Nel 2013 dopo una breve malattia e venuta a mancare la mamma, e noi figli, sapendo che i nostri genitori avevano già dato l’eredita ai figli sposati e precisato che tutto quello che era rimasto all’interno del nucleo famigliare dei genitori e di un figlio (disabile) era tutto per il benessere del figlio disabile, non abbiamo sentito l’esigenza di procedere con atti di successione.
Dopo tre anni ci siamo accorti che:
- il capitale lasciato per il figlio disabile era vincolato a nome del padre e beneficiario solo in caso di morte del figlio disabile;
- Che i genitori erano riusciti a vincolare dei buoni postali intestati a tutti e due i genitori e fifli disabili;
- Che il direttore dell’ufficio postale pur sapendo del decesso della mamma ha continuato a cambiare i buoni se pur intestati ad un deceduto ed elargisce consigli disinteressati per tenere il capitale (circa 250.000.000 €) vincolato è presso le poste.
Mi domando se questa procedura è legittima, se un dirigente delle PT può fare operazioni in presenza di un beneficiario defunto, fare di tutto per trattenere il capitale.
Come posso comportarmi per regolarizzare il tutto a tutela del figlio disabile?
Dopo tre anni ci siamo accorti che:
- il capitale lasciato per il figlio disabile era vincolato a nome del padre e beneficiario solo in caso di morte del figlio disabile;
- Che i genitori erano riusciti a vincolare dei buoni postali intestati a tutti e due i genitori e fifli disabili;
- Che il direttore dell’ufficio postale pur sapendo del decesso della mamma ha continuato a cambiare i buoni se pur intestati ad un deceduto ed elargisce consigli disinteressati per tenere il capitale (circa 250.000.000 €) vincolato è presso le poste.
Mi domando se questa procedura è legittima, se un dirigente delle PT può fare operazioni in presenza di un beneficiario defunto, fare di tutto per trattenere il capitale.
Come posso comportarmi per regolarizzare il tutto a tutela del figlio disabile?