fp1966

Nuovo Iscritto
Cari amici del forum, vi prego di aiutarmi.
Sono di Roma e ho individuato un appartamento che mi piace moltissimo, giusta grandezza e anche giusto prezzo.
Confrontando però la piantina catastale con lo stato di fatto mi sono reso conto che un balcone interno (dà sulla chiostrina condominiale), che ha una finestra di chiusura ed è stato trasformato in sala lavanderia, con lavatrice ed anche un piccolo bagno, in realtà è sulla piantina catastale riportato solo come balcone.
Alle mie domande l’AI è stato molto evasivo, dicendo che secondo lui c’è stata a suo tempo una variazione progettuale in corso di lavoro perché tutti i condomini hanno la stessa identica situazione; rafforza il suo ragionamento dicendo che, siccome il commissionario dei lavori era un Ente Pubblico, sicuramente il costruttore non avrebbe mai avuto l’interesse a compiere un abuso.
Però alla mia richiesta di documentazioni risposte sempre evasive o superficiali, anzi alla fine indispettito ha detto che, se volevo, il proprietario (un 86enne) avrebbe smontato tutto per ripristinare lo stato catastale.
Ora, se l’appartamento non mi interessasse così tanto, sarei già fuggito; invece sono ancora qui a pensare come quadrare la situazione; potrei inserire nella proposta qualcosa tipo: l’efficacia della proposta è subordinata alla conformità dell’immobile alle norme edilizie ed urbanistiche vigenti e alla erogazione del mutuo?, ma non so quanto possa essere efficace, dal momento che io sono interessato a comprare. Un geometra di mia fiducia mi ha detto che, tra la proposta e il compromesso, lui potrebbe fare tutte le ricerche utili tra comune, catasto ecc., ma la domanda è sempre la stessa: se viene fuori che c’è l’abuso, come è probabile che sia, che fare?
Io tra le altre cose dovrei chiedere anche un mutuo e non vorrei trovarmi in difficoltà.
Insomma mi sto per infilare in un guaio gratuito o potete suggerirmi un modo per provarci lo stesso a comprare la casa dei miei sogni senza rischiare troppo?
Grazie in anticipo per l’aiuto che vorrete darmi.
 

Stefano Mariano

Membro dello Staff
Credo che la situazione sia meno problematica di quanto venga avvertita. Posto che la veranda sia abusiva (molto probabile) e non sanabile, le alternative sono: lasciar perdere, acquistare ignorando la difformità fra planimetria catastale e stato di fatto. Questa seconda soluzione implica che di fronte alla Legge sia Lei il responsabile dell'abuso. Conseguenze: a seguito di denuncia di qualche altro condomino, visto che la veranda è posta su una chiostrina non visibile all'esterno), incorrerà in una violazione urbanistica, estinguibile con una ammenda pecuniaria e dovrà demolire la veranda. A Lei la scelta.
 

piccola63

Nuovo Iscritto
Per la mia esperienza personale: difformità tra piantina catastale e stato dei luoghi hanno ostacolato la concessione del mutuo (perizia negativa, soldi spesi a vuoto), la cui erogazione sarà possibile solo con il ripristino allo stato originale!!!!!!
Vedi tu..................
 

Stefano Mariano

Membro dello Staff
Giusto, la mia osservazione non prevedeva la richiesta di mutuo, con annessa perizia..... Direi che in presenza di tale esigenza è forse più conveniente farla rimuovere
 

fp1966

Nuovo Iscritto
vi ringrazio, mi sono freddato molto nell'acquisto perché ovviamente senza il bagnetto e la lavanderia ponella veranda l'appartamento ha meno apeal, ed inoltre chi mi assicura che il tutto venga demolito per tempo?
Una volta dato l'anticipo ed il compromesso (e la provvigione) io mi troverò nella scomoda posizione di dover fare denince per riottenere il mio.
penso di desistere
grazie comunque a tutti voi per la gentilezza
 

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