Buongiorno, avendo una casa in ristrutturazione ho stipulato un contratto di appalto con una impresa edile, che non ha consegnato i lavori entro i termini stabiliti, ed ha già maturato oltre 100gg di ritardo, che prevede una applicazione di €150 di penale come da contratto. L'impresa ha richiesto lavorazioni Extra effettuate e riconosciute solo in piccola parte dal Direttore lavori. Deve essere ancora effettuato il saldo dell'ultima trance di pagamento prevista solo dopo chiusura lavori e collaudo. Alla ripresa dei lavori dopo l'emergenza COVID l'impresa trovandosi in difficoltà, per riaprire il cantiere, vorrebbe arrivare ad un accordo di arbitrato con una clausola compromissoria in cui il committente rinuncia all'applicazione della penale e oneri a carico dell'impresa, e quest'ultima rinuncia alla pretesa sulle lavorazioni extra, ed essa si impegna a concludere i lavori entro il termine di 3 settimane, la velata minaccia sarebbe che se non si addivenisse ad un accordo con la rescissione del contratto l'impresa lascerebbe i lavori e i macchinari nell'area dei cantiere, ed il dovrei attendere i tempi della controversia giudiziale (nomina CTU ecc) per rientrare in casa, non potendo far subentrare una nuova impresa nel cantiere. Volevo sapere come potevo cautelarmi nella stipula di un arbitrato a quali cose dovrei porre attenzione nella stipula di questo contratto, e se mi conviene accettarlo.
Grazie
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