soldatino

Membro Junior
Nel luglio 2011 ho affittato un appartamento scegliendo il regime della cedolare secca. Compilando il 730 2012 nel quadro B colonna 6 ho, in base alle istruzioni, inserito il valore del canone al 100% ma limitato ai sei mesi in cui l'immobile è stato affittato. Siccome posso contare su un credito IRPEF piuttosto alto ho pensato di compensare i debiti derivanti dagli acconti della cedolare secca con tale credito per cui non ho barrato la casella n.ro 5 del rigo F6. Ma qui nasce il problema che pongo a qualcuno più esperto di me:
nel calcolo simulato del prospetto di liquidazione (mod.730-3) la prima e la seconda rata di acconto della cedolare secca per il 2012 sono calcolate sull'imponibile pari al 50% (considerando i sei mesi di affitto nel 2011) in quanto non vi è modo di dichiarare che per l'anno in corso il canone di affitto sarà il doppio di quello dichiarato l'anno passato. In questo modo anche gli acconti sono esattamente la metà di quanto dovuto. Cosa dovrò fare a giugno e novembre prossimi visto che il sostituto d'imposta mi tratterrà la metà di questi acconti? Dovrò pagare la differenza con l'F24 o dovrò compilarlo in un modo che non so esponendo tutta la somma dovuta e poi indicando (ma come?) che una metà è versata dal sostituto d'imposta? Ringrazio chi saprà darmi una risposta.
 

oronzo

Nuovo Iscritto
Nel luglio 2011 ho affittato un appartamento scegliendo il regime della cedolare secca. Compilando il 730 2012 nel quadro B colonna 6 ho, in base alle istruzioni, inserito il valore del canone al 100% ma limitato ai sei mesi in cui l'immobile è stato affittato. Siccome posso contare su un credito IRPEF piuttosto alto ho pensato di compensare i debiti derivanti dagli acconti della cedolare secca con tale credito per cui non ho barrato la casella n.ro 5 del rigo F6. Ma qui nasce il problema che pongo a qualcuno più esperto di me:
nel calcolo simulato del prospetto di liquidazione (mod.730-3) la prima e la seconda rata di acconto della cedolare secca per il 2012 sono calcolate sull'imponibile pari al 50% (considerando i sei mesi di affitto nel 2011) in quanto non vi è modo di dichiarare che per l'anno in corso il canone di affitto sarà il doppio di quello dichiarato l'anno passato. In questo modo anche gli acconti sono esattamente la metà di quanto dovuto. Cosa dovrò fare a giugno e novembre prossimi visto che il sostituto d'imposta mi tratterrà la metà di questi acconti? Dovrò pagare la differenza con l'F24 o dovrò compilarlo in un modo che non so esponendo tutta la somma dovuta e poi indicando (ma come?) che una metà è versata dal sostituto d'imposta? Ringrazio chi saprà darmi una risposta.

GRAZIE MILLE DELL'INTERVENTO, in questo momento sto studiando le istruzioni prima di completare la compilazione del modello 730 in particolare per quanto concerne l'affitto tramite cedolare secca.
io ho affittato il mio appartamento a dicembre 2011, ma , nel quadro B colonna 6, ho inserito l'intero canone annuo, avendo interpretato la frase: "se il fabbricato è stato posseduto per una parte dell'anno, indicare il canone in proporzione al periodo di possesso", come riferimento alla PROPRIETA' dell'appartamento stesso e non come mesi in cui l'appartamento non è stato affittato.... ciò considerato il fatto che, in automatico, un semplice algoritmo deriva il canone effettivamente da me percepito per quel mese, a partire dal dato inserito nella colonna 3 (seconda riga ripetuta per la stessa casa "continuazione",inserendo però il periodo temporale in cui l'appartamento è stato effettivamente locato), moltiplicando quindi tal periodo, (31 gg nel mio caso) per il canone annuo di locazione..... spero di non aver errato io!!!! grazie
spero di non
 

