peppesessa

Membro Junior
Salve, ho fatto eseguire dei lavori di ristrutturazione e l'impresa mi ha consegnato le certificazioni sugli impianti elettrico, gas e idrico. L'effettiva validità di queste certificazioni non dovrebbe essere verificata (e certificata) dal Direttore dei Lavori? Non dovrebbe essere lui, magari nella Dichiarazione di Lavori eseguiti a regola d'arte, ad assicurarmi che le certificazioni sono corrette?
Grazie
peppe
 

emass

Membro Junior
salve mapeit, sai darmi il riferimento legislativo in base al quale ritieni che la dichiarazione di conformità rilasciata non dall'impresa ma da un tecnico abilitato sia valida?
 

griz

Membro Storico
Professionista
solitamente le dichiarazioni di conformità degli impianti sono rilasciate dalla ditta che realizza l'impianto, che ha l'scrizione alla camera di Commercio per il suo settore, il titolare è abilitato; il Direttore dei lavori non necessariamente ha le competenze in materia
 

emass

Membro Junior
Salve griz, ci si ritrova. Ho fatto la domanda a maipet data la "decisa affermazione fatta". A mio avviso non è un problema di competenza tecnica se è questa cui alludi. Il Direttore dei Lavori non ha comptenza alcuna. La vecchia legge 46/90 e l'attuale DM 37 disciplina bene a chi spetta il compito di rilasciare la Dichiarazione di Conformità. Spetta solo all'Impresa corredandola degli allegati obbligatori (iscrizione alla Camera di Commercio, relazione sui materiali, prove ecc). Se il D.LL. è serio, può tuttalpiù e nell'interesse del suo cliente e (qui sono con te) se ha competenza tecnica, verificare se la Dichiarazione è redatta secondo quanto previsto dalle disposizioni di legge.
E' sempre possibile che mi perda qualche cosa, per cui chiedevo a maipet a cosa facesse riferimento. Togliamo pure il " di solito" e sostituiamolo con "sempre e solo" l'impresa.
a presto
 

griz

Membro Storico
Professionista
mi risulta comunque che sia possibile che un tecnico verifichi l'impianto e lo certifichi, anche se non realizzato da lui, non so quale abilitazione sia necessaria
 

emass

Membro Junior
Per quanto ne so, ma dovrei spulciare il decreto, solo se è il responsabile tecnico dell'impresa e in quaità di dipendente. Non si può, e di questo ne sono certo, essere al tempo stesso libero professionista e tecnico dell'impresa. Per iniziare a dare una risposta a peppesessa, la dichiarazione la rilascia l'istallatore, deve essere completa degli allegati obbligatori e far riferimento alla effettiva normativa applicabile all'impianto oggetto di certificazione. Il D.LL. la acquisice e la deposita presso le autorità per il successivo rilascio dell'agibilità, ma, il deposito, potrebbe essere fatto anche da terzi. Diciamo che il D.LL. se è un serio professionista lo fa nell'ambito del suo mandato ma non mi risulta che, sull'argomento, abbia responsabilità oltre quelle che gli derivano, appunto, dall'essere Direttore dei Lavori (tutti e quindi anche di quelli oggetto di certificazione). saluti
 

peppesessa

Membro Junior
Vorrei ringraziare tutti per il contributo. Mi pare di poter concludere che le verifiche sull'effettiva correttezza della certificazione prodotte debba farle il committente (io) e non il D.LL, che invece potrebbe seguire la parte piu' burocratica, inoltradola agli organi competenti per avere l'agibilita'.
Spero di aver capito bene!
Grazie ancora a tutti!
peppe
 

griz

Membro Storico
Professionista
come può il committente se non è un tecnico, verificare quanto dichiarato dall'impiantista?
comunque, anche se fosse un tecnico, è l'impiantista che si assume la responsabilità di quanto realizzato, il committente deve prendere per buona la certificazione, altrimenti deve essere veramente in grado di contestare la realizzazione e di supportarla adeguatamente
 

emass

Membro Junior
x peppesessa: griz ha ragione nel senso che la verifica puntuale della corretta compilazione della dichiarazione di conformità ( o delle se sono presenti più impianti: gas, termici, elettrico ..) è meno scontata di quanto possa sembrare. Intanto una precisazione: la dichiarazione di conformità non è un semplice pezzo di carta firmato con relative responsabilità. Anche sulle dichiarazioni ( qui si sta parlando di sicurezza) si basa la possibilità di rilasciare o meno l'agibilità dell'immobile. Spesso sono incomplete, allegati a parte, proprio nella sezione che dovrebbe esplicitare la normativa tecnica di riferimento. Secondo alcune scuole di pensiero, una dichiarazione incompleta può essere voluta dal momento che il dichiarante si assume la responsabilità solo di quello che dichiara. Se non si ha competenza tecnica difficile dire se la o le normativa indicate siano quelle giuste e se ancora in vigore. Di chi fidarsi? in teoria proprio dell'impresa che, se è stata scelta, si è evidentemente ritenuta capace di fare il proprio lavoro. Se si conosce un pò la storia della ex 46/90 di cui l'attuale DM 37 è seguito, si ricorderà la battaglia che le associazioni di categoria fecero (idraulici ed elettricisti) per definire la soglia oltre la quale era obbligatorio il progetto a firma di un tecnico. Le motivazioni si basavano sul fatto che per quelli che erano definiti "interventi modesti" le imprese erano sufficientemente qualificate per fare da sole (il progetto) quindi, a maggior ragione, le dichiarazioni. Il periodo che va dal 90/91 ad oggi ci rappresenta un'altra realtà.
In breve, caro peppesessa, le tue dichiarazioni "devono essere fatte bene per legge"; se non ti fidi parlane comunque con il tuo tecnico e se anche lui ha perplesssità rivolgiti ad un terzo ma prima fai presente la cosa all'istallatore (o agli istallatori). Chissà, magari a domanda potresti sentirti dire che c'è stata una svista.
a proposito, hai finito di pagare tutti?
saluti
 

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