ziggy

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Proprietario Casa
Buonasera a tutti,

nel 2014 arriva al condominio una bolletta di conguaglio consumi di oltre 30.000 euro per un periodo compreso tra il 2009 e il 2014.
L'amministratore si attiva facendo reclamo, ma niente da fare, allora viene incaricato un avvocato, ma anche lui non ottiene nulla, quella che sembrava a noi condomini una "bolletta pazza" perché così si era sempre sostenuto attribuendo al venditore un possibile errore, si trasforma in un decreto ingiuntivo notificato a novembre 2018.
Di conseguenza l'amministratore comunica di aver dato incarico ad un nuovo legale per fare opposizione, a questo punto ( mi assumo tutte le colpe di essermi fidata dei condomini e dell'amministratore che sostenevano che i consumi non erano dovuti ) comunico all'amministratore che l'incarico all'avvocato doveva essere deliberato e durante l'assemblea dissento dalla lite perché riguardando tutti i consuntivi degli anni passati noto che per ben 2 anni le spese del riscaldamento erano irrisorie in relazione ai consumi storici del condominio Coperta di insulti per la mia esternazione, sia per quanto riguarda lo storico dei consumi che per il dissenso alla lite, abbandono l'assemblea. Qualche giorno dopo mi viene chiesto di pagare un acconto su tale bolletta per permettere all'avvocato di trattare con una cifra congrua e che nel frattempo aveva comunque depositato il ricorso. A questo punto verso e chiedo un certo numero di bollette relative agli anni che erano oggetto di conguaglio, ma non mi vengono date.
Riesco comunque ad ottenerle dalla soc. creditrice e noto che tutte indicavano l'impossibilità ad ottenere le letture e segnalavano che l'ultima lettura fatta risaliva al gennaio 2009 ragion per cui erano tutte stimate e nel 2011 a seguito lettura del distributore avevano anche emesso un accredito e poi sono ripartite le stime fino al 2014 dove a seguito letture e ricalcoli arriva la fatturona di conguaglio.
Chiedo a voi un parere sulla possibile responsabilità dell'amministratore per non aver comunicato almeno una volta all'anno le letture oppure di rendere possibile l'accesso al letturista invece di chiudere a chiave il cancello nonostante le ripetute segnalazioni in bolletta che il letturista aveva tentato almeno due accessi ogni volta senza successo.
Ovviamente riconosco che avrei dovuto cercare di capire prima cosa stava succedendo, oggi mi lamento tardivamente perché a pagare queste spese sono io e non posso più recuperale dall'inquilino che non esiste più.
 

Dimaraz

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Puoi citare in causa l'amministratore... ma la sua responsabilità va dimostrata.
TU comunque sei tenuta a pagare solo i costi dal momento in cui sei diventata proprietaria + i 2 esercizi precedenti (contando quello di subentro).
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Non so come funzioni a Savona e nella Liguria ma di solito il contatore dell'acqua potabile è in un alloggiamento accessibile in forma autonoma dal letturista del gestore. Se non lo fosse chi è incaricato di fare le letture deve prendere accordi per poter effettuare la lettura. E' nell'interesse di tutti, gestore e cliente, che vengano fatte le letture. Siccome la chiave che apre l'alloggiamento è una chiave standard eventualmente si possono fare anche delle autoletture.
Non vedo un nesso tra consumo di acqua e riscaldamento a meno che non abiti in un super condominio di più edifici con 200 e passa condomini per cui, se ci fosse un impianto di riscaldamento comune, in caso di svuotamento e riempimento dell'impianto si consumerebbero ettolitri di acqua.
 

ziggy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Scusate se non ho dato seguito alle vostre risposte, ho avuto un problema nelle notifiche.

Ricapitolando, io sono proprietaria da sempre e quindi lo ero anche al momento della bolletta per così dire pazza, che poi pazza non era, e trattasi di gas per l'esattezza.

Il problema nasce dal equivoco, che non so se volontariamente o meno, ha generato l'amministratore dicendo che la bolletta di conguaglio non si riferiva a cjonsumi effettivi ma ad errori, e la stessa fattura non è mai stata messa a consuntivo e neppure in una posta a debito.
Dal 2014 ad oggi è andato tutto avanti sul presupposto di un errore fatto dalla soc. venditrice anche supportato da quanto ha scritto l avvocato del condominio.
Quando è arrivato il decreto ingiuntivo mi è sorto il dubbio che forse saremo andati a sbattere contro un muro e che forse il venditore aveva ragione di pretendere il pagamento.
Ho chiesto le fatture precedenti alla bolletta di conguaglio e anche quella, ma l'amministratore non me le ha date. Sono riuscita ad ottenerle dal servizio clienti e ho notato che a causa delle mancate letture si è generato addirittura un credito per via di un falsato consumo annuo del condominio e conseguente conguaglio non appena le letture sono state rilevate.

Ora il mio danno deriva dal fatto che le spese di riscaldamento sarebbero state del mio ex inquilino.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Dal 2014 ad oggi è andato tutto avanti sul presupposto di un errore fatto dalla soc. venditrice
tu sostieni che la società che vi vende il gas per il riscaldamento e l'eventuale ACS non vi ha mai mandato un consuntivo dei consumi perché non riusciva a fare le letture? E l'amministratore quando presentava i bilanci (preventivi e consuntivi) del riscaldamento cosa pensava, di poter andare avanti vita natural durante con letture stimate? Anche la società che gestisce il gas ha la sua parte di colpa: ad un certo punto doveva contattare l'amministratore ed imporgli un appuntamento per la lettura. Bastava un pò di buona volontà da parte del gestore per trovare il contatto con l'amministratore: c'è una norma che impone di esporre nell' androne o in prossimità dei citofoni una targhetta con i dati identificativi e recapiti di chi amministra il condominio, un letturista dotato di buona volontà avrebbe potuto avrebbe potuto segnalare i dati all'ufficio competente.
 

basty

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Considerazioni lecite ma scarsamente pertinenti rispetto alla domanda

In casi come questo, esiste una responsabilità oggettiva da parte di qualcuno, perseguibile in tribunale?
 

