Foet

Membro Attivo
Proprietario Casa
Un appartamento era in usufrutto, al 50% ciascuno, dei genitori e la nuda proprietà era, in parti uguali, dei tre figli ultraventiseienni.
Ora, dopo la morte di un genitore, considerando che non era prevista la riunificazione dell'usufrutto in capo al coniuge superstite, la situazione risulterebbe essere la seguente: 50% in usufrutto al genitore superstite, 1/6 per ciascuno dei figli in nuda proprietà e 1/6 per ciascuno dei figli in piena proprietà.
Premesso che due figli coabitano e risiedono nell'appartamento insieme al genitore superstite mentre uno dei tre abita e risiede altrove, ci si domanda se sia corretto che l'IMU venga totalmente pagata da chi ha l'usufrutto (ancorché parziale... ma è possibile un usufrutto parziale?).
In caso contrario ciascun figlio dovrebbe pagare l'IMU sulla sua quotaparte (1/6) di piena proprietà (come abitazione principale per i due conviventi e come seconda casa per il non residente)???
Grazie per gli eventuali, illuminati pareri.
 
J

JERRY48

Ospite
Sì esiste l'usufrutto parziale.
La mamma paga (essendo usufruttuaria) il 50% dell'importo IMU con agevolazione prima casa.
I due figli (coabitanti) pagano per la loro quota con agevolazione sempre prima casa ( dimora e residenza).
Il terzo figlio, (non residente) paga la sua quota come seconda casa.
saluti
jerry48
 

Foet

Membro Attivo
Proprietario Casa
Scusate, un'ulteriore obiezione (e connesso dubbio!): Trattandosi della casa coniugale, al coniuge superstite, oltre al preesistente usufrutto del 50%, non spetta anche il "diritto di abitazione" con la conseguenza di IMU a carico al 100% ?
Ancora grazie.
 

Antennaria

Membro Attivo
Proprietario Casa
:) Mi è capitato un caso simile...
abitazione familiare di proprietà per il 50% al padre (coniuge superstite) con diritto di aditazione, 25% ad un 1°figlio residente nella stessa casa familiare e 25% venduto dal 2° figlio nel 2011 alla compagna del 1°figlio (che risiede nella sua casa di proprietà altrove e che ha acquistato la quota del 25% come 2à casa): unico a dover versare l'IMU è il padre in quanto soggetto passivo (diritto di abitazione) quale proprietario/detentore di diritto reale di godimento del bene.
Infatti il diritto di abitazione è un diritto reale di godimento, disciplinato, insieme al diritto reale di uso dagli articoli 1021 e seguenti del Codice Civile.
 

Foet

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ringrazio tutti per le risposte ma a questo punto vedo che c'è discordanza tra i pareri di Jerry48/Clemente e quello di Nemesis e chiedo: Perché il coniuge superstite non avrebbe acquisito il diritto di abitazione (con conseguente IMU a suo carico al 100%)??? Forse perché non era precedentemente proprietario di quotaparte dell'appartamento ma solo usufruttuario? (Non so se quest'ultima ipotesi c'entri qualcosa con l'acquisizione del "diritto di abitazione"...)
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Perché il coniuge superstite non avrebbe acquisito il diritto di abitazione (con conseguente IMU a suo carico al 100%)??? Forse perché non era precedentemente proprietario di quotaparte dell'appartamento ma solo usufruttuario?
E' proprio così. L'art. 540, secondo comma c.c. infatti prevede che:
"Al coniuge anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni..."
Chiedo venia.
 

Foet

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quindi, se ho ben capito, il pagamento dell'IMU dovrà esser fatto in accordo a quanto risposto da jerry48 ieri alle 15,56!...
Grazie Nemesis, grazie a tutti
 

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