betty

Membro Attivo
Salve il mio problema lo avevo gia esposto qualche mese fa ma non riesco a venirne fuori, riassumo brevemente:
- data 5/2/2002 scittura privata di compravendita( io sono la venditrice)
- data 19/06/2002 atto di vendita con il notaio
- tecnocasa ag immobiliare che segue le pratiche
-15/02/2012 racc dell 'acquirente ora proprietaio che richiese il certificato di abitabilità
- Vero non è stato dato perche noi non ci abbiamo pensato il notaio non lo ha cheisto e nemmeno l'ag immobiliare che ci ha seguito nell'iter della vendita lo ha voluto.
-immobile costruito nel 1969 in regola con tutti i documenti licenze, le poi sanatorie e condoni richieste allegate agli atti, ma purtroppo non so perche non mensionano il certificato di abitabilita, che per un periodo poi non veniva piu richiesto.
- comunque ora dopo 10 anni ora che i nuovi proprietari lo richiedono pur avendo effettuato modifiche nell'appartamento, cosa e come mi devo comportare
Domanda se il tecnico che dovrà rilasciare il certificato non trova l'immobile come lo abbaio venduto cosa puo fare o procedere secondo voi?

GRAZIE A TUTTI .:occhi_al_cielo::occhi_al_cielo::occhi_al_cielo:
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Se era stato a suo tempo rilasciato o perlomeno richiesto il certificato di abitabilità io proverei a richiederne copia al Comune. Tieni conto che a quanto mi risulta il certificato di abitabilità un tempo veniva "rilasciato" anche con il silenzio/assenso, in forma quindi non cartacea.

se il tecnico che dovrà rilasciare il certificato non trova l'immobile come lo abbaio venduto cosa puo fare o procedere secondo voi?
Il certificato viene rilasciato dal comune, il tecnico, in caso il certificato non sia stato a suo tempo richiesto, dovrà fornire al comune tutta la documentazione necessaria (certificati di conformità degli impianti, allaccio alla fogna, ecc.). Eventuali modifiche all'immobile eseguite dagli acquirenti sono rilevabili dalle planimetrie che mi auguro allegate all'atto di vendita e quindi non possono esserti imputate.

Mi chiedo comunque se l'acquirente ha fondate ragioni per pretendere da te, a distanza di dieci anni, tale documento.
 

betty

Membro Attivo
Io ho saputo sin dall'inizio ha fatto i suoi controlli al comune con visure si è accertato dei condoni fatti ora vuole vendere e manca questo documento per questo sta pressando ma lei quando ha acquistato ne era a conoscenza forse non pensava di rivendere ma non so, ma quando ha fatto le modifiche non si è premunita della dia etc etc
 

griz

Membro Storico
Professionista
mi pare di avere già risposto tempo fa

secondo me ignora la richiesta, a 10 anni di distanza mi sembra quanto meno fuori luogo e trovo difficile anche agire giudizialmente nei tuoi confronti

l'abitabilità (il certificato) potrebbe essere giacente presso il comune e nessuno lo ha mai ritirato così come mai stato richiesto

l'attuale proprietario, se ha fatto delle modifiche, a maggior ragione, può chiederla oggi e, se tutto è a posto, ottenere il certificato
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non puoi rischiare nulla, poichè dopo 10 anni, vige la prescrizione. Comunque, se per il tuo vecchio acquirente, è necessario il certificato di agibilità, può fare una richiesta scritta e protocollata al Comune, dove è stata rilasciata la concessione edilizia, indicando l'anno del rilascio. Alcuni anni fa, penso sei, avevo smarrito la copia che conservavo, e pure essendo una costruzione del 1967, siamo riusciti a trovare la copia originale, nel fascicolo , nell'archivio comunale.
 

hanton21

Membro Assiduo
ne ho esperienza diretta : come acquirente ho citato il venditore per danni il quale e' andato in comune ed e' successo il parapiglia : ikl silenzio assenso nel 1972 (il tuo e' del 1969) non esisteva ed il Comune avrebbe dovuto effettuare i controlli e rilasciare l'attestato ma...non ha fatto nulla ergo il mio venditore e' riuscito a farsi dare il certificato (che attualmente e' obbligatorio ed indispensabile se vorrai ,in veste di acquirente, rivendere la proprieta' !) : il Comune ha dovuto ammettere che la prassi "non era proprio regolare ma..." avevano sbagliato LORO : nel mio caso infatti esistevano richieste e condoni vari effettuati per l'edificio in questione ....in ogni caso la spesa che ha dovuto corrispondere il vecchio proprietario e' cosistita in ammende varie (Comunali) ed una cifra di rimborso spese legali .....poiche' con le bonarie non ci ricavava nulla
morale :
rivolgiti al comune e vedi di come ottenere l'abitabilita' oppure
potrai venire citata o....ricomprarti l'abitazione annullando il primo contratto di vendita....ma,inogni caso, l'abitabilita' DEVE essere richiesta...
NOTA A FAVORE: se il tuo acquirente avesse rimordenato l'appartamento ed apportate variazioni avrebbe dovuto ottenere permessi e pagare i relativi oneri al Comune : in questo caso la tua responsabilita' decade e l'ottenimento dell'abitabilita' la deve richiedere il nuovo od attuale proprietario : se poi il Comune ha concesso permessi ristrutturativi e ric evuti pagamenti relativi ha contravvenuto alla legge poiche' NON si e' accetato che l'apt fosse del TUTTO in regola e pertanto ORA dovra' concedere (ci saranno da pagare ammende)la famosa abitabilita' che ora si iontegra e viene definita in un unica documento di AGIBILITA'
Meglio ,tuttavia, tu sente da un tecnico o da una associazione INQUILINI O PROPRIETARI
 

FrancescoRoma

Nuovo Iscritto
La mancanza della licenza di agibilità non è elemento ostativo per una vendita, comunque mi sembra di capire che è stata rilasciata una concessione in sanatoria a seguito di condono...beh se cosi fosse il certificato di agibilità è un atto dovuto per cui puoi richiederlo a mero titolo di cortesia e consegnarlo all'acquirente.
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Negli anni '60/'70, una volta ultimati i lavori di una casa, si presentava la fine lavori, al Comune, il quale per prassi, passava la pratica all'allora Ufficio Sanitario del Comune . In seguito a ciò il Medico Sanitario, effettuava un sopralluogo sull'immobile, e verificava la salubrità dello stesso ,(asciugatura degli intonaci, bagni , che i locali soffeso sufficientemente arieggiati, ecc. ecc. ). Verificato questo, rinviava la documentazione all'Ufficio tecnico del Comune che rilascaiva, il certificato di ABITABILITA'. Per questo desumo che nel fascicolo , al Comune, risulti il certificato, a meno di inadempienze del personale addetto. Poi il nuovo proprietario, come ha effettuato le modifiche interne ? Se ha chiesto concessioni al Comune, questi comunque avrebbero dovuto chiedergli il certificato di Agibilità (come adesso si chiama). Non credo sia stato inadempiente l'Ufficio Tecnico comunale.
 

griz

Membro Storico
Professionista
LIONELLO : CREDIMI....e' necessario OTTENERLO ED A "TITOLO DI CORTESIA" TI SANZIONANO...stanne certo:daccordo:


questa non mi risulta

chi ti sanzionerebbe?

vero quanto dice celefini, un tempo l'"abitabilità" oggi agibilità, era un titolo opzionale, gestito dagli uffici del Comune e si dava per scontato

oggi, secondo me, sulle vecchie costruzioni si esagera a pretenderlo

comunque non è difficile ottenerlo
 

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