attilioromito

Nuovo Iscritto
Conduttore
Salve a tutti.
Mesi or sono ho fatto una proposta di acquisto per un appartamento presso un' agenzia immobiliare. La proposta viene accettata. Quando vado in banca per chiedere il mutuo, con mia immensa sorpresa la banca mi dice che la pratica non può partire poichè l' appartamento risulta essere non condonato. Chiamo l' agente il quale mi dice che si attiverà per farmi avere la sanatoria. Nella proposta era stata stabilita una data per il compromesso ma io avverto l' agente che senza quei documenti non avrei mai fatto tale atto. Dopo due mesi l' agente mi chiama dicendomi che la sanatoria costa circa 9000 euro e che il proprietario propone di far sottoscrivere una nuova proposta di acquisto presso l' agenzia con il sottoscritto che deve aumentare il prezzo pattutito dell' immobile di 3000 euro. Prendo tempo, sento amici, tecnici e l' UPPI. e tutti mi dicono di lasciar perdere l' acquisto dell' immobile, anche perchè ancora mancherebbe l' agibilità e la cerificazione energetica. Sinceramente anche se sono sicuro che questi documenti saranno prodotti, mi sento sfiduciato ed anche un po' preso in giro e non ho intenzione di proseguire nell' acquisto. Secondo voi posso farlo e chiedere la restituzione dell' assegno che ho dato in fase di firma della proposta presso l' agenzia? Se l' agente accetta, è sufficiente strappare la proposta ed il foglio di compenso pattuito per l' agente o sono necessarie altre azioni? Grazie a tutti
 

robertcan

Membro Ordinario
Proprietario Casa
se sei sicuro che i documenti vengano prodotti non credo ci siano problemi anche per il proprietario. Secondo me non puoi più recedere tranne che non fai inserire una clausa che da un limite di tempo affichè la documentazione venga prodotta a condizione di erogazione mutuo
 

llipton

Nuovo Iscritto
Correggetemi se sbaglio ma se l'immobile non è sanato non potrà essere trasferito. Il problema non è solo della banca, il notaio stesso non potrà fare il rogito.

Inoltre la proposta d'acquisto ha il prezzo tra le sue clausole vincolanti quindi il venditore non ha facoltà di cambiarlo.

Ergo, se il venditore vuole ottemperare alla promessa vendita si dovrà adoperare per sanarlo entro la data del rogito e non potrà aumentarne il prezzo.
Se l'inadempiente è il venditore tu non devi versare nulla.
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Concordo con llipton :daccordo:
Dopo due mesi l' agente mi chiama dicendomi che la sanatoria costa circa 9000 euro e che il proprietario propone di far sottoscrivere una nuova proposta di acquisto presso l' agenzia con il sottoscritto che deve aumentare il prezzo pattutito dell' immobile di 3000 euro.
E' una semplice proposta del proprietario che tu non sei obbligato ad accettare.
Secondo voi posso farlo e chiedere la restituzione dell' assegno che ho dato in fase di firma della proposta presso l' agenzia?
Se nella proposta di acquisto, con l'accettazione della proposta da parte del venditore, veniva dichiarato che l'immobile è e non sarà conforme alle norme urbanistiche la parte inadempiente è sicuramente il venditore e tu puoi ritirarti senza problemi. Se invece l'obbligo del venditore era che l'immobile doveva essere conforme al momento del rogito devi aspettare tale momento.
Se l' agente accetta, è sufficiente strappare la proposta ed il foglio di compenso pattuito per l' agente o sono necessarie altre azioni?
In questo caso è meglio fare una scrittura privata controfirmata da te, venditore ed agenzia dove specificate i patti presi per l'annullamento della proposta.
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
se l'immobile ti piace e il venditore è disposto a spese sua a mettere in regola con la sanatoria non vedo perchè lasciar perdere, l'importante per te che non sia oneroso altre all'accordo precedente stipulato accettato e controfirmato con l'agenzia ciao
 