amiro

Nuovo Iscritto
Nel luglio 2011 ho affittato un appartamento scegliendo il regime della cedolare secca. Compilando il 730 2012 nel quadro B colonna 6 ho, in base alle istruzioni, inserito il valore del canone al 100% ma limitato ai sei mesi in cui l'immobile è stato affittato. Siccome posso contare su un credito IRPEF piuttosto alto ho pensato di compensare i debiti derivanti dagli acconti della cedolare secca con tale credito per cui non ho barrato la casella n.ro 5 del rigo F6. Ma qui nasce il problema che pongo a qualcuno più esperto di me:
nel calcolo simulato del prospetto di liquidazione (mod.730-3) la prima e la seconda rata di acconto della cedolare secca per il 2012 sono calcolate sull'imponibile pari al 50% (considerando i sei mesi di affitto nel 2011) in quanto non vi è modo di dichiarare che per l'anno in corso il canone di affitto sarà il doppio di quello dichiarato l'anno passato. In questo modo anche gli acconti sono esattamente la metà di quanto dovuto. Cosa dovrò fare a giugno e novembre prossimi visto che il sostituto d'imposta mi tratterrà la metà di questi acconti? Dovrò pagare la differenza con l'F24 o dovrò compilarlo in un modo che non so esponendo tutta la somma dovuta e poi indicando (ma come?) che una metà è versata dal sostituto d'imposta? Ringrazio chi saprà darmi una risposta.
Se non ho capito male non dovrai fare assolutamente niente: gli acconti dovuti per il 2012 sono giustamente più bassi perchè calcolati sulla situazione redditi 2011. L'effetto di acconti bassi si rifletterà in sede di 730/2013 su redditi 2012 quando ci sarà il reddito da locazione per l'intero anno ed il versamento del saldo che ovviamente sarà più sostanzioso avendo versato degli acconti bassi.
 

soldatino

Membro Junior
Ciao Amiro, quello che tu dici dovrebbe trovare riscontro nelle disposizioni emanate dall'Agenzia delle Entrate il 7. 4.2011 al punto 7.2 dove si dice che il versamento dell’acconto, pari al 95 per cento dell’imposta dovuta per l’anno
precedente deve essere effettuato, in unica soluzione, entro il 30 novembre di ciascun
anno, se inferiore a euro 257,52 e in due rate, se l’importo dovuto è pari o superiore ad
euro 257,52. Devo capire perchè il calcolo simulato del prospetto di liquidazione effettuato sul mio 730 ha previsto gli acconti con una percentuale del 92% anzichè del 95% come sopra indicato.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Ciao Amiro, quello che tu dici dovrebbe trovare riscontro nelle disposizioni emanate dall'Agenzia delle Entrate il 7. 4.2011 al punto 7.2 dove si dice che il versamento dell’acconto, pari al 95 per cento dell’imposta dovuta per l’anno
precedente deve essere effettuato, in unica soluzione, entro il 30 novembre di ciascun
anno, se inferiore a euro 257,52 e in due rate, se l’importo dovuto è pari o superiore ad
euro 257,52. Devo capire perchè il calcolo simulato del prospetto di liquidazione effettuato sul mio 730 ha previsto gli acconti con una percentuale del 92% anzichè del 95% come sopra indicato.
Se indichi i dati (canone riferito ai 6 msi, risultato degli acconti che saltano fuori dal conteggio fatto in automatico dal programma del 730) cerchiamo di capire dove sta l'inghippo.
Per le altre questioni, in parte ha risposto Amiro.
Specifico che:
Dovrai indicare in apposito quadro del 730 che intendi compensare l'ammontare dell'intero acconto del 2012, e parte dell'IMU (io direi il primo acconto IMU, in quanto l'ammontare del saldo è ancora "sconosciuto"agli esseri umani) in modo tale da permettere al Sostituto d'Imposta di rimborsarti il reisduo.
Il 17 Dicembre o prima) dovrai compilare personalmente, senza passare dal sostituto, il Modello F24 per versare il saldo dell'IMU. ...sempre che non cambino le regole mentre la partita è ancora in corso.
NOTA: se il programma del 730, dovesse continuare a darti un valore errato dell'acconto della cedolare puoi sempre impostare manuelmente l'importo. Ma penso che il programma utilizzato dai CAF non presenti l'anomalia che tu segnali.
Ultima possibilità: farti da solo, se sei in grado, tutti gli F24 e farti rimborsare il 100 % del credito d'imposta dell'anno precedente.

Buona serata.
 

amiro

Nuovo Iscritto
Ciao Amiro, quello che tu dici dovrebbe trovare riscontro nelle disposizioni emanate dall'Agenzia delle Entrate il 7. 4.2011 al punto 7.2 dove si dice che il versamento dell’acconto, pari al 95 per cento dell’imposta dovuta per l’anno
precedente deve essere effettuato, in unica soluzione, entro il 30 novembre di ciascun
anno, se inferiore a euro 257,52 e in due rate, se l’importo dovuto è pari o superiore ad
euro 257,52. Devo capire perchè il calcolo simulato del prospetto di liquidazione effettuato sul mio 730 ha previsto gli acconti con una percentuale del 92% anzichè del 95% come sopra indicato.

