Romano Banella

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Proprietario Casa
Buongiorno,
vorrei affittare una casa ereditata da mio fratello. I proprietari siamo io e mia nipote di 5 anni che ha come tutore legale la madre, al 50% ciascuno; la casa è in provincia di Terni dove abito io, ma mia nipote risiede a Milano. È possibile? Se si, qualè è la maniera burocraticamente più semplice?
 

Nemesis

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Proprietario Casa
vorrei affittare una casa ereditata da mio fratello. I proprietari siamo io e mia nipote di 5 anni che ha come tutore legale la madre
Tua nipote non ha un tutore, dato che ha una madre, che è (esclusiva) titolare della responsabilità genitoriale e rappresenta la propria figlia, fino alla sua maggiore età o all'emancipazione, in tutti gli atti civili e ne amministra i beni.
qualè è la maniera burocraticamente più semplice?
Potete stipulare normalmente il contratto di locazione, in cui come parte locatrice comparirai tu e la madre di tua nipote (in nome e per conto della nipote). L'autorizzazione del giudice tutelare sarebbe necessaria solamente nel caso che la locazione fosse ultranovennale.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Una curiosità: come hai avuto il 50% visto che gli eredi legittimi sono la bambine e la mamma qualora moglie di tuo fratello?
SPI/CGIL Bari e Leonardo Goffredo FNP/CSL Bari i seguenti aspetti del ricorso contro l’Enel.
Si ribadisce chi ha inoltrato la lettera all’Enel può inoltrare la diffida che annulla la manifestazione di interesse e può procedere al ricorso.
Si ricorda ai manipolatori del diritto, che si affannano a scrivere lettere di ammonimento, che necessitano, per il ruolo che ricoprono, un richiamo di nozioni fondamentali di Diritto del Lavoro.
La conciliazione, ovvero la transazione non scade il 31/12/2016, con il Ricorso Legale avviato può avvenire in qualsiasi fase della causa.
Così pure per chi avvia il ricorso, l’offerta “Una Tantum” non è l’Enel che decide se farla valere o meno ma il GIUDICE che decide e dispone.
Il ricorso sarà incardinato sulla richiesta del mantenimento del “salario differito in natura” in linea con quanto stabilito dalla Sentenza della Corte Suprema di Cassazione 24533 del 30/10/2013.
Cioè conservazione della energia elettrica a tariffa ridotta anche per superstiti, che costituisce la nostra pensione integrativa riconosciuta contrattualmente e fiscalmente come “reddito” e come tale abbiamo pagato le imposte.
E’ bene ricordare che il nostro “salario in natura” non è mai stato a carico della fiscalità tariffaria elettrica, come strumentalmente è stata fatta passare dalle campagne ignobili dell’Enel e da una certa stampa pagata dalla pubblicità dell’Enel finalizzata ad ottenere articoli giornalisti diffamatori, che ora non tollereremo più, ove facevano apparire che la nostra bolletta “energia elettrica” era un beneficio a carico dello Stato, per cui era da sopprimere.
1. Previsione Costo Azione Legale Processo Civile nei tre gradi:
I costi della causa, patrocinata dal sindacato unitario nel caso specifico da SPI/CGIL e FNP/CISL di Bari attraverso avvocati liberi professionisti, saranno quelli previsti nella convenzione esistente tra confederazioni sindacali e legali per le azioni legali contro i datori di lavoro.
Stante le convenzioni in corso i costi sono notevolmente contenuti rispetto alle cause condotte dagli avvocati costituiti in pool o studi legali individuali che non hanno vincoli di convenzione da rispettare.
Le principali voci di costi che riguardano prevalentemente il ricorso sono:
•Spese contributo unificato, costi istruttoria, organizzativi, contributi cassa previdenza avvocati “cpa” ;
•Costi Legale o Parcella avvocati collegio unitario;
•Costi di Soccombenza attribuibili dal Giudice;
Dall'esame dei costi riportati in tabella si evidenzia chiaramente come i costi dell’azione legale sono irrisori e trova la maggiore convenienza economica proprio chi è alla soglia di età da 80 anni e oltre.
Il costo per il 1° grado sarà un forfait di 100 € (+IVA) per i non iscritti al sindacato dei Pensionati, mentre per gli iscritti sarà 50 € (+IVA).
Non ci sarà alcuna parcella per gli avvocati del collegio nel caso si vinca, o si transige, la parcella la prenderanno dall’Enel. Anche nel caso si perda la causa, i legali non prenderanno alcuna parcella.
Anche nelle ipotesi di soccombenza con compensazione spese tra le parti non si pagherà parcella agli avvocati.
Quando ci potranno essere eventuali spese, solo nel caso di vincita della causa e il giudice compensa le spese (circostanza remota perché se si vince normalmente il giudice attribuisce anche le spese al soccombente).
