sasisilu

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Mi è giunta voce che, con la legge di Stabilità 2016, dal primo gennaio 2016 gli obblighi di registrazione e la relativa imposta di registro è stata stabilita in via esclusiva a carico del locatore.
Vero?
 

basty

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Mi è giunta voce che, con la legge di Stabilità 2016, dal primo gennaio 2016 gli obblighi di registrazione e la relativa imposta di registro è stata stabilita in via esclusiva a carico del locatore.
Vero?
Non è corretto.
La legge di stabilità ha stabilito solo che la responsabilità della registrazione entro 30gg, e per le sole locazioni abitative, ricade sul locatore, cui spetta di adempiere. Se questo non dovesse adempiere, il conduttore può sostituirlo (e se non ricordo male, ottenere un canone più favorevole basato sulla rendita catastale: questo da prendere con le molle. Se trovo l'art. lo posto)
L'imposta sarà sempre ripartita al 50% tra locatore e conduttore.

p.s.: dimenticavo. La registrazione va comunicata all'inquilino

Nulla è cambiato per le locazioni ad uso non residenziale.

Ignota la logica, se non quella di evitare il palleggio del tipo "credevo lo facesse l'altro"
 
Ultima modifica:

basty

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Ecco l'articolo della legge di stabilità che modifica la L431. art. 13

59. L'articolo 13 della legge 9 dicembre 1998, n. 431, e'
sostituito dal seguente:
«Art. 13 - (Patti contrari alla legge) - 1. E' nulla ogni
pattuizione volta a determinare un importo del canone di locazione
superiore a quello risultante dal contratto scritto e registrato. E'
fatto carico al locatore di provvedere alla registrazione nel termine
perentorio di trenta giorni, dandone documentata comunicazione, nei
successivi sessanta giorni, al conduttore ed all'amministratore del
condominio,
anche ai fini dell'ottemperanza agli obblighi di tenuta
dell'anagrafe condominiale di cui all'articolo 1130, numero 6), del
codice civile.
2. Nei casi di nullita' di cui al comma 1 il conduttore, con azione
proponibile nel termine di sei mesi dalla riconsegna dell'immobile
locato, puo' chiedere la restituzione delle somme corrisposte in
misura superiore al canone risultante dal contratto scritto e
registrato.
3. E' nulla ogni pattuizione volta a derogare ai limiti di durata
del contratto stabiliti dalla presente legge.
4. Per i contratti di cui al comma 3 dell'articolo 2 e' nulla ogni
pattuizione volta ad attribuire al locatore un canone superiore a
quello massimo definito dagli accordi conclusi in sede locale per
immobili aventi le medesime caratteristiche e appartenenti alle
medesime tipologie. Per i contratti stipulati in base al comma 1
dell'articolo 2, e' nulla, ove in contrasto con le disposizioni della
presente legge, qualsiasi pattuizione diretta ad attribuire al
locatore un canone superiore a quello contrattualmente stabilito.
5. Per i conduttori che, per gli effetti della disciplina di cui
all'articolo 3, commi 8 e 9, del decreto legislativo 14 marzo 2011,
n. 23, prorogati dall'articolo 5, comma 1-ter, del decreto-legge 28
marzo 2014, n. 47, convertito, con modificazioni, dalla legge 23
maggio 2014, n. 80, hanno versato, nel periodo intercorso dalla data
di entrata in vigore del decreto legislativo n. 23 del 2011 al giorno
16 luglio 2015, il canone annuo di locazione nella misura stabilita
dalla disposizione di cui al citato articolo 3, comma 8, del decreto
legislativo n. 23 del 2011, l'importo del canone di locazione dovuto
ovvero dell'indennita' di occupazione maturata, su base annua, e'
pari al triplo della rendita catastale dell'immobile, nel periodo
considerato.
6. Nei casi di nullita' di cui al comma 4 il conduttore, con azione
proponibile nel termine di sei mesi dalla riconsegna dell'immobile
locato, puo' richiedere la restituzione delle somme indebitamente
versate. Nei medesimi casi il conduttore puo' altresi' richiedere,
con azione proponibile dinanzi all'autorita' giudiziaria, che la
locazione venga ricondotta a condizioni conformi a quanto previsto
dal comma 1 dell'articolo 2 ovvero dal comma 3 dell'articolo 2. Tale
azione e', altresi', consentita nei casi in cui il locatore non abbia
provveduto alla prescritta registrazione del contratto nel termine di
cui al comma 1 del presente articolo. Nel giudizio che accerta
l'esistenza del contratto di locazione il giudice determina il canone
dovuto, che non puo' eccedere quello del valore minimo definito ai
sensi dell'articolo 2 ovvero quello definito ai sensi dell'articolo
5, commi 2 e 3, nel caso di conduttore che abiti stabilmente
l'alloggio per i motivi ivi regolati. L'autorita' giudiziaria
stabilisce la restituzione delle somme eventualmente eccedenti.
7. Le disposizioni di cui al comma 6 devono ritenersi applicabili a
tutte le ipotesi ivi previste insorte sin dall'entrata in vigore
della presente legge.
8. I riferimenti alla registrazione del contratto di cui alla
presente legge non producono effetti se non vi e' obbligo di
registrazione del contratto stesso».
 

sasisilu

Membro Attivo
Proprietario Casa
L'imposta sarà sempre ripartita al 50% tra locatore e conduttore.
In realtà è proprio questo su cui desideravo una risposta.
Ho registrato il rinnovo annuale di un contratto di affitto uso ufficio e quando ho chiesto il 50% dell'imposta al conduttore mi è stato risposto che con la legge di stabilità 2016 l'imposta è solo a mio carico....Come gli rispondo?! Che sbaglia e basta?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Io aggiungerei un epiteto che qui non è il caso di riportare, ma riconosco che la fantasia di noi italiani è ampia.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
In realtà è proprio questo su cui desideravo una risposta.
Ho registrato il rinnovo annuale di un contratto di affitto uso ufficio e quando ho chiesto il 50% dell'imposta al conduttore mi è stato risposto che con la legge di stabilità 2016 l'imposta è solo a mio carico....Come gli rispondo?! Che sbaglia e basta?
Intanto un contratto uso ufficio non è un contratto ad uso abitativo, quindi non interessato dalla modifica introdotta con la legge di stabilità all'art. 13 della legge 431/98: per cui per questi contratti per usi diversi da abitativo nulla è cambiato rispetto a prima.

Ma per maggior informazione al tuo inquilino, dovrai ricordare che la modifica legislativa ha riguardato solo l'art. 13 della 431 "Patti contrari alla legge" che ti ho riportato per intero: e che non è intervenuta alcuna modifica all'art. 8 della legge 392/78 (la vecchia legge equo canone ancora in vigore per usi non abitativi) mai abrogato e valido per tutti i contratti locatizi, anche ex L431, che recita: Le spese di registrazione del contratto di locazione sono a carico del conduttore e del locatore in parti uguali.

In sostanza la Agenzia delle Entrate oggi rincorre solo più il proprietario locatore: prima poteva sollecitare il versamento ad entrambi (in teoria, perchè anche prima aggrediva chi aveva maggior possibilità di essere solvente).

Dì al conduttore che se non è soddisfatto, intanto paghi e si informi meglio.

 

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