risulta prima casa per mio padre vada dichiarato nel 730 con il codice 10. Infatti sulle istruzioni c'è scritto:

CODICE 10 - ABITAZIONE O PERTINENZA DATA IN USO GRATUITO A PROPRIO FAMILIARE

Il codice deve essere utilizzato per dichiarare un’abitazione o pertinenza data in uso gratuito a un proprio familiare a condizione che lo stesso
vi dimori abitualmente e ciò risulti dall’iscrizione anagrafica.
Il medesimo codice è utilizzabile per indicare un’unità immobiliare in comproprietà utilizzata come abitazione principale di uno o più comproprietari, diversi dal dichiarante.
Per tale tipologia di immobile il contribuente non è tenuto a versare né l’IRPEF né le relative addizionali.
L’imposizione è stata, infatti, già effettuata tramite il versamento dell’IMU
.








































































































































































 

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