Ubertino da Casale

Nuovo Iscritto
Impresa
Vicenda surreale da far impallidire Samuel Becket. Gennaio inoltrato. Muore Vladimir, l'inquilino. Triennale a lui intestato. Viveva solo. Estragon, il figlio, che abitava al piano di sopra, non mi avverte del decesso del padre e continua imperterrito a bonificarmi l'affitto per conto di Vladimir (c/c cointestato), come se nulla fosse successo. Oggi, casualmente, ne vengo a conoscenza. Passando con il carello tra le corsie dei surgelati. E' lui stesso che, incontrandomi, candidamente mi dice di essersi trasferito di sotto già da otto mesi. Mi trovo molto bene, sa. Dovevo avvertirla? Naaa, come le vengono in mente certe idee? Che gli dico a quelli delle Entrate? Che c'è un morto che mi bonifica dall'aldilà? Rimango qui, sotto la pensilina del supermercato, ad aspettare Godot. Che non arriverà mai. Tutte a me capitano. Sipario.
 

Magnus Ansegar

Membro Junior
Conduttore
Se i nomi tradiscono la provenienza...di che ti stupisci?

Vladimir ed Estragon sono due personaggi di "Aspettando Godot" di Samuel Becket.

Vicenda surreale da far impallidire Samuel Becket. Gennaio inoltrato. Muore Vladimir, l'inquilino. Triennale a lui intestato. Viveva solo. Estragon, il figlio, che abitava al piano di sopra, non mi avverte del decesso del padre e continua imperterrito a bonificarmi l'affitto per conto di Vladimir (c/c cointestato), come se nulla fosse successo. Oggi, casualmente, ne vengo a conoscenza. Passando con il carello tra le corsie dei surgelati. E' lui stesso che, incontrandomi, candidamente mi dice di essersi trasferito di sotto già da otto mesi. Mi trovo molto bene, sa. Dovevo avvertirla? Naaa, come le vengono in mente certe idee? Che gli dico a quelli delle Entrate? Che c'è un morto che mi bonifica dall'aldilà? Rimango qui, sotto la pensilina del supermercato, ad aspettare Godot. Che non arriverà mai. Tutte a me capitano. Sipario.

La vicenda si trascina confusamente da oltre otto mesi. Quello che mi pare di capire, leggendo tra le righe, è che Estragon desideri non interrompere la locazione, liberando i locali e che tu (correggimi, se sbaglio) non abbia nulla in contrario. Facciamo l'esempio di tre atti.

Atto primo. Se nell'appartamento non vi sono familiari conviventi, soggetti a succedere nel rapporto, il contratto di Vlady si è estinto il giorno stesso del suo decesso ed è intrasmissibile ad essi, quindi, le somme transitate sul tuo conto corrente da febbraio ad oggi non possono essere a lui ascritte, posta l'insussistenza dall'obbligazione, indipendentemente da quanto indicato nella causale del bonifico assolto dall'ordinante effettivo. Ciò detto, Estragon in questo momento si configura come un detentore senza titolo ed è tenuto alla restituzione dei locali, con conseguente esperibilità dell'azione di rilascio, salvo che tu non voglia instaurare con lui un nuovo rapporto. Questo in ottica civilistica.

Atto secondo. Cambio di scena. Versante tributario. Se questo è l'intreccio della rappresentazione, a me sembra opportuno comunicare al più presto all'ufficio presso il quale è stato registrato il contratto, il decesso di Vlady e chiudere l'atto. Il passaggio di tale informazione, nel caso di specie, è gestito dagli uffici in modi difformi: perciò, ti consiglio di attenerti scrupolosamente a quanto ti avverrà indicato. Una cosa, però, ti posso dire: indipendentemente dalla modalità della comunicazione, e dal ritardo in cui la presenterai all'Amministrazione finanziaria, trattandosi di causa non voluta (mortis causa), imposta non è dovuta.

