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Le tasse da pagare terranno conto dell’ICI e dell’IRPEF dal 2007 al 2010.


FTAOnline News Milano, 23 Feb - 16:20
Le novità introdotte dal Maxidecreto Milleproroghe, che ha ottenuto il via libera dell’Aula del Senato, porta con se una novità positiva per tutti coloro che non hanno dichiarato al catasto il possesso di una casa: si concede un mese in più ai proprietari per mettersi in regola – dal 31 marzo la data si sposta al 30 aprile.
Una proroga che indubbiamente fa comodo, ma che però non fa di certo dormire sonni tranquilli in quanto lo Stato addossa ai ritardatari quattro anni di imposte arretrate, con l'aggiunta di sanzioni e interessi.
Nel dettaglio
Coloro che, dopo il termine ultimo non avranno ancora regolarizzato il possesso di una casa, dovranno pagare tasse calcolate in base alle rendite, prima presunte e poi effettive, attribuite dall’Agenzia del territorio e avranno effetti fiscali a partire dal primo gennaio 2007.
L’unica ancora di salvezza per il proprietario dell’immobile e quindi evitare di corrispondere i dovuti tributi a partire dal 2007, è quella di essere in grado di dimostrare in qualche modo che l’edificio è stato costruito dopo il 2006 (ad esempio, recuperando la Dia o il permesso di costruire, o magari usando bollette e contratti per luce, acqua e gas).

La notifica
Una volta attribuite le rendite, attraverso una convenzione con i tecnici del settore, che in molti casi dovranno effettuare sopraluoghi, queste saranno esposte in ogni comune, con relativa comunicazione in Gazzetta ufficiale, e potranno anche essere visionate negli uffici e sul sito internet dell’Agenzia. Una volta pubblicate le rendite, si avrà tempo sessanta giorni per impugnarle.

Qualche numero
Si calcola che il numero della case fantasma dovrebbe riguardare 800 mila immobili non censiti e mettono in gioco 915 milioni di euro: 765 milioni di euro tra imposte arretrate, interessi e sanzioni, che diventano 915 milioni conteggiando anche l’ICI e l’IRPEF dovute per il 2011.

Che tipo di case fantasma
Secondo i primi dati raccolti dalla prima campagna di accertamenti, si possono stimare il numero, la tipologia e la rendita media degli edifici fantasma: 160mila abitazioni, 140mila magazzini, 115mila garage e 50mila immobili di tipo diverso.

Un caso
In pratica, a quanto ammonta il conto di un immobile non dichiarato? Ovviamente varia caso per caso. Ad esempio un proprietario di una villetta non accatastata usata come seconda casa di villeggiatura, dovrà pagare ICI e IRPEF dal 2007 al 2010: il tutto per un totale che lievita fino a 7.500 euro, anche definendo l'accertamento senza ricorso.

“Case fantasma”: il prezzo per la regolarizzazione - Borsa Italiana
 

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