gius2011

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Ho affittato un’abitazione con contratto con cedolare secca decorrente da 1/7/2012. L’inquilino ha pagato i primi due mesi poi è diventato moroso. Ho ottenuto dal giudice la convalida dello sfratto per morosità in data 18/1/2013 e successivamente il pignoramento di un quinto dello stipendio per i canoni non percepiti (da settembre 2012 ad aprile 2014) e per le spese legali e di procedura. L’inquilino ha lasciato libero l’appartamento nell’aprile 2014.

Avendo avuto lo sfratto esecutivo per il periodo da 1/9/2012 a 31/4/2014 non ho dichiarato redditi da locazione per l’immobile in questione.

Ora in sede di dichiarazione dei redditi le somme che sto incassando a titolo di canoni non percepiti vanno tassate al 21% (cedolare secca) come da contratto? Se si nel 730 dove vanno indicate?
 

basty

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Intanto ti giro il consiglio avuto da un commercialista.
Sarai tenuto a dichiarare questi introiti, ma prima ti conviene scalare la quota di rimborso delle spese legali, che non vanno sulla dichiarazione dei redditi.
Quando queste saranno coperte e se continuerai a ricevere il quinto, allora si dovrà inserire questo introito.
Avendo avuto lo sfratto esecutivo per il periodo da 1/9/2012 a 31/4/2014 non ho dichiarato redditi da locazione per l’immobile in questione.
Dipende: fino al momento della delibera di sfratto eri tenuto a dichiarare il canone, pur non percependolo. Avresti poi maturato un credito di imposta da dichiarare nel rigo CR8 di Unico, nella prima dichiarazione utile. Non so l'equivalente del 730.
Non devono essere dichiarati i canoni se il provved. di convalida è pervenuto prima del termine per la dichiarazione redditi.

Vedi pag. 99 delle istruzioni di unico 2016 fascic. 1 reperibile sul sito Agenzia delle Entrate
L’eventuale successiva riscossione totale o parziale dei canoni per i quali si è usufruito del credito d’imposta come sopra determinato, comporterà l’obbligo di dichiarare tra i redditi soggetti a tassazione separata (salvo opzione per la tassazione ordinaria) il maggior reddito imponibile rideterminato.
Per quanto riguarda i redditi derivanti da pignoramento presso terzi, per ora non so indicarti la procedura.
 

basty

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Vedi se può esserti utile questo prospetto
 

Allegati

  • rf191_canoni_non_incassati.pdf
    213,9 KB · Visite: 65

basty

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Ecco altri riferimenti
Finanza Repubblica.it
http://www.studiolegalemagri.it/pub...azione-non-riscossi-e-credito-di-imposta.html

Attenzione: il primo link pone una questione che non conoscevo nemmeno io. Se il datore di lavoro che effettua il pignoramento del 1/5 opera anche la ritenuta d'acconto, nella dichiarazuione sarà opportuno iniziare a dichiarare le quote a copertura del canone e non viceversa come precedentemente ho suggerito. Leggi l'articolo.
 

gius2011

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Il datore di lavoro non ha operato alcuna ritenuta di acconto e pertanto le prime somme riscosse a seguito del pignoramento le ha considerate a copertura delle spese ed oneri legali. Il problema è che quest'anno inizio a dichiarare le somme riscosse imputabili a canoni di locazione che secondo me dovrebbero essere tassate al 21% in quanto il contratto di locazione era con la cedolare secca. All' Agenzia delle entrate mi hanno invece debbo che debbono essere tassate come reddito relativo ad anni precedenti e nel mio caso mi comporta una tassazione al 38% anziché al 21% .
 

basty

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All' Agenzia delle entrate mi hanno invece debbo che debbono essere tassate come reddito relativo ad anni precedenti e nel mio caso mi comporta una tassazione al 38% anziché al 21% .
Per la verità le istruzioni parlano di tassazione separata o diretta in alternativa..: il guaio è che non so come si applichi la aliquota CS in differita.

Ovviamente la tassazione separata usa una aliquota media degli ultimi anni IRPEF.

Perchè non presentare un interpello? Mi sembra un caso interessante.
 

basty

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Posso fornire un aggiornamento rispetto a quanto in passato avevo postato, allegando la risposta avuta a seguito di interpello alla AdEntrate.
IL quesito aveva come soggetto una società semplice, ma credo che la procedura possa desumersi anche per le Persone Fisiche.

Quanto al trattamento riguardo un canone già in cedolare secca, ti allego un articolo che conclude che in caso si sia usufruito del credito di imposta (caso in cui la convalida di sfratto sia pervenuta successivamente alla dichiarazione dei redditi) in relazione a redditi non percepiti, ma dovuti dichiarare, l'eventuale riscossione totale o parziale dei canoni ottenuta a seguito del pignoramento presso terzi, comporterà l'obbligo di dichiarare tra i redditi soggetti a tassazione separata (salvo opzione a tassazione ordinaria) il maggior reddito imponibile, anche nell'ipotesi di contratto già in cedolare secca.


Sotto in due files la risposta della Agenzia delle Entrate.
 

Allegati

  • Interpello nn 001.pdf
    1,6 MB · Visite: 71
  • Interpello nn 002.pdf
    840,9 KB · Visite: 59

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