Atto terzo. Epilogo. Registrare tardivamente un contratto con decorrenza dal giorno successivo al decesso, pagando le sanzioni dovute (dal 91° giorno ad 1 anno = 15%; se, in regime di cedolare, calcolata sul corrispettivo stabilito per l'intera durata contrattuale) e interessi, in modo tale da qualificar le somme versate finora, non corrisposte a titolo di indennità di occupazione, ma titolo di canone, "riscattando" fiscalmente, in questo modo, come ogni vero happy ending finale che si rispetti, la mera relazione difatto rispetto alla quale Estragon viene ora a trovarsi.

Versione alternativa del regista. Registrare tardivamente il subentro nella titolarità del contratto mediante una cessione voluta, quindi onerosa (data di cessione = data del decesso), pagando il fio del ritardo (dal 91° giorno ad 1 anno = 3,75% x 67 = € 2,51) e interessi, indicando, nel quadro B, Dati del conduttore, Vlady come cedente ed Estragon come cessionario. Al Fisco interessa solo l'attribuzione della attuale titolarità contrattuale e della percezizione del reddito. Null'altro.
 

Ubertino da Casale

Nuovo Iscritto
Impresa
Se i nomi tradiscono la provenienza...di che ti stupisci?

Ma l'abitazione superiore è di tua proprietà?

No.

Vladimir ed Estragon sono due personaggi di "Aspettando Godot" di Samuel Becket.



La vicenda si trascina confusamente da oltre otto mesi. Quello che mi pare di capire, leggendo tra le righe, è che Estragon desideri non interrompere la locazione, liberando i locali e che tu (correggimi, se sbaglio) non abbia nulla in contrario. Facciamo l'esempio di tre atti.

Atto primo. Se nell'appartamento non vi sono familiari conviventi, soggetti a succedere nel rapporto, il contratto di Vlady si è estinto il giorno stesso del suo decesso ed è intrasmissibile ad essi, quindi, le somme transitate sul tuo conto corrente da febbraio ad oggi non possono essere a lui ascritte, posta l'insussistenza dall'obbligazione, indipendentemente da quanto indicato nella causale del bonifico assolto dall'ordinante effettivo. Ciò detto, Estragon in questo momento si configura come un detentore senza titolo ed è tenuto alla restituzione dei locali, con conseguente esperibilità dell'azione di rilascio, salvo che tu non voglia instaurare con lui un nuovo rapporto. Questo in ottica civilistica.

Atto secondo. Cambio di scena. Versante tributario. Se questo è l'intreccio della rappresentazione, a me sembra opportuno comunicare al più presto all'ufficio presso il quale è stato registrato il contratto, il decesso di Vlady e chiudere l'atto. Il passaggio di tale informazione, nel caso di specie, è gestito dagli uffici in modi difformi: perciò, ti consiglio di attenerti scrupolosamente a quanto ti avverrà indicato. Una cosa, però, ti posso dire: indipendentemente dalla modalità della comunicazione, e dal ritardo in cui la presenterai all'Amministrazione finanziaria, trattandosi di causa non voluta (mortis causa), imposta non è dovuta.

Atto terzo. Epilogo. Registrare tardivamente un contratto con decorrenza dal giorno successivo al decesso, pagando le sanzioni dovute (dal 91° giorno ad 1 anno = 15%; se, in regime di cedolare, calcolata sul corrispettivo stabilito per l'intera durata contrattuale) e interessi, in modo tale da qualificar le somme versate finora, non corrisposte a titolo di indennità di occupazione, ma titolo di canone, "riscattando" fiscalmente, in questo modo, come ogni vero happy ending finale che si rispetti, la mera relazione difatto rispetto alla quale Estragon viene ora a trovarsi.

Versione alternativa del regista. Registrare tardivamente il subentro nella titolarità del contratto mediante una cessione voluta, quindi onerosa (data di cessione = data del decesso), pagando il fio del ritardo (dal 91° giorno ad 1 anno = 3,75% x 67 = € 2,51) e interessi, indicando, nel quadro B, Dati del conduttore, Vlady come cedente ed Estragon come cessionario. Al Fisco interessa solo l'attribuzione della attuale titolarità contrattuale e della percezizione del reddito. Null'altro.

Con ammirato stupore, ringrazio per la risposta chiara, professionale, teatralmente tessuta, nonchè confermata oggidì dall'Agenzia del borgo.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto