Ennio Alessandro Rossi

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Professionista
La partita IVA si deve aprire se l'attività di affittacamere è svolta in maniera professionale, abituale e imprenditoriale anche se non consecutiva ma continuativa (per esempio 4 mesi sistematicamente ogni anno) in particolare se la sua attività si estende (oltre l'abitazione di residenza) ad altri locali da affittare ed ai servizi connessi (cambio biancheria, pulizia etc.).

Inceve se si esercitasse un B&B ( che coinvolge solo l'abitazione di residenza) che apre 2 - 6 mesi all’anno, essa attività non sarebbe imprenditoriale tout court e pertanto non necessiterebbe di partita IVA .

Vedi interpello Agenzia delle Entrate di Venezia, del 6 giugno 2001 :
per gestione in forma non imprenditoriale di detta attività (con riferimento all’attività di Bed & Breakfast in base alla legge regionale vigente ndr) deve intendersi, ai fini fiscali, secondo quanto previsto dall’art. 51, comma 1, DPR 917/86, l’esercizio dei servizio di Bed & Breakfast senza il requisito di abitualità, con la precisazione che è classificabile come reddito d’impresa, di cui al Capo VI del citato DPR n 917, l’attività di servizi in questione svolta in forma abituale, ancorchè non esclusiva, anche senza l’organizzazione in forma di impresa” “Se esercitato in forma saltuaria il servizio di cui trattasi si configura, ai fini dell’imposta sui redditi, come attività commerciale occasionale .......” (nda e pertanto come detto non necessiterebbe partita IVA)
Questa è l'interpretazione piu' cauta della norma
 

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