Eliana

Membro Attivo
Salve,

sono alle prese con la verifica della correttezza o meno dei millesimi che sono stati attribuiti al mio appartamento, il cui peso di gran lunga superiore rispetto a quello di un appartamento similare viene giustificato per la presenza di un giardino ad uso esclusivo di circa 50 mq.

Nonostante richiesta più volte, non sono mai riuscita ad avere copia della relazione relativa al calcolo dei millesimi dello stabile.

Dietro pagamento, sono solo riuscita a sapere che "per l'attribuzione dei millesimi all'unità abitativa l'area del giardino è stata calcolata pari ad 1/3 dell'altezza dei locali (3,50 mt) con derivazione di assegnati millesimi 37" (pari al 20% dei millesimi totali dell'abitazione).

Ho letto più articoli riguardo al fatto che nella determinazione del calcolo dei millesimi di case con giardino non bisogna fare riferimento alla superficie di questo ma si tratta (semplificando) di applicare un ulteriore coefficiente alla superficie/volume dell'appartamento.

Sono confusa. Dalle parole qui di sopra sembra che del giardino ne sia stato addirittura calcolato il volume, attribuendogli un'altezza pari ad 1/3 di quella dei locali (ma nel calcolo di eventuali volumi di terrazze, balconi e a questo punto anche giardini non si moltiplica per 1/3 e basta??) che penso sia poi stato sommato a quello della casa.

Mi chiedo: ma possono i millesimi del giardino pesare per il 20% rispetto al totale dei millesimi della casa? da esempi vari che ho trovato in diversi forum la proporzione infatti mi sembra essere eccessiva...
Esiste un criterio univoco di calcolo per determinare il peso del giardino?

Grazie.
 

condobip

Membro Storico
Proprietario Casa
Esiste un criterio univoco di calcolo per determinare il peso del giardino?
E' molto difficile dare una risposta in un forum, perchè per capire bene se i millesimi sino stati attribuiti in maniera giusta è bene "vedere" lo stato dei luoghi, per cui se hai dei dubbi ti consiglierei di contattare un tecnico abilitato per far effettuare le dovute valutazioni ed in caso queste non concordano con la tabella approvata, potrai adire in causa dimostrando l'errore, tutto è previsto dall'art . 69 delle Dis. Att. cc. il quale afferma;
I valori proporzionali dei vari piani o di porzione di piani possono essere riveduti o modificati, anche nell'interesse di un solo condomino, nei seguenti casi:
1) quando risulta che sono conseguenza di un errore;
2) quando, per le mutate condizioni di una parte dell'edificio, in conseguenza della sopraelevazione di nuovi piani, di espropriazione parziale o di innovazioni di vasta portata, e' notevolmente alterato il rapporto originario tra i valori dei singoli piani o porzioni di piano.
 

Eliana

Membro Attivo
Grazie. Avevo già pensato di contattare un tecnico ma mi chiedevo come potesse intervenire nella verifica della correttezza dei millesimi attribuiti non essendo in possesso della relazione originaria.
Inoltre, può un tecnico verificare i millesimi della singola unita abitativa ignorando il volume convenzionale dell'intero stabile? O è un dato che può comunque essere stimato pur non avendo accesso alle singole unità abitative?
 

romrub

Membro Ordinario
L'amministratore deve avere l'originale del calcolo e della ripartizione dei millesimi, quel conteggio deve essere verificato dal tuo tecnico; qualsiasi altro conteggio, non darà mai il giusto risultato, non conoscendo i parametri base utilizzati dal rpimo tecnico.

Non voglio scoraggiati, anche dovesse risultare un errore di calcolo, puoi fare un tentativo in assemblea per porre rimedio; sempre che l'incidenza sui costi non la giustifichi nei tempi lunghi, ti sconsiglio la causa: lunga e dispendiosa.

Io in un condominio, ho scoperto che i millesimi sono stati fatti sulla base dei disegni, mentre in corso d'opera, hanno scambiato un piano per l'altro. Sono quarant'anni che pago secondo i millesimi del piano di sotto e come me tutti quanti gli altri condomini del mio piano (una ventina).
 

Eliana

Membro Attivo
L'amministratore non ha l'originale del calcolo (penso si sia perso nei vari passaggi da tra un amministratore e l'altro). Ho contattato il tecnico che se ne era occupato a suo tempo e mi dice che la relazione di calcolo è un contratto di lavoro fra Committente ed Esecutore ed è soggetto ai diritti a favore del Committente. Solo il Committente o chi oggi opera per il bene di allora (quindi il condominio) può richiederne copia (previo pagamento, ovviamente...). Quindi se voglio copia di questa relazione devo avere il benestare dell'Assemblea.
Ma tutto ciò è normale??
 

romrub

Membro Ordinario
Quello cerca solo di spillare soldi, in alternativa ha qualcosa da nascondere.
Io credo che sia diritto di ognuno dei condomini, di conoscere come sono stati determinati i propri ed altrui millesimi; credo anche però che passati un certo numero di anni dalla loro approvazione, non sia più possibile contestarli.
Visto che da quel professionista non cavi un ragno dal buco, manda una lettera al tuo amministratore, scrivendogli di quanto hai ricevuto in risposta (raccomandata A.R.) invitandolo a recuperare i conteggi mancanti, essendo impensabile che il condominio non sia in grado di sapere come sono stati calcolati millesimi, che vengono utilizzati per la ripartizione delle spese. Ciao.
 

Eliana

Membro Attivo
già fatto :triste:
per recuperare i conteggi mancanti la prima persona cui mi ero rivolta è stato proprio l'Amministratore. non ricavandone nulla, ho contattato direttamente il professionista che se ne era occupato e ho pagato per avere una generica risposta "in base ai coefficienti di calcolo applicati, i millesimi sono giusti".
se voglio uscirne fuori, temo mi toccherà pagare ancora per avere copia di questo documento "segreto", previo. "ovviamente", benestare dell'Assemblea.
che dire?
mi adeguo, non è giusto, ma non rinuncio a voler capire...
 

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