quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Nel piccolo alloggio al piano rialzato di un condominio di 6 piani da molti anni per colpa di un riadattamento interno la temperatura raggiunge a mala pena i 18 gradi contro i 23-24 degli altri alloggi. Avremmo deciso di intervenire sui vetri e sui termosifoni e se non bastasse con l'acquisto di un termoconvettore o altro di similare. Prima domanda: è necessario aprire i muri per raccordare meglio
i tubi??? 2) sostituire i termosifoni o solo pulirli??? 3) E' vero che sia la "fattura" del fuochista, sia quella del vetraio godono della detrazione fiscale senza bisogno di certificazioni professionali come mi ha sostenuto uno degli artigiani???(*) 4) Potremmo chiedere all'aministratore un contributo sotto forma di riduzione della quotaparte del riscaldamento centralizzato??? Millegrazie da Quiproquo.
(*) Il fedigrafo punta a non fatturare con la scusa che il costo del consulente vanificherebbe il bonus fiscale...Moltiplicate per decine di migliaia giornaliere e avrete milionate di interventi annuali in nero...
Certo lo stato ci rimette ma il "malloppo" comunque resta in circolo perchè non abbiamo certezza che la media delle partite IVA raggiunga uno stipendio decoroso e adeguato al lavoro stressante e pieno di incognite. E quel che definii evasione per necessità. Per ora non tenetene conto. Grazie.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ciao provo a risponderti velocemente:
1) No, perché i tubi che entrano nei termosifoni passano anche sotto il pavimento dovresti rompere tutto per isolarli e non è il caso.
2) la sostituzione dei termosifoni sicuramente meglio quelli in acciaio poiché ha meno inerzia della ghisa, quindi si scalda ( e si raffredda più velocemente).
3) godono di detrazioni. Il Termoidraulico ti deve dare la certificazione SOLO se ti varia l'impianto (tipo sostituzione tubi, radiatori) oppure se ti cambia la caldaia. Questo perché i rendimenti di produzione (caldaia), distribuzione (tubi), e trasmissione (radiatori) cambiano. Influenza l'efficienza energetica dell'edificio e può migliorare anche la classe.
4) non saprei risponderti a questa.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Ciao provo a risponderti velocemente:
1) No, perché i tubi che entrano nei termosifoni passano anche sotto il pavimento dovresti rompere tutto per isolarli e non è il caso.
2) la sostituzione dei termosifoni sicuramente meglio quelli in acciaio poiché ha meno inerzia della ghisa, quindi si scalda ( e si raffredda più velocemente).
3) godono di detrazioni. Il Termoidraulico ti deve dare la certificazione SOLO se ti varia l'impianto (tipo sostituzione tubi, radiatori) oppure se ti cambia la caldaia. Questo perché i rendimenti di produzione (caldaia), distribuzione (tubi), e trasmissione (radiatori) cambiano. Influenza l'efficienza energetica dell'edificio e può migliorare anche la classe.
4) non saprei risponderti a questa.
@daniele78. Grazie anche per la tempestività. Riepilogo. 1)Per la detrazione fiscale bastano le due fatture dettagliate senza obbligo di
certificazioni. (motivo addotto per non fatturare...!!!) 2) L'acqua entra già meno calda e la sostituzione completa degli attuali termosifoni in ghisa con quelli in acciaio come potrebbe innalzarla??? Resto dubbioso. Potresti meglio approfondire??? 3) Per i doppi vetri ci saranno tre preventivi: il primo per i soli vetri; il secondo vetri+siliconaggio serramenti esistenti; il terzo per la sostituzione completa con nuovi serramenti e vetri doppi. Si potranno detrarre tutti???
4) La pulizia o la sostituzione dei termosifoni unitamente all'intervento sui vetri potrà determinare un aumento della temperatura??? E di quanti gradi??? Uno,due,tre??? O saranno soldi gettati via???Di nuovo tante grazie. Cari saluti.QPQ.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
1) senza fattura non potresti avere nessuna detrazione fiscale
2) il termosifone in acciaio tende a scaldarsi prima in quanto è meno inerte rispetto alla ghisa (l'inerzia termica di un materiale è la capacità più o meno grande di un materiale di farsi attraversare dal calore no tempo). L'acciaio trasmette il calore prima della ghisa ma si raffredda anche prima rispetto alla stessa.
3) la detrazione c'è l'hai per il serramento completo (penso anche solo per il vetro e tutti i componenti) ma di quest'ultimo non sono sicuro al 100% come per i serramenti.

Avere serramenti nuovi (sicuramente di sezione maggiorata) rispetto ai tuoi non può far altro che bene nel ridurre i consumi di energia.

4)si perché riduci gli spifferi d'aria per cui conservi meglio il calore che hai, ovviamente ti conviene verificare anche la caldaia perché quando fa freddo freddo l'isolamento aiuta molto ma non basta.
 
