pipino_76

Membro Junior
Conduttore
Buongiorno, chiedo lumi sul caso seguente:

cade in successione un terreno in comunione indivisa gestito da un amministratore giudiziale. Alla richiesta di dichiarare i crediti/debiti della gestione esistenti in capo al decuius alla data di apertura della successione, l'amministratore giudiziale tergiversa e non risponde.
E' obbligato a rispondere entro tot giorni (30, 60, ...) ?
Che fare per costringerlo?
Essendo di nomina giudiziale, puo' dover rispondere penalmente delle sue omissioni?
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Ritengo che non vi siano termini tassativi.
L'amministratore risponde nei vostri confronti secondo le regole del mandato, quindi il mancato compimento di attività ad esso spettanti (tra le quali la mancata rendicontazione o la mancata comunicazione di informazioni rilevanti) può giustificarne la revoca e può costituire fonte di responsabilità nei vostri confronti.
 
Ultima modifica di un moderatore:

pipino_76

Membro Junior
Conduttore
In pratica bisognerebbe rassegnarsi a lasciar passare il tempo, quindi subire il danno.
E solo dopo, a danno compiuto, ci sarebbe la possibilita', aleatoria, di farlo sostituire; ma il danno rimarrebbe.
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Ma per quale motivo bisognerebbe subire il danno?!
Reiterate la richiesta e minacciate di presentare istanza al giudice per la sua revoca. vedrete che vi risponderà. l'attesa non è di per sè un danno, lo diventa solo qualora sia protratta o comunque si dilunghi al punto da impedire l'esercizio di diritti o l'assolvimento dei doveri.
quando è deceduto il de cuius?
quando ha ricevuto, l'amministratore, la vostra richiesta scritta?
 

pipino_76

Membro Junior
Conduttore
successione aperta 10 mesi fa.
richiesta all'amministratore giudiziale 6 mesi fa.
silenzio per 3 mesi, poi divagazioni, scuse, contraddizioni.
chissa', forse la revoca e' proprio cio' a cui aspira ????
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Beh, avreste dovuto pressarlo un pò di più.
Sollecitatelo nuovamente per iscritto minacciandolo espressamente di richiedere la revoca facendo presente che vi sono solo due mesi per presentare la richiesta di successione e che pertanto lo riterrete responsabile di ogni danno dovesse conseguire alla ritardata presentazione della stessa.
Fra un mese presentate istanza di revoca dell'amministratore e poi presentate la dichiarazione di successione facendo presente che la mancata allegazione degli elementi relativi uno dei beni caduti in successione è dovuta all'inerzia dell'amministratore giudiziale.
Quando sarete infine venuti in possesso del rendiconto, presenterete dichiarazione integrativa di successione.
Ritengo che questo sia il modo migliore per ridurre i danni e cautelarsi nei limiti del possibile.
 

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