Desidero un parere per quanto riguarda il mio problema:
Possiedo una casa in proprietà indivisa con un fratello e gli eredi (vedova e due figli) di un fratello deceduto da qualche anno . La proprietà al catasto risulta divisa in 3 parti uguali o meglio due fratelli risultano proprietari di un terzo ciascuno e gli eredi di 1 terzo diviso per tre ciascuno.
La proprietà consiste di 4 unità immobiliari :3 adibite ad abitazione ed 1 adibita a negozio.
Trattandosi di una vecchia casa, difficilmente divisibile per tre, di comune accordo, abbiamo stabilito una ripartizione che rispondesse alle nostre esigenze e senza tenere conto di valori catastali.
Mio fratello ed io siamo residenti nella casa e le nostre unità abitative rispettivamente superano di qualche misura i valori catastali di proprietà effettiva: per mio fratello circa 120 e per quel che mi riguarda 20 mentre gli eredi non sono residenti quindi tutta la loro proprietà viene considerata seconda casa.
Questa la situazione, ora il problema : lo scorso anno l’IMU è stata pagata sulla proprietà effettivamente abitata come prima casa o nel caso degli eredi come seconda ma in questi giorni abbiamo chiesto un parere al tecnico del comune per avere delle certezze sull’IMU da pagare. Il calcolo che ci hanno sottoposto prevede che si paghi per ogni unità abitativa un terzo come prima casa e che i due terzi della stessa vengano considerati come seconda casa per gli altri proprietari. Quindi per ogni unità abitativa si dovrebbe pagare un terzo come prima casa per la propria abitazione, più come seconda casa un terzo per ognuna delle due altre unità abitative e per il negozio . Mi sembra troppo ma soprattutto non equo.
Potete illuminarmi? Grazie
Possiedo una casa in proprietà indivisa con un fratello e gli eredi (vedova e due figli) di un fratello deceduto da qualche anno . La proprietà al catasto risulta divisa in 3 parti uguali o meglio due fratelli risultano proprietari di un terzo ciascuno e gli eredi di 1 terzo diviso per tre ciascuno.
La proprietà consiste di 4 unità immobiliari :3 adibite ad abitazione ed 1 adibita a negozio.
Trattandosi di una vecchia casa, difficilmente divisibile per tre, di comune accordo, abbiamo stabilito una ripartizione che rispondesse alle nostre esigenze e senza tenere conto di valori catastali.
Mio fratello ed io siamo residenti nella casa e le nostre unità abitative rispettivamente superano di qualche misura i valori catastali di proprietà effettiva: per mio fratello circa 120 e per quel che mi riguarda 20 mentre gli eredi non sono residenti quindi tutta la loro proprietà viene considerata seconda casa.
Questa la situazione, ora il problema : lo scorso anno l’IMU è stata pagata sulla proprietà effettivamente abitata come prima casa o nel caso degli eredi come seconda ma in questi giorni abbiamo chiesto un parere al tecnico del comune per avere delle certezze sull’IMU da pagare. Il calcolo che ci hanno sottoposto prevede che si paghi per ogni unità abitativa un terzo come prima casa e che i due terzi della stessa vengano considerati come seconda casa per gli altri proprietari. Quindi per ogni unità abitativa si dovrebbe pagare un terzo come prima casa per la propria abitazione, più come seconda casa un terzo per ognuna delle due altre unità abitative e per il negozio . Mi sembra troppo ma soprattutto non equo.
Potete illuminarmi? Grazie