agostino070740

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Premesso che all'assemblea ord. del 22.10 2010 l'amministratore si dimette e in data 16 nov c.a riceviamo il verbale (in ritardo)ed assieme la convocazione dell'assemblea straordinaria che si è tenuta il 26.11.2010 con all'ODG : nomina amministratore e consiglieri. Quesiti: per la presentazione in assemblea dei candidati amministratori chi se ne deve occupare ovvero soltanto i Sigg.Consiglieri?-può un consigliere e con quale dirtto esporre una comunicazione con la quale fissa una data (19.11) entro la quale si dovranno proporre gli amministratori viceversa non verranno ammessi alla selezione da parte dei consiglieri- il presidente dell'assemblea può non ammettere l'offerta di un amministratore perchè consegnata in ritardo (24.11.10) e può impedire ad un condomino/consigliere di intervenire nella discussione con la scusante che non vi è tempo? ( si noti che la riunione si è conclusa in anticipo di un 'ora) Vi ringrazio.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Dove abitate? Nel Burundi sicuramente rispettano di più le regole condominiali. A parte i ritardi nella convocazione di assemblea, ogni Condomino può portare l'offerta ricevuta da Amministratori per prestare la propria opera come tali.
L'assemblea deve esaminarla al pari delle altre pervenute nella sede appropriata, cioè l'Assemblea stessa e sottoporla al voto dei condomini. Il presidente non ha il potere di decidere quale offerta esaminare e quale no. La discussone si deve protrarre per il tempo necessario a discutere le cose "importanti". E' colpa sua (del presidente) se manca il tempo o si fa troppo tardi. Vuol dire che non è capace di disciplinare gli interventi. Inoltre, nel caso abbia impedito di esporre ad un condomino, ancorchè consigliere, può rendere nulla la deliberazione eseguita sull'argomento.
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Supporti informativi per cambio amministratore

1) Conoscete personalmente la persona che assumerà il ruolo di rappresentante legale-amministratore del vostro condominio, perchè sarà lui che prenderà in carico le chiavi della vostra organizzazione, e avrà la possibilità di orientarla per fare i vostri interessi se sarà moralmente motivato e adeguatamente controllato.

2) La persona che nominerete come "amministratore", sarà quella che materialmente sarà iscritta all' Agenzia delle Entrate quando verrà iscritta come legale rappresentante al momento di aprire e/o modificare il codice fiscale del vostro condomìnio: Pertanto abbiate cura di riconoscerla se avrete a che fare con società o studi associati; comunque il rappresentante legale del vostro condomìnio sarà una persona fisica.

3) Preoccupatevi (tenendo conto del punto 2 su descritto), di nominare la persona "di vostra fiducia" che firmerà il vostro mod. 770, che sottoscriverà i vostri contratti per vostro conto, e che avrà il potere (fino a quando non avrete l' accortezza di condividerlo e/o di controllarlo), di attivare i vostri fornitori di fiducia, necessari per gestire il vostro condominio.

4) Ricordatevi bene (tenendo conto dei punti 1, 2 e 3 su descritti), che sarà soprattutto una persona fisica (Il vostro legale rappresentante-amministratore), che dovrà meritare la vostra fiducia, perchè sarà lui (fino a che non saprete organizzarvi per fare i vostri interessi), che avrà il potere, i mezzi e l' organizzazione per "fregarvi" se non troverete dei metodi di controllo efficaci da opporre alla assoluta libertà e potere concesse dalle norme in vigore.

5) Le organizzazioni che si presentano come Rossi S.a.s., o Verdi S.n.c., o Bianchi S.r.l. sono in pratica "contenitori" di servizi differenti organizzati dal vostro legale rappresentante-amministratore (vedi punti 2 e 3 su descritti), cioè dalla persona che avrà il potere di stipulare i contratti a nome e per vostro conto con fornitori che spesso neanche conoscete. Sappiate che i servizi organizzati dalla società costituita dal vostro amministratore (contabilità, segreteria, selezione di fornitori, amministrazione finanziaria, gestione fiscale, etc..etc...) vi saranno venduti senza alcun controllo di qualità e/o di prezzo se non starete attenti.

6) E' bene sapere che NON SIETE OBBLIGATI ad acquistare tutti i servizi che vi servono per gestire la vostra organizzazione condominiale dall' organizzazione di proprietà del vostro legale rappresentante-amministratore. Potrete (anzi, a mio giudizio sarà meglio), affidare la contabilità e l' amministrazione finanziaria ad uno studio commercialista, e la gestione organizzativa ad uno studio tecnico di geometra od architetto.

7) Affidare all' organizzazione commerciale di proprietà del vostro rappresentante legale-amministratore (vedi punti 2 e 3 su descritti), dei servizi così diversi tra loro è pericoloso, perchè, se il soggetto che avrà il potere di stipulare i contratti a nome e per conto vostro sarà lo stesso che ordinerà i servizi tecnici necessari per il vostro condomìnio, che poi avrà anche il potere di decidere se e quanto pagarli, sarà molto probabile che lui (il vostro legale rappresentante-amministratore), finirà per mettersi d' accordo con i vostri fornitori per intascarsi una percentuale economica (tangente) a titolo di provvigione.

8) Infatti, Le organizzazioni suddette (vedi punto 5 su descritto), spesso, comprendono in modo occulto anche molti fornitori che apparentemente non hanno alcun rapporto diretto con esse, e sembrano interessati solo a fornirvi servizi.
Questi soggetti "cooptati" in modo più o meno consapevole, garantiscono al vostro legale rappresentante (vedi punto 2 e 3 su descritti), cospicue provvigioni economiche (tangenti) su tutti i pagamenti che il condomìnio eroga a fronte di servizi prestati per vostro conto (Il tutto a vostra insaputa e ai vostri danni).

