Nell'eventualità di rinnovo del contratto di affitto transitorio (possibile purchè permanga la motivazione che giustifica la transitorietà), i 18 mesi di durata massima vanno conteggiati come cumulo del primo contratto e dell'eventuale rinnovo o si riparte sempre da zero?
In generale in assenza di controversie tra locatario e conduttore, quali solo le probabilità che il legislatore contesti la ragione della transitorietà inserita a contratto?
Nel mio caso siamo d'accordo sul voler stipulare un contratto di 11 mesi, il motivo è a carico del conduttore, il quale, dovendo comprare casa a Roma, ha deciso di optare per l'affitto del mio appartamento fino a quando non avrà trovato la casa giusta da acquistare.
Ovvio una data certa non è documentabile, ci sono problemi?
Se dovessimo rinnovare potrei aumentare il canone, trattandosi di nuovo contratto, pur in presenza di cedolare secca?
Premetto che si tratta di un conoscente di fiducia.
Grazie a tutti
In generale in assenza di controversie tra locatario e conduttore, quali solo le probabilità che il legislatore contesti la ragione della transitorietà inserita a contratto?
Nel mio caso siamo d'accordo sul voler stipulare un contratto di 11 mesi, il motivo è a carico del conduttore, il quale, dovendo comprare casa a Roma, ha deciso di optare per l'affitto del mio appartamento fino a quando non avrà trovato la casa giusta da acquistare.
Ovvio una data certa non è documentabile, ci sono problemi?
Se dovessimo rinnovare potrei aumentare il canone, trattandosi di nuovo contratto, pur in presenza di cedolare secca?
Premetto che si tratta di un conoscente di fiducia.
Grazie a tutti