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Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Dirti che aumenti o diminuisci la temperatura di 2 o 3 gradi da qui è impossibile dirlo per saperlo devi tenere conto:
1) della posizione geografica dell'immobile (latitudine e longitudine) che corrisponde ad una fascia climatica ben definita.
2) i materiali con cui è realizzato l'immobile lo spessore dei muri la data di costruzione ed i dati dell'impianto di riscaldamento (modello della caldaia con le relative potenze, il tipo di tubazioni ed il tipo di radiatori)
3) il numero dei serramenti la tipologia del materiale di costruzione (legno,PVC, alluminio ecc.) la loro superficie vetrata. Ecc. in pratica dovresti fare una diagnosi energetica del tuo fabbricato (da non confondere con l'APE).

Dirti a spanne quanto può cambiare è sempre un azzardo poiché in gioco hai troppe variabili ...una che dimenticavo sopra è proprio la forma del fabbricato. Un fabbricato con una facciata dritta è molto più facile da scaldare rispetto ad uno con più rientranze (è il coefficiente di forma).
Un Termotecnico (il cui intervento è detraibile) potrebbe esserti meglio d'aiuto rispetto a me, e scendere veramente nei dettagli di ciò che si deve fare. Saluti.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Dirti che aumenti o diminuisci la temperatura di 2 o 3 gradi da qui è impossibile dirlo per saperlo devi tenere conto:
1) della posizione geografica dell'immobile (latitudine e longitudine) che corrisponde ad una fascia climatica ben definita.
2) i materiali con cui è realizzato l'immobile lo spessore dei muri la data di costruzione ed i dati dell'impianto di riscaldamento (modello della caldaia con le relative potenze, il tipo di tubazioni ed il tipo di radiatori)
3) il numero dei serramenti la tipologia del materiale di costruzione (legno,PVC, alluminio ecc.) la loro superficie vetrata. Ecc. in pratica dovresti fare una diagnosi energetica del tuo fabbricato (da non confondere con l'APE).

Dirti a spanne quanto può cambiare è sempre un azzardo poiché in gioco hai troppe variabili ...una che dimenticavo sopra è proprio la forma del fabbricato. Un fabbricato con una facciata dritta è molto più facile da scaldare rispetto ad uno con più rientranze (è il coefficiente di forma).
Un Termotecnico (il cui intervento è detraibile) potrebbe esserti meglio d'aiuto rispetto a me, e scendere veramente nei dettagli di ciò che si deve fare. Saluti.
@daniele78. Ti ringrazio moltissimo. Puoi indicarmi privatamente
un termotecnico piemontese che "operi" anche su Torino??? Te ne sarei molto grato. Questo alloggio si trova nella zona denominata Cit turin fra P.zza Bernini e C.so Francia e molto vicino al Tribunale. Di nuovo mille grazie. QPQ.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
C'è stato un riadattamento interno, alla palazzina? (ed in questo modo entra l'acqua al massimo di 18 gradi?) credo che oltre non pagare più il riscaldamento centralizzato con delibera condominiale dovrebbero pagare i danni alla abitazione. Se entra max 18 gradi puoi far quel che ti pare, ma dovrai comprare un altro tipo di fornitura di calore. A tuo piacimento. Se il riadattamento e' dovuta a causa di lavori interni all'appartamento, si deve ritornare alla situazione antecedente i lavori. C'è innanzitutto una colpa a monte a cui si deve rispondere. Per il modo per operare, tubi e quant'altro, puoi ricercare su internet quali societa' a Torino ti potrebbero soddisfare. Puoi telefonare o andare di persona e chiedere preventivi e modi di operare. Ognuno ti dirà il modo, e sono davvero tanti per riscaldare una casa.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Trovo strano che l'unità al piano rialzato, quindi in prossimità della caldaia abbia un riscaldamento limitato. Sarebbe dovuto succedere il contrario: la pressione ai piani alti è inferiore. Il problema potrebbe dipendere da una parziale chiusura della saracinesca che alimenta la tua abitazione. Ma potrebbe dipendere anche da una parziale ostruzione delle tubature o dei termosifoni. Si rende necessario un controllo in merito. L'unica alternativa è che il tuo immobile abbia una dispersione eccessiva, manifestatasi di recente. Evidentemente è un'ipotesi assurda.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Concordo con il dubbio di Gianco, l'abitazione più prossima alla caldaia è quella che ha l'acqua alla temperatura più alta. Se la temperatura ti arriva a 18 mentre negli altri appartamenti arriva a 23 o 24 gradi (non sono eccessivi e forse fuori "legge"??) allora o hai una dispersione eccessiva o delle ostruzioni al passaggio dell'acqua calda in entrata. Per prima cosa ed in proprio verificherei la temperatura che raggiongono i radiatori nel tuo e negli altri appartamenti. Se è la stessa hai problemi di dispersione, se la tua è inferiore allora hai qualcosa nell'impianto che impedisce di lavorare a pieno rendimento.
Luigi
 

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