RobyPrimo

Nuovo Iscritto
Ho visto che l'argomento è stato trattato in passato, ma la mia richiesta è molto specifica e nessuno dei post che ho letto mi sembra risponda ai mei dubbi.
Lombardia. Sono comproprietario (con altre due persone) di due appartamenti. Ne abbiamo affittato uno un paio di mesi fa. L'altro era già affittato e in primavera abbiamo rinnovato il contratto (rinnovazione tacita alle condizoni precedenti).
Non sapevamo dell'obbligo della certificazione energetica in Lombardia. Certo l'ignoiranza della legge è colpevole, ma ora che facciamo per metterci in regola?
E qui arrivo agli altri post che ho letto su questo sito, nei quali si dice che basta procedere alla certificazione.
Però, a quanto mi sembra di aver capito da vari siti Web, la regione Lombardia prevede sanzioni per chi non consegna la certificazione all'atto della stipula o del rinnovo del contratto.
Ma allora se provvedessimo ora alla certificazione, saremmo comunque passibili della stessa ammenda che ci sarebbe comminata se lasciassimo le cose come stanno? E che senso avrebbe mettersi in regola? Solo per masochismo?
E dico masochismo non a caso. Qualche anno fa, dopo che per ben due volte ho ricevuto la visita di un tecnico, inviato dalla provincia di Bergamo, per un controllo della regolarità della mia caldaia di riscaldamento (ora sto parlando di casa mia), per curiosità gli ho chiesto in base a che criterio io fossi già stato prescelto due volte, oltertuttto vsito che la mia caldaia era in regola, mentre tutte le persone del mio comune che conosco non avevano subito nessun controllo. Mi rispose che forse dipendeva dal fatto che l'estrazione avveniva per le caldaie per cui erano stati spediti i certificati biennali di revisione. Dunque chi non faceva revisionare la caldaia non poteva certo essere controllato.
 
J

JERRY48

Ospite
Ma allora se provvedessimo ora alla certificazione, saremmo comunque passibili della stessa ammenda che ci sarebbe comminata se lasciassimo le cose come stanno? E che senso avrebbe mettersi in regola? Solo per masochismo?

Questo per quanto riguarda la tua posizione.
Ma se, per ipotesi fosse, l'inquilino a richiedertelo?
E' un suo diritto e pure dovere. Per essersi accorto magari dei suoi consumi alti, per non aver potuto valutare la sua convenienza per prendere in affitto il tuo immobile.
saluti
jerry48
 

RobyPrimo

Nuovo Iscritto
Ah, ma su questo siamo perfettamente d'accordo. E infatti la nostra intenzione è proprio quella di metterci in regola e dare copia della certificazione agli inquilini.
Ma il problema è come faciiamo a metterci in regola.
Possibile che non sia stao previsto nulla in questo senso?
Basta fare la certificazione in ritardo?
Però che senso avrebbe fare la certificazione in ritardo e essere passibili delle stessse sanzioni di chi non la fa per niente, anzi correre maggiri rischi di venire scoperti, visto che le certificazioni vegngono depositate nel catasto energetico e quindi sono soggette a controlli?
Possibile che siamo gli unici a essere in questa situazione a porsi il problema?
Ma in questo paese i legislatori non pensano a chi, essendo in difetto, voglia volontariamente regolarizzare la propria posizione?
 

RobyPrimo

Nuovo Iscritto
Ah, dimenticavo. L'inquilino il cui contratto è stato rinnovato tacitamente alle stesse condizioni (pur essendo scaduti dgli otto anni) evidentemente era al corrente dei consumi (peraltro anche qui la legge sembra un po' incongrua, equiparando questi casi a quelli di chi affitta ex novo). L'altro inquilino, quello del nuovo contratto, ha pertecipato, come uditore, all'assemblea in cui gli altri inquilini o condomini (gli appartamenti sono in un condominio) hanno discusso e approvato la gestione del riscaldamento, dunque conosceva la situazione.
Aggiungo che nessuno dei due inquilini ci ha chiesto la certificazione. Siamo noi che vogliamo metterci in regola.
 
J

JERRY48

Ospite
Dura lex, sed lex!!! sanzione amministrativa da 2.500 a 10.000€.
Rimedio? Non svegliare il can che dorme?
E quindi aspettare la fine del contratto?
La prescrizione prevista è di cinque anni per la sanzione amministrativa, ex Art. 28 L. 689/1981.
saluti
jerry48
 

RobyPrimo

Nuovo Iscritto
Dura lex, sed lex!!! sanzione amministrativa da 2.500 a 10.000€.
Rimedio? Non svegliare il can che dorme?
E quindi aspettare la fine del contratto?
La prescrizione prevista è di cinque anni per la sanzione amministrativa, ex Art. 28 L. 689/1981.
saluti
jerry48
Se le cose stanno così, e se non svegliare il can che dorme è preferibile, e meno rischioso, al mettersi in regola, devo dedurne che vivo nella repubblica delle banane. Tuttavia rimango perplesso.
 

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