9) Per tutte le ragioni suddette, avete l' esigenza di trovare ed organizzare i vostri fornitori di servizi (Compresi quelli "istituzionali" dell' amministratore, cioè la gestione amministrativa e finanziaria, la gestione organizzativa, la selezione dei vostri fornitori, la gestione delle gare di appalto, la segreteria, etc..etc...), in modo autonomo e con rapporti indipendenti da quelli che mantenete con i fornitori e i professionisti "organizzati" dal vostro legale rappresentante-amministratore protempore (vedi punti 2 e 3 su descritti).
In altre e più chiare parole si può scrivere anche che il vostro legale rappresentante-amministratore dovrà avere il potere di attivare SOLTANTO i fornitori e i professionisti scelti da VOI.


Passaggio di Consegne: E' necessario creare dei sistemi di controllo efficienti

E' importante sapere che i Condòmini hanno in pratica solo il momento in cui i documenti passano da un amministratore ad un altro, per rendersi effettivamente conto della propria situazione patrimoniale, finanziaria e documentale.

Tutti i documenti intestati all' Ente Condomìnio devono passare di mano, e spesso questo processo avviene senza che i condòmini abbiano la possibilità di rendersi conto "effettivamente" di quali documenti, quali informazioni, quali risorse finanziarie, quali debiti abbia l' Ente Condomìnio alla data di nomina dell' amministratore entrante.

Inoltre, è importante sapere che i due amministratori che si passano i documenti hanno molti interessi convergenti diretti a fare in modo che il tutto avvenga in maniera liscia e senza creare "problemi" con i condòmini.
Ciò in quanto tutte le "difformità" eventualmente emergenti, cadrebbero sulle spalle dell' amministratore entrante, il quale sarebbe così costretto a mediare e conciliare le controversie senza ottenere alcun compenso aggiuntivo dai condòmini.
Le colpe di questa situazione, a mio giudizio, vanno ripartite equamente tra gli amministratori spesso impreparati ed inefficienti, e gli stessi condòmini, i quali, nella maggior parte dei casi, sono eccessivamente attenti a pagare il meno possibile i loro amministratori, anche a costo di rimetterci moltissimi soldi nel medio/lungo periodo.
Ma il problema rimane: Se i Condòmini non prenderanno delle contromisure efficaci, molto probabilmente non sapranno mai se il passaggio di consegne è avvenuto nel rispetto dei loro interessi, oppure salvaguardando gli interessi convergenti degli amministratori uscenti ed entranti.


Identificazione del modello di rendiconto utilizzato

E' bene sapere che la definizione di una situazione patrimoniale e finanziaria ad una data certa, può essere riportata soltanto utilizzando un modello teorico di riferimento che possa spiegarla ai terzi.

In assenza di un modello di riferimento teorico, i Condòmini potranno soltanto "sperare" con fede e fiducia che i loro conti abbiano un fondamento di verità e di realtà.

A mio giudizio è opportuno che i condòmini affidino la loro fiducia su dati verificabili, e non su una indefinita "fede" nella professionalità dichiarata dal loro amministratore protempore.

A tutt' oggi, a parte la Community AziendaCondomìnio, che io sappia soltanto l' associazione ANACI ha un modello di riferimento teorico che i suoi associati sono obbligati a rispettare.

Pertanto se il rendiconto predisposto dal vostro amministratore iscritto all' Anaci non corrisponde al modello teorico approvato dalla sua associazione, vi consiglio di andare a chiedergli opportune spiegazioni.

Vi consiglio, pertanto, di chiedere e di studiare il modello teorico di rendiconto adottato dal vostro amministratore di condomìnio, poichè ogni professionista, finora, ha redatto il rendiconto in piena libertà di espressione e di giudizio, e non si è mai preoccupato di uniformarsi ad un modello di rappresentazione patrimoniale e finanziario standard.

Se il vostro amministratore non si vuole adeguare ad alcun modello di riferimento teorico, allora è meglio che andiate a cercare degli amministratori più preparati ed efficienti.

E' opportuno, infine, rendersi conto che voi condòmini avete il diritto di scegliere il modello di rendiconto teorico che più vi piace, e di chiedere al vostro amministratore di adeguarsi, perchè gli amministratori cambiano, ma la vostra amministrazione prosegue nel tempo.


La matrix del mercato

Ci sono delle realtà dure da accettare.
Una di queste è che il mercato è lo specchio della nostra società.
Tutti noi abbiamo la responsabilità condivisa di tutto ciò che accade e oggi non abbiamo altra scelta: Dobbiamo diventare responsabili di noi stessi e degli altri, altrimenti il mercato andrà sempre peggio e avremo sempre più problemi condivisi che ci cadranno sulla testa (corruzione, speculazione, tangenti, traffici illegali, amministratori corrotti, droga, prostituzione, traffico di organi umani e di persone, disastri ambientali, inquinamento, riscaldamento globale del pianeta, crisi del sistema finanziario mondiale, etc..etc...).

La buona notizia è che si può cambiare se ci aiutiamo, e se la finiamo di voler vedere soltanto il nostro "piccolo" interesse personale.

Il nostro interesse personale è, infatti, che la ricchezza comune sia distribuita equamente e che nessuno possa approfittarsi di posizioni di vantaggio dominante per speculare sugli altri.

Pertanto, credo che la riforma della gestione condominiale in Italia sia una buona occasione per poter iniziare a migliorare la nostra società e la nostra cultura.
 

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