Luigi Criscuolo

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Considerazioni lecite ma scarsamente pertinenti rispetto alla domanda
la domanda, indiretta, era:
Chiedo a voi un parere sulla possibile responsabilità dell'amministratore per non aver comunicato almeno una volta all'anno le letture oppure di rendere possibile l'accesso al letturista invece di chiudere a chiave il cancello nonostante le ripetute segnalazioni in bolletta che il letturista aveva tentato almeno due accessi ogni volta senza successo.
ma quello che più preme alla postante è:
Ora il mio danno deriva dal fatto che le spese di riscaldamento sarebbero state del mio ex inquilino.

In casi come questo, esiste una responsabilità oggettiva da parte di qualcuno, perseguibile in tribunale?
direi che nella impossibilità di andare a chiedere i soldi all'ex inquilino la postante possa chiedere i danni all'amministratore. Amministrare un condominio comporta anche una gestione diligente dei fornitori e questo amministratore pare, da quello che scrive @ziggy, che non sia stato diligente. Ergo può fare una richiesta ufficiale di risarcimento del proprio danno (raccomandata alla francese con r.r.) che consiste nel richiedere la cifra che avrebbe dovuto pagare l'inquilino. Può darsi che intervenga l'assicurazione dell'amministratore.
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Ora il mio danno deriva dal fatto che le spese di riscaldamento sarebbero state del mio ex inquilino


TU comunque sei tenuta a pagare solo i costi dal momento in cui sei diventata proprietaria + i 2 esercizi precedenti (contando quello di subentro

Non hai spiegato da quando sei propeietaria ne quando si sia generato l'errore.

Ipotesi:
-sei proprietaria dal Marzo 2012, gestione condominiale il classico 1/1 - 31/12

-errore generato fino a Dicembre 2010 = non ti compete alcuna spesa ma solamente i consumi effettivi dal 2012


-errore generato fra Gennaio 2011 o qualsiasi data successiva = sei responsabile con diritto di rivalsa contro chi ti ha venduto la proprietà.

Hai sempre diritto di rivalerti sull'amministratore... ma devi dimostrarne la colpa cosa non facile visto che comunque sono sempre stati approvati i Bilanci ...anche con il tuo favore.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non hai spiegato da quando sei propeietaria ne quando si sia generato l'errore.
mah... direi che ti sei perso qualcosa...: troppi brindisi?
Ricapitolando, io sono proprietaria da sempre
nel 2011 a seguito lettura del distributore avevano anche emesso un accredito e poi sono ripartite le stime fino al 2014 dove a seguito letture e ricalcoli arriva la fatturona di conguaglio.
nel 2014 arriva al condominio una bolletta di conguaglio consumi di oltre 30.000 euro per un periodo compreso tra il 2009 e il 2014.
Più che altro non si sa se nel frattempo sia cambiato l'amministratore... ma non cambia la sostanza.
 

ziggy

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sono proprietaria dal 1954, passato in successione a me dal 1973 .

La mia colpa è di aver riposto la fiducia nell'amministratore e di non aver controllato le fatture del gas al momento della fattura di conguaglio.

A parziale mia discolpa posso dire a voi sul forum, ma temo non ad un giudice, di essere stata tratta in inganno da quanto asserito dall'amministratore e cioè che poteva trattarsi di una bolletta pazza e infatti si era subito attivato a fare reclamo allo sportello del consumatore. In seguito il condominio si è rivolto ad un avvocato il quale ha contestato la bolletta asserendo errori e possibile mala gestione del venditore.
Addirittura è stato nominato dal condominio un ing. per verificare i reali metri cubi consumati, sperando di trattare sull'importo.
Di detta trattativa l'amministratore non ha dato più notizia salvo poi comunicare a novembre 2018 che ci era stato notificato il decreto ingiuntivo. Ora l'avvocato ha trattato per ottenere uno sconto che pare sia stato accolto e il pagamento dovrebbe avvenire nel mese di Gennaio a saldo e stralcio.

I bilanci condominiali non contengono la bolletta di conguaglio.

Quando ho ottenuto le bollette dal servizio clienti (l'amministratore non me le ha date)
ho letto nelle fatture precedenti il conguaglio che il contatore era stato letto l'ultima volta nel 2009 ed eravamo già nel 2011 e su ogni fattura si segnalava chiaramente che il letturista non aveva potuto fare la lettura indicando anche le date in cui era passato.

La mancanza di letture ha generato addirittura un credito perché ha falsato il consumo annuo del condominio.

A mio parere il dovere dell'amministratore, che aveva uno storico dei consumi sarebbe stato quello di porre immediatamente rimedio, invece sembra che abbia lasciato tutto andare fino a che non è arrivato il conguaglio e allora ha cercato di far credere a tutti che si trattava di errore.

Purtroppo non ho il sostegno degli altri condomini che approvano sempre tutto senza mai porsi domande e quando qualcuno parla viene tacitato anche urlando e non vogliono sentir ragioni neppure davanti a fatti oggettivi e non opinioni.

Dovrei aprire un'altra discussione perché vorrei sottoporvi altri problemi, a mio parere anche gravi, per i quali sto pensando di chiedere la revoca giudiziale.
 

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