In tal caso gli avvocati non potendo avere la parcella dall’Enel, allora ci sarà un contributo percentuale (8% per i non iscritti, 5% per gli iscritti) sempre più basso rispetto agli avvocati che operano fuori regine convenzione con i sindacati, sul valore riconosciuto dal giudice, ovvero, nel caso di riconoscimento alla conservazione del diritto in natura, il valore della causa, sarà determinato dal controvalore di e.e. individuale medio proiettato con l’aspettativa di vita fino a 87 anni.
Questa è la prova dimostrazione che la maggiore convenienza economica c’è l’ha proprio chi ha 87 anni o si trova in tale fascia di età, che nella ipotesi di vincita con conservazione diritto della e.e., non pagherebbe alcuna parcella agli avvocati. Solo in questa ipotesi, se il giudice compensa le spese tra le parti, circostanza remota, ammesso che possa avere ad esempio un controvalore di e.e. medio ad esempio di 1.000€, pagherebbe come parcella (5% o 8%) agli avvocati, cioè dalle 50€ iscritto o 80€ non iscritto.
Solo se perdiamo anche con condanna di spese queste verrebbero ripartite tra i ricorrenti del proprio ricorso.
2.Non ci sarà alcun vincolo o obbligo di iscrizione al sindacato dei pensionati SPI/ CGIL Bari che vorranno avviare il ricorso con il collegio legale unitario sindacale dei Pensionati, senza vincolo di iscrizione e identico trattamento come gli iscritti al sindacato, ci saranno gruppi misti di iscritti e non iscritti al sindacato.
3.Gli iscritti al sindacato dei pensionati avranno diritto agli sconti sui costi di istruttoria e organizzativi e parcella degli avvocati collegio sindacale nelle ipotesi ove è previsto un contributo parcella percentuale come indicato in tabella.
4.La stima della durata della causa considerata documentale, si ipotizza che la sentenza dei primi ricorsi che potrebbe far accelerare tutti gli altri ricorsi successivi e possa essere per il 1° Grado di 12-18 mesi. I ricorsi successivi potrebbero godere dei tempi di durata inferiori ai primi ricorsi che avranno avuto sentenza
5.Il numero ricorrenti componenti per gruppo si ipotizza circa 20 ricorrenti per gruppo omogeneo. Nel gruppo saranno compresi anche ricorrenti con reddito IRPEF familiare per l’anno 2015 (rifer. Reddito 2014) non superiore alle 34.585,23 € (DM 186/2015) risultante dall'ultima dichiarazione redditi, che sarà attestata da dichiarazione atto notorio per chi si trova in tale situazione.
Per evitare che possano esserci vincoli a costituire gruppi omogenei nonché possibili discriminazioni e facili strumentalizzazioni nel costituire (gruppi di ricchi > 34.585,23€ e poveri < 34.585,23€) i ricorrenti con reddito inferiore a tale limite saranno inglobati nei normali gruppi omogenei.
Ne consegue, poiché questi colleghi sono esclusi per legge dalle spese dei contributi unificati, l’importo che ne dovessero conseguire in tale ipotesi, saranno ripartite tra i ricorrenti del gruppo escluso loro (es. se il gruppo è di 20 ricorrenti e due ex colleghi sono beneficiari di questo diritto, le spese saranno divise per 18 ricorrenti).
5.1 Il gruppo omogeneo sarà costituito da gruppi di ricorrenti che hanno avuto diritto a 7.000 kWh (in servizio prima del 1/8/79), ovvero, qualora dovessero esserci situazioni di colleghi con 2.500 kWh (in servizio dal 1/8/79 al 1/7/96) e hanno avuto per ultimo Datore di Lavoro Enel, la stessa società (es. solo Enel Distribuzione Spa; solo Enel Produzione Spa; solo Enel Servizio Elettrico Spa; solo Enel Spa (Holding che comprende anche chi è andato in pensione entro il 30/9/1999; solo Enel Italia srl che comprende gli ex Enel Ape e ex Enel Servizi srl; ecc…. ).
6.Composizione gruppi omogenei, verificata la manifestazione di interesse ad avviare l’azione legale, rilevata dalla schede dati compilate inviate, si dovrà comporre i gruppi omogenei secondo le società ultimo datore di lavoro.
7.Se l’Enel ritarda ad emettere bollette nuove a costo pieno per gli ex colleghi si potrà in tal caso avviare comunque il ricorso, indipendentemente dal compimento dell’illecito. Si procederà analogamente anche per chi non avrà ricevuto la lettera Enel di disdetta e avrà ricevuto la bolletta a costo pieno.
8.La scelta Foro si dovrà tenere conto la natura della causa rientrante nell'ambito della controversia di lavoro (parere legale avvocati SPI/Roma).
Per cui la “dipendenza aziendale” (parere legale SPI/Roma: intesa come ufficio, stabilimento, sede, centrale, ecc. purché non sia cessata da oltre sei mesi), ovvero, ultimo luogo di lavoro del lavoro (che può essere intesa come ufficio, stabilimento, sede, centrale, ecc. purché non sia cessata da oltre sei mesi).
