guidam

Membro Attivo
Una cooperativa ha avuto un prestito da una banca e da 3 anni sta pagando le relative rate. Ovviamente i soldi per il pagamento delle rate sono stati versati tempo per tempo alla cooperativa dai singoli soci .
Ora si è proceduto con il frazionamento degli immobili costruiti e ogni socio vorrebbe fare l'accollo del mutuo per la parte di propria pertinenza. La banca ha detto che, per procedere all'accollo, vuole cambiare (ovviamente in peggio per il socio) le condizioni del mutuo originario, adducendo il cambiamento delle condizioni di mercato rispetto a quando fu stipulato il mutuo originario con la cooperativa. Nel contratto di mutuo originario non si fa alcun cenno, in caso di accollo da parte del socio, ad un possibile cambiamento dei tassi (si parla solo di un modestissimo importo una tantum all'atto dell'accollo).
Sono convinto che non sia giusto che la banca pretenda di cambiare i tassi, ma vorrei un 'supporto legale' da parte della community.
 

guidam

Membro Attivo
Grazie del consiglio.
Spiego meglio il problema. Le attuali condizioni (mutuo originario della cooperativa) sono ottime; cambiando banca (con la surroga) peggiorerebbero. Ecco perché la mia domanda è: ha diritto la banca attuale a voler cambiare le condizioni o ho il diritto a fare l'accollo alle condizioni originarie?
 

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