andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti,
ho già aperto una discussione nella quale chiedo informazioni in merito alla donazione delle quote di un immobile da parte mio padre 4/6 a me e mia sorella, per avere entrambi 3/6, e la contestuale donazione della quota di mia sorella per ovviare alla sua impugnazione della donazione.
Il problema potrebbe essere l'inappetibilità del bene proveniente da donazione senza dimenticare le problematiche in merito alla donazione.

Vorrei valutare con voi anche l'ipotesi di camuffare la donazione come una vendita ed il problema dell'accertamento immobiliare.
Il valore di mercato penso possa oscillare tra i 230 ed i 300 mila euro.

La rendita catastale, rivalutata del 5% è di € 715 euro, se la moltiplichiamo per 120 otteniamo un valore catastale di € 85.800 mila euro.

Non mi è chiara una cosa...

Se dichiariamo un valore nell'atto di 86 mila euro, quindi superiore a quello catastale, siamo automaticamente protetti da un accertamento immobiliare o no?
I valori OMI, che relazioni hanno con le vendite immobiliari e gli accertamenti del fisco?

Grazie
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Se dichiariamo un valore nell'atto di 86 mila euro, quindi superiore a quello catastale, siamo automaticamente protetti da un accertamento immobiliare o no?
Sì, se:
- l'acquirente è una persona fisica che non agisce nell'esercizio di impresa o professione;
- la vendita si riferisce a immobile a uso abitativo e relative pertinenze;
- nel contratto si dichiara l'intero prezzo pattuito ed è richiesta al notaio l'applicazione della tassazione con il principio del "prezzo-valore".
 

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