lilli66

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Proprietario Casa
Buongiorno,
sto per acquistare un appartamento a roma da due persone che da atto notorio risultano una nuda proprietà (figlia) e l'altra usufruttuaria (madre). Il problema che il mio notaio ha tirato fuori è che tale appartamento non è entrato in successione quando la madre rimase vedova nel 1982, e quindi è stato da lei gestito come fosse unica proprietaria. La mia interpretazione è che il notaio di allora (defunto) HA CONSIDERATO LA PROPRIETà DE QUA COME ASSEGNAZIONE DI ALLOGGIO di edilizia abitativa e quindi non lo ha fatto rientytrare nella proprietà dei coniugi in comunione.
Il mio notaio dice che npon è d'accordo e che secondo lui non basta neppure che l'unico altro erede dichiari con firma autenticata che eglio non ha niente a che pretendere su tale immobile.
Che fare ? cambio notaio?
grazie lilli66
 

maria55

Membro Attivo
Professionista
Ma come, il notaio sta cautelando i tuoi interessi e vuoi cambiarlo! Non ho ben capito la situazione, spiega meglio.
 

lilli66

Membro Attivo
Proprietario Casa
secondo me è un falso problema, il notaio vuole più che altro non avere responsabilità. Due notai precedenti hanno sottoscritto degli atti (successione e donazione/permuta) nei quali l'immobile in specie è considerato estraneo alla comunione di beni pwerchè proveniente da assegnazione alloggio (parte della giurisprudenza la considera diritto di credito). Inoltre non si trova l'estratto di matrimonio (perso negli archivi romani) dal quale si poteva evincere se i coniugi avessero richiesto la separazione. Quindi ne ora nè mai alcuna pezza d'appoggio poichè la vedova (da 22 anni) non ricorda.
Inoltre gli eredi sono comunque tre (vedcova e due figli) che hanno compensato i vari immobili con delle permute.
 

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