Considerando che in questi anni a partire dal 1999 sono state soppresse nella Distribuzione (Distribuzione Reti) numerose unità aziendali dislocate nei comuni delle ex Province delle due Regioni Puglia e Basilicata, ove individuare l’unità “ufficio”, “stabilimento”, “sede”, per cui l’ultimo luogo di lavoro in Enel potrebbe non esistere più fisicamente da oltre sei mesi; che le uniche unità Enel (es. Enel Zona Lecce, Enel Zona Brindisi, Enel Zona Taranto, Enel Zona Foggia-Barletta, Enel Zona Bari, Enel Zona Basilicata che comprende Potenza e Matera, ecc..) rimaste ancora oggi operative, sono le quelle esistenti nei capoluoghi di ex Provincia e Regione; che inoltre a Bari, come in alcuni capoluoghi di Regione, esiste ed è ancora operante la sede di Direzione di Distribuzione Territoriale delle due Regioni Puglia e Basilicata (ex DDT/PUB, UTR/PUB, oggi DTR/PUB) che può coprire tutte le unità Enel soppresse e quelle ancora esistenti, ovvero, accorpate secondo le riorganizzazione esistenti all'epoca della quiescenza.
Si ritiene opportuno, stante le diverse articolazioni di situazioni che si possono avere, individuare il Faro di Bari ove è presente ed operante la sede di Direzione Distribuzione Territoriale (appartenente alla Società Enel Distribuzione Spa) che consente di coprire tutti i luoghi di lavoro soppressi, ovvero, operanti al momento della quiescenza.
Mentre per le altre Società (Enel Spa Holding, Enel Italia srl ex Enel Servizi srl, Enel Servizio Elettrico Spa, Enel Produzione Spa – Centrali Termiche Bari e Brindisi, ecc.. ) si dovrà valutare caso per caso la sede del Foro più opportuna.
9.I colleghi che hanno manifestato l’interesse ad avviare l’azione legale attraverso l’invio della “scheda dati” inviata, ovvero, anche quelli che invieranno in seguito le scheda dati, saranno chiamati e convocati presso sedi dello SPI che saranno resi noti nella relativa convocazione con indicazione del luogo, indirizzo, e orario.
Dovranno firmare il Mandato per il ricorso per gli avvocati; dovranno consegnare: Copia della Lettera Enel Una Tantum; Dichiarazione Contributo Unificato per chi si trova nelle condizioni di esenzione; Copia Documento Identità; Copia Codice fiscale; Copie ultime due Bollette Bimestri 2015 ove risulta sconto; Copia della Diffida inviata all’Enel comprensivo della copia della ricevuta raccomandata per chi l’ha inviata.
Per i colleghi che sono fuori provincia di Bari o regione la sede dovrà essere sempre presso lo SPI territoriale di competenza secondo le modalità che saranno comunicate nella relativa convocazione.
10.Contributo Forfait (contributo unificato, istruttoria, organizzativo, e Cpa previdenza avvocati) contestualmente alla consegna dei documenti e firma del mandato, si dovrà pagare il contributo Forfait (50€ + IVA o 100€ + IVA a secondo se è iscritto o meno al sindacato pensionati) ove sarà rilasciata opportuna una ricevuta.
11.Si potrà avviare opportuno Ricorso anche per il coniuge dipendente Enel titolare del diritto contrattuale, non intestatario della fornitura di e.e. (trattamento accordo 2011), riconosciuto anche nell'accordo 2011 fatto con i colleghi in servizio. A tal riguardo seguirà opportuna informativa.
Vito Arciuli / Bari
foto di Vito Arciuli.
ofratello
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Ovviamente non c' entra nulla a partire dalla sigla relativa allo "Spi- Cgil " ed oltre.
Purtroppo, gli smartphone scrivono quel che gli pare, copiano e incollano peggio ancora. Insomma, quando ci si mettono. .....le fanno veramente girare! !!!
 

Romano Banella

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Tua nipote non ha un tutore, dato che ha una madre, che è (esclusiva) titolare della responsabilità genitoriale e rappresenta la propria figlia, fino alla sua maggiore età o all'emancipazione, in tutti gli atti civili e ne amministra i beni.Potete stipulare normalmente il contratto di locazione, in cui come parte locatrice comparirai tu e la madre di tua nipote (in nome e per conto della nipote). L'autorizzazione del giudice tutelare sarebbe necessaria solamente nel caso che la locazione fosse ultranovennale.
La casa era di famiglia, per cui metà mia e metà di mio fratello. Ora mia nipote ha ereditato la metà di mio fratello, che non si è mai sposato, per cui la mamma a è tutti gli effetti tutore legale per quello che riguarda i beni ereditati dal papà; almeno questo è quanto ha stabilito il giudice di Milano...
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
la mamma a è tutti gli effetti tutore legale
No. La tutela si apre solamente nelle condizioni previste dall'art. 343 c.c. e quindi il giudice tutelare procede alla nomina del tutore, ex art. 345 c.c.
Il giudice tutelare avrà soltanto autorizzato la madre ad accettare l'eredità in nome e per conto della figlia minore.
 
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