Per il 2012 hanno previsto un differimento (??!!!) di 3 punti quindi l'acconto è pari al 92%
 

amiro

Nuovo Iscritto
Nel luglio 2011 ho affittato un appartamento scegliendo il regime della cedolare secca. Compilando il 730 2012 nel quadro B colonna 6 ho, in base alle istruzioni, inserito il valore del canone al 100% ma limitato ai sei mesi in cui l'immobile è stato affittato. Siccome posso contare su un credito IRPEF piuttosto alto ho pensato di compensare i debiti derivanti dagli acconti della cedolare secca con tale credito per cui non ho barrato la casella n.ro 5 del rigo F6. Ma qui nasce il problema che pongo a qualcuno più esperto di me:
nel calcolo simulato del prospetto di liquidazione (mod.730-3) la prima e la seconda rata di acconto della cedolare secca per il 2012 sono calcolate sull'imponibile pari al 50% (considerando i sei mesi di affitto nel 2011) in quanto non vi è modo di dichiarare che per l'anno in corso il canone di affitto sarà il doppio di quello dichiarato l'anno passato. In questo modo anche gli acconti sono esattamente la metà di quanto dovuto. Cosa dovrò fare a giugno e novembre prossimi visto che il sostituto d'imposta mi tratterrà la metà di questi acconti? Dovrò pagare la differenza con l'F24 o dovrò compilarlo in un modo che non so esponendo tutta la somma dovuta e poi indicando (ma come?) che una metà è versata dal sostituto d'imposta? Ringrazio chi saprà darmi una risposta.

Ti confermo quanto detto nella mia precedente risposta con una precisazione:
l'acconto per il 2012 viene calcolato sulla base di quanto dovuto per l'anno precedente (come succede anche per l'IRPEF). Il problema è su quanto il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate (del 7.4.11) dice dopo aver asserito quel principio: l'acconto non è considerato carente se è almeno pari al 95% (attenz. per il 2012 dovrebbe essere il 92%) di quanto dovuto per l'anno in cui si è prodotto il reddito!!!!!!!!!!
Consiglio: gli acconti sulla cedolare escludili dal 730 (non ho verificato però che si possa fare) ed effettua il versamento a parte con F24 (che è quello che abbiamo dovuto fare per il 2011) oppure effettua un versamento aggiuntivo con F24 per arrivare all'acconto giusto. Purtroppo non ti potrai avvalere della compensazione.
E' probabile anche che escano chiarimenti in merito.
Come al solito riescono a complicare le cose più semplici.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Ti confermo quanto detto nella mia precedente risposta con una precisazione:
l'acconto per il 2012 viene calcolato sulla base di quanto dovuto per l'anno precedente (come succede anche per l'IRPEF). Il problema è su quanto il provvedimento dell'Agenzia delle Entrate (del 7.4.11) dice dopo aver asserito quel principio: l'acconto non è considerato carente se è almeno pari al 95% (attenz. per il 2012 dovrebbe essere il 92%) di quanto dovuto per l'anno in cui si è prodotto il reddito!!!!!!!!!!
Consiglio: gli acconti sulla cedolare escludili dal 730 (non ho verificato però che si possa fare) ed effettua il versamento a parte con F24 (che è quello che abbiamo dovuto fare per il 2011) oppure effettua un versamento aggiuntivo con F24 per arrivare all'acconto giusto. Purtroppo non ti potrai avvalere della compensazione.
E' probabile anche che escano chiarimenti in merito.
Come al solito riescono a complicare le cose più semplici.

E' permesso: F6 colonna 5, è sufficiente barrarla ed il sostituto non verserà alcun acconto. Meglio farlo separatamente con F24.
 

wmar

Membro Attivo
Proprietario Casa
E' permesso: F6 colonna 5, è sufficiente barrarla ed il sostituto non verserà alcun acconto. Meglio farlo separatamente con F24.

Però questa opzione è prevista non esplicitamente allo scopo di impedire ai sostituti d'imposta di fare il loro mestiere (cioè sostituire i contribuenti nel pagamento delle imposte) ma - così recita il 730/2012 - "per non effettuare i versamenti di acconto cedolare secca" (ad esempio, perché si ritiene che l'immobile non produrrà reddito).
Qualcuno può confermare che è prassi usuali che un lavoratore dipendente con datore di lavoro che funziona quale sostituto d'imposta, sfrutti l'opzione del rigo F6 colonna 5 del mod. 730/2012 allo scopo di versare gli acconti tramite mod. F24 senza ricorrere alla presentazione della dichiarazione dei redditi tramite modello Unico?

Aggiungo anche un'altra problematica. Il sistema "730 Web" di compilazione del 730/2012 messo a disposizione dei pubblici dipendenti delle amministrazioni che aderiscono al portale stipendi di SPT, non consente (altrimenti c'è qualcosa di cui non riesco a venire a capo!) di barrare la casella "Op. ced. secca" per un immobile la cui situazione fiscale sia variata durante il 2011 (prima a disposizione; poi produttore di reddito assoggettato a cedolare secca) e i cui dati, tramite la funzione di "continuazione", siano stati conseguentemente inseriti in due righi differenti.
 

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