chiara1992

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Buonasera a tutti, da giugno sono in affitto in un locale commerciale risultato successivamente privo di agibilità recente (l'ultima risaliva al 1992). Noi abbiamo effettuato tutte le pratiche a nostre spese, compreso l'accatastamento al comune (l'ultimo era del 92 e risultava ancora locale unico, senza niente all'interno)
Ora per rinnovare l'agibilità, la proprietaria ci ha fatto notare che per pochi cm un tramezzo sulla piantina non risulta conforme al disegno in scala portato in comune 6 mesi fa.
Cosa bisogna fare? L'errore è ovviamente del geometra ma vi chiedo come posso muovermi. Grazie

(la soluzione della proprietaria è che quando andremo via dobbiamo spostargli il muro :O)
 

Gianco

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Tutta la documentazione sarebbe dovuta essere corrispondente al locale consegnatovi dal locatore. Il fatto che vi siate accollati l'onere per regolarizzare la documentazione è una vostra scelta. La planimetria presentata in catasto sarebbe dovuta essere sottoscritta dalla proprietaria che l'ha confermata anche se a posteriori vi siete accorti di questa irregolarità. Se la differenza riscontrata è al di sotto del 2% non avrete alcun problema. Semmai il discorso da fare è che la pratica catastale ha solamente scopi fiscali, mentre la regolarità urbanistica è quella necessaria per evitare una sanbzione per abusivismo edilizio.
La differenza lamentata a quanto ammonta?
 

chiara1992

Nuovo Iscritto
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Tutta la documentazione sarebbe dovuta essere corrispondente al locale consegnatovi dal locatore. Il fatto che vi siate accollati l'onere per regolarizzare la documentazione è una vostra scelta. La planimetria presentata in catasto sarebbe dovuta essere sottoscritta dalla proprietaria che l'ha confermata anche se a posteriori vi siete accorti di questa irregolarità. Se la differenza riscontrata è al di sotto del 2% non avrete alcun problema. Semmai il discorso da fare è che la pratica catastale ha solamente scopi fiscali, mentre la regolarità urbanistica è quella necessaria per evitare una sanbzione per abusivismo edilizio.
La differenza lamentata a quanto ammonta?

una parete è spostata di 10 cm, il locale in totale è di 62 m^2.
ma l'accatastamento a chi spettava?
 

Daniele 78

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Professionista
una parete è spostata di 10 cm, il locale in totale è di 62 m^2.
ma l'accatastamento a chi spettava?
L'accatastamento su immobili già usati di solito spetta al proprietario, per di più di più mi stai parlando di un immobile privo di agibilità, immagino che l'accatastamento che tu hai fatto fosse per sanare un posizione illegittima già esistente.

Tu non hai tirato su muri per adeguarlo alle tue esigenze vero? Perché non riesco a capirlo.


Ovviamente c'è poco da fare, deve essere ripresentato il Docfa
(una variazione) come causale "errata rappresentazione grafica" citando nelle note sia il numero della pratica edilizia sia il protocollo del Docfa precedente.

Ovviamente solo il tecnico può firmarlo.
 
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Gianco

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Io direi che una traslazione di 10 cm non dovrebbe alterare la consistenza e la rendita catastale a meno che non riduca la superficie del vano che potrebbe diventare un ripostiglio. Pertanto la ritengo inutile.
 

Daniele 78

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Professionista
Io direi che una traslazione di 10 cm non dovrebbe alterare la consistenza e la rendita catastale a meno che non riduca la superficie del vano che potrebbe diventare un ripostiglio. Pertanto la ritengo inutile.
I notai però hanno fatto notare che "corrispondenza catastale" si ha quando effettivamente i disegni del catasto corrispondono con la situazione reale.
Forse nello specificare la norma si sarebbe dovuto usare un termine non come quello di corrispondenza catastale.
Per cui anche se non varia la consistenza catastale ma effettivamente non c'è corrispondenza (seppure per poco) la dovresti rifare.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Sfido chiunque a dimostrare una variazione di 10 cm in una planimetria. Teniamo presente che esiste la tolleranza grafica. Fosse una misura dichiarata potrei essere d'accordo.
 

chiara1992

Nuovo Iscritto
Conduttore
I notai però hanno fatto notare che "corrispondenza catastale" si ha quando effettivamente i disegni del catasto corrispondono con la situazione reale.
Forse nello specificare la norma si sarebbe dovuto usare un termine non come quello di corrispondenza catastale.
Per cui anche se non varia la consistenza catastale ma effettivamente non c'è corrispondenza (seppure per poco) la dovresti rifare.

Si, la dovrei rifare ma a mio avviso è il geometra in torto ad aver sbagliato le misure
 

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