FrancescoRoma

Nuovo Iscritto
Mesi or sono ho fatto una proposta di acquisto per un appartamento presso un' agenzia immobiliare. La proposta viene accettata.
Una proposta formulata ed accettata da vita ad un preliminare di compravendita per cui se in proposta veniva dichiarata la perfetta conformità urbanistica e libera commerciabilità...potresti anche pretendere il doppio di quanto in proposta versato
 

attilioromito

Nuovo Iscritto
Conduttore
Grazie a tutti per le risposte. In effetti nella proposta di acquisto, in modalita prestampata, c' è scritto che l' immobile dovrà essere in regola con le vigenti norme urbanistiche e fiscali. Tuttavia l' agente ha scritto a penna che la proprietaria dovrà produrre documentazione completa della domanda di sanatoria.
Comunque nella proposta era stata stabilita la sola data per il compromesso ma non quella del rogito.
Cambia qualcosa secondo voi?
Infine, l' agente mi ha detto che è disposto ad annullare tutto restituendomi l' assegno. È sufficiente per 'liberarmi' dall' impegno verso lui e il proprietario di casa?

Grazie a tutti
 

FrancescoRoma

Nuovo Iscritto
Tuttavia l' agente ha scritto a penna che la proprietaria dovrà produrre documentazione completa della domanda di sanatoria.
E' necessaria avere la Concessione in sanatoria non la domanda inoltrata, in assenza di questa nè la Banca nè il Notaio possono adempiere alle loro funzioni.
Se a te l'appartamento interessa e non ne hai l'esigenza di abitarlo subito senza che vengano chiaramente modificati i termini dell'accordo in merito al prezzo,comunica a mezzo raccomandata sia al proprietario che all'agenzia che sei in attesa di ricevere tutta la documentazione necessaria per avviare le procedure di richiesta del mutuo, e addivenire al preliminare. Non è l'agenzia a dover annullare tutto, la proposta è stata accettata, sarà il proprietario a non voler adempiere agli impegni assunti per cui a fronte di questa inadempienza, potrai comportarti come meglio credi . Se vuoi "liberarti" della proposta formulata...si dovrà predisporre una scrittura tra le parti dove di comune accordo si rende nulla la proposta formulata ed accettata
 

llipton

Nuovo Iscritto
E' necessaria avere la Concessione in sanatoria non la domanda inoltrata, in assenza di questa nè la Banca nè il Notaio possono adempiere alle loro funzioni.

Non è corretto. Per il rogito possono bastare gli estremi dell'istanza di sanatoria (domanda di condono) presentata e le ricevute dei pagamenti degli oneri concessori (in teoria non vanno nemmeno allegati all'atto ma solo citati).

Cito dallo studio 5533/c del consiglio nazionale del notariato:
Ai sensi dell’art. 2 comma 58 primo periodo legge 662/1996, gli atti di cui al secondo comma dell’art. 40 legge 28 febbraio 1985 n. 40 fabbricati o porzioni di fabbricati costruiti senza concessione edilizia sono nulli e non
possono essere rogati se da essi non risultino:

- gli estremi della domanda di condono
- gli estremi del versamento, in una o più rate, dell’intera somma dovuta a titolo di oblazione e di contributo concessorio;
- nonchè, per i fabbricati assoggettati ai vincoli di cui all’art. 32 legge47/1985, dell’espressione del parere in caso di cui alla citata disposizione.
 

nadia1702

Nuovo Iscritto
qualche verifica prima no?

..ma io mi chiedo cari colleghi..non si potrebbe evitare tutti questi casini facendo delle verifiche prima??? non mi sembra poi cosi difficile chiedere documenti..informarsi..ma che cavolo mettiamo in vendita?? Fa parte del nostro lavoro e della nostra professionalità..non basta una proposta con scritto tutto sarà sistemato prima del rogito..e se non si può sistemare o succedono problemi come in questo caso?? Non facciamo sempre la figura dei fessi..o di chi cade dal pero.. buon lavoro a tutti!!
 

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