tiziomontu

Nuovo Iscritto
sto per acquistare un appartamento nuovo da una società di costruzioni e il mio geometra sta effettuando gli accertamenti di rito per verificare, tra le altre cose, l'abitabilità. In questo momento il costruttore è in procinto di riceverla dal comune, ma il mio tecnico mi ha riferito che in base ai suoi dati e alla normativa in vigore il comune non potrebbe rilasciarla, se non facendo un atto contra legem. Ora io sono molto interessato all'acquisto e mi chiedo se vado incontro a problemi qualora diventassi proprietario dell'immobile che ha ricevuto detta abitabilità seppur in maniera poco "ortodossa". Sopratutto se dovessi rivenderlo o affittarlo il nuovo acquirente e/o affittuario mi potrebbe contestare un abitabilità ottenuta contra legem. Grazie anticipatamente per chi è in grado di darmi una risposta a questo quesito.
 

tiziomontu

Nuovo Iscritto
aggiungo e preciso a quanto detto che l'appartamento in questione è un bilocale (sala con angolo cottura + una camera) con diversi vani accessori (sottotetto mansardato + ripostigli). Il fatto che secondo il mio geometra non può avere l'abitabilità dal comune è dovuto al rapporto illuminante delle finestre che è inferiore al minimo consentito dalla legge per gli unici due locali soggetti ad abitabilità.
 

Marco Giovannelli

Membro dello Staff
Professionista
il problema (che potrebbe essere sistemato semplicemente con una diversa distribuazione degli spazi interni) è reale, ma con questo non voglio spaventarti. specificami soltanto una cosa, di quanto sono inferiori? perchè anche se con scarti molto piccoli è norma rilasciare ugualmente l'agibilità. poi bisogna controllare i progetti depositati in comune e fare affidamento su quelli il mero rilascio, magari qualche misura è stata "aggiustata".

facci sapere.

saluti
 

Foxone

Membro Attivo
Salve, mi inserisco in questa discussione perchè ho un caso analogo: i miei zii stanno comprando un appartamento da un costruttore. Dopo aver sottoscritto e registrato un prliminare, avevano fissato la data del rogito a dicembre 2009, ma il palazzo non è stato ultimato per tempo e ad oggi devono ancora essere fatti dei lavori nelle parti comuni (pavimentazioni, cancelli di accesso, citofoni). I miei zii sono molto anziani e per loro il mancato completamento di queste parti comporta un grave pericolo (di caduta) e un disagio. Inoltre una prima richiesta di agibilità e abitabilità è stata respinta dall'U.Tecnico perchè hanno costruito dei garage in più rispetto al progetto iniziale.
Il costruttore ha richiesto ai miei zii di rogitare a breve, ma loro sono un po' preoccupati per il fatto che non ci sia ancora tutta la documentazione (nello specifico il certificato di agibilità e il certificato dei VVFF). Se normalmente è il notaio che si fa carico (di responsabilità) di verificare la correttezza e completezza della documentazione, in questo caso credo sia difficile poichè il notaio è 'amico' del costruttore.
Riassumendo, le questioni sono due: il completamento di alcune parti comuni dell'edificio e la documentazione relativa all'agibilità.
Possono i miei zii rifiutarsi di rogitare prima di avere tutti i lavori completati e il rilascio di detti certificati?
Grazie per la